Ciotoline di panna cotta al limone Difficolta' bassa Pronto in 20 minuti + 120 in frigo Ingredienti per 10 ciotoline da 50 ml: Un limone scorza, 150 g di latte, 350 g di panna, 60 g di zucchero, un pizzico di vaniglia, 10 g di gelatina. Procedimento: Mettiamo la gelatina in ammollo in acqua fredda. Nel boccale pulito e asciutto mettiamo la scorza di un limone e tritiamo. Aggiungiamo il latte e scaldiamo 3 minuti. Lasciamo in infusione per 10 minuti. Aggiungiamo la panna, lo zucchero, un pizzico di vaniglia e scaldiamo di nuovo 4 minuti. Aggiungiamo la gelatina ammollata e strizzata. Amalgamiamo 10 secondi. Filtriamo la panna cotta attaverso un colino a maglie fitte per eliminare la scorza di limone. Versiamo nelle ciotoline e mettiamo in frigo per 2 ore, per far addensare la gelatina. Serviamo fredda. Possiamo conservare la panna cotta in frigo per qualche giorno e accompagnarla con frutti di bosco freschi. Si fa cosi' la Coulis di fragole Per accompagnare la panna cotta al limone: frulliamo 250 g di fragole con 50 g di zucchero. Scaldiamo leggermente e aggiungiamo un cucchiaio di succo di limone. Versiamo la nostra coulis sulla panna cotta fredda. https://www.buongustaiag.it/ciotoline-di-panna-cotta-al-limone/ #cucinaitaliana
Taralli della Lucania
Buonasera vi ho preparato i Taralli della tradizione lucana, detti anche scaldatelli: quelli che trovate negli scaffali dei prodotti da forno. Quelli da sgranocchiare quando si e' nervosi, quando si ha fame e si ha desiderio di qualcosa di buono. I taralli lucani possono essere fatti con tanti tipi di spezie peperoncino, olive, io vi ho presentato la ricetta tradizionale, con il finocchietto.
Ingredienti
500 grammi di farina 00
100 grammi di olio extravergine di oliva
un cucchiaino di sale
un uovo
due cucchiaini di semi di finocchio
125 grammi di acqua tiepida
Come si preparano
Disporre la farina a fontana e aggiungere i semi di finocchio, il sale, l'olio, l'uovo e l'acqua. Impastare fino a quando il composto risultera' liscio e omogeneo 10 15 minuti circa.
Avvolgerlo nella pellicola trasparente e lasciarlo riposare almeno mezz'ora a temperatura ambiente.
Trascorso tale tempo riempire, riempire una pentola capiente di acqua e metterla a bollire.
Riprendere l'impasto, tagliarne un pezzetto, tenendo il resto sempre avvolto nella pellicola, e ricavare dei cilindri di 1 cm. di diametro e lunghi 20 cm. circa.
Formare i taralli sovrapponendo le estremita' e fare pressione per sigillarli.
Terminata la fase di preparazione, cuocere i taralli nell'acqua bollente, 4/5 per volta e appena saliranno a galla, scolarli con una schiumarola e sistemarli su un canovaccio pulito.
Farli asciugare bene e infornarli a 190 200 gradi per circa 25 minuti.
Suggerimenti:
Se amate il cibo piccante, potete sostituire i semi di finocchio,
con un cucchiaino di peperoncino secco sminuzzato.
Io li ho fatti asciugare poco piu' di un' ora ed e' stato sufficiente.
Quando sigillate le estremita' sovrapposte, non abbiate timore di pressare molto, vi consiglio un attrezzo casalingo, tipo il manico di coltello, o con una chiave, come si faceva una volta, affinche' possiate passare da una parte all'altra dell'impasto con facilita'. In questo modo, sarete certi che i taralli non si apriranno durante la fase di bollitura.
Conservateli in una scatola di latta o in buste per alimenti.
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Basilicata e la sua Arte Culinaria Dal punto di vista gastronomico la Basilicata risente molto dell'influsso delle regioni confinanti. La sua cucina e' povera e si basa sui prodotti della terra, le carni e i latticini derivanti dagli allevamenti ovini e il maiale. Qui e' stata sempre praticata l'arte di conservare gli alimenti e la mancanza di corti e ricchi banchetti ha limitato il panorama dell'arte culinaria. Fra i prodotti che si ricavano dal suino il piu' celebre fin dai tempi dell'antica Roma e' la salsiccia, o lucanica, ricavata dal maiale della regione, in genere magro perche' pascola sulle montagne insieme a pecore e agnelli. Ricetta antica per agnello e castrato e' la pigneti: pezzi di carne, patate, pomodoro, cipolla, peperoncino, formaggio pecorino e salame sbriciolato, che vengono messi in un'anfora di terracotta, poi chiusa con creta e passata in forno caldissimo. Altro elemento fondamentale nella gastronomia lucana e' il pane fatto con semola di grano duro, elemento base della maggioranza dei primi piatti. Il condimento piu' usato e' il ragu' cioe' pezzetti di carne suina o ovina. Presenza immancabile sulla tavola di questa regione e' il peperoncino essiccato, che viene esaltato nella sugna piccante, caratteristico condimento conservato in vasi di vetro, ottenuto con polvere di peperone , finocchio, sale e grasso suino. Per fare le lucaniche si trita pepe, comino, peverella, rita, prezzemolo, spezierie dolci, coccole di lauro, salsa d'Apicio. Si mescola il tutto con polpa sminuzzata, pestando poi di nuovo il composto insieme la salsa, pepe intero, molto grasso e finocchi. Insacca poi il tutto in un budello allungandolo quanto e' possibile. Cosi' si sospenda al fumo. https://www.buongustaiag.it/basilicata-e-la-sua-arte-culinaria/Â #cucinaregionale