Maria Silvia Muscatello
Alimentazione per conciliare il sonno
2019-02-22 16:31:41
L’alimentazione ha un ruolo importante nel processo del sonno: ci sono, infatti, alcuni alimenti che aiutano a ridurre l’insonnia e i disturbi del sonno, incrementando la qualità del riposo notturno. I cibi che aiutano a dormire bene, evitando problemi per la salute e prevenendo l’insorgere di patologie come depressione e diabete. L'alimentazione ha un ruolo importante nel processo del sonno; i cibi che mangiamo, infatti, sono strettamente legati alla produzione di neurotrasmettitori come la serotonina e l'adrenalina: il primo aiuta a calmarsi, il secondo a renderci ansiosi. Ci sono alcuni alimenti che aiutano a ridurre l'insonnia e i disturbi del sonno, incrementando la qualità del riposo notturno. Le problematiche legate al dormire poco e male, infatti, possono nuocere alla salute favorendo l'insorgere di patologie come la depressione o il diabete. Ci sono quindi alcuni cibi che aiutano a combattere insonnia e disturbi del sonno e che favorisono la sonnolenza prima di andare a letto: ma perché ciò avviene? Si tratta di particolari alimenti che stimolano la produzione di melatonina, l'ormone del sonno che regola il ciclo sonno-veglia dell'organismo. La produzione di questo ormone raggiunge i suoi picchi durante la notte mentre i valori si abbassano durante il giorno. Oltre alla melatonina anche una dieta ricca di fibre vegetali aiuta a prolungare la durata della fase profonda del sonno. Importante sono anche le vitamine, che aiutano a rilassarsi, l'acqua che aiuta a non disidratarsi e i sali minerali, soprattutto magnesio e zinco. Oltre a scegliere gli alimenti giusti per favorire il buon sonno è importante anche non andare a dormire subito dopo cena: aspettare almeno 3 ore prima di mettervi a letto, così da evitare problemi digestivi che potrebbero disturbare il sonno. Noci: innalzano il livello di melatonina. Le noci sono tra gli alimenti che favoriscono il sonno: contengono proteine, glucidi, minerali, vitamine e grassi Omega 3, quelli che combattono l’invecchiamento. Inoltre, sono capaci di innalzare i livelli di melatonina migliorarando il sonno. Ne andrebbero consumati 30 gr al giorno per dormire bene. Le mandorle sono ricche di magnesio, minerale che aiuta a dormire meglio, inoltre contengono vitamine e Omega 3 che, oltre a favorire il riposo notturno, aiutano anche a preservare la salute di ossa, arterie e cuore. Per recuperare i quantitativi di magnesio utili al buon sonno, basta consumare circa 400 gr al giorno di mandorle. Pesche: favoriscono il rilassamento muscolare. Per la buona riuscita del sonno sono importanti anche le pesche: hanno un buon contenuto di niacina (vitamina B3) che aiuta a mantenere sano il sistema nervoso. Questa molecola dagli effetti sedativi, insieme al magnesio contenuto in questo frutto, favorisce il rilassamento muscolare, rivelandosi un ottimo alleato contro l'insonnia. Kiwi: ricchi di antiossidanti e folati. Anche mangiare due kiwi prima di andare a dormire, permette di migliorare la qualità del sonno. Sono frutti ricchi di vitamina C e antiossidanti, che riducono i livelli di stress conciliando il sonno, oltre a contenere folati, la cui carenza può provocare insonnia. Inoltre, innalzano le difese immunitarie e proteggono il corpo nei mesi invernali. Banane stimolano la produzione di serotonina. Mangiare una banana può avere un grande effetto rilassante: grazie a triptofano, magnesio, potassio e vitamina B6 che aiutano il rilassamento muscolare, riducendo la tensione fisica, e stimolano l'organismo a produrre serotonina, il cosiddetto "ormone della felicità ". La serotonina favorisce l'equilibrio mentale, migliora l'umore e combatte i disturbi del sonno.Pesce e alghe marine ricchi di Omega 3. Il pesce è un toccasana per tutti coloro che hanno problemi ad addormentarsi. Contiene infatti Omega 3 e la Vitamina D, due sostanze essenziali per dormire meglio e per sentirsi meno stanchi. Anche gli estratti di alghe marine sono capaci di migliorare il sonno, grazie agli acidi grassi Omega 3 presenti al loro interno. Contano pochissime calorie, ma sono , ricchi in proteine.
Maria Silvia Muscatello
Carboressia la fobia dei carboidrati e i rischi per la salute
2019-02-22 16:17:37
La carboressia è una vera e propria fobia dei carboidrati, un problema non molto conosciuto in Italia, o di cui si parla poco; negli Usa, invece, di questa ossessione patologica anti-carboidrati, si parla molto. Pane, pasta, pizza, sarebbero considerati nemici del nostro benessere. Ma scopriamo cos’è la carboressia e quali sono i rischi per la nostra salute. La carboressia è una vera e propria fobia dei carboidrati, un problema non molto conosciuto in Italia, o di cui si parla poco; negli Usa, invece, di questa ossessione patologica anti-carboidrati, si parla molto. Proprio dall'America, infatti, arriva un avvertimento contro le "diete low carb", quelle cioè che eliminano pane, pasta, pizza, alimenti che sono considerati "nemici" del nostro benessere. Sarebbero proprio queste diete povere di carboidrati la causa della carboressia, questo disturbo alimentare che rischia di causare danni alla nostra salute. Scopriamo allora cos'è la carboressia, quali sono i rischi per la salute e quali sono i carboidrati da scegliere per il nostro benessere. E' un disturbo alimentare che fa parte dell'ortoressia, disturbo diagnosticato per la prima volta dal nutrizionista Steven Bartman nel 1997: per un periodo, infatti, anche lui è stato un ortoressico. Si tratta di un'ossessione per il mangiare sano e naturale: per sano si intende tutto ciò che si trova nel reparto di frutta e verdura. L'ortoressia richiama anche all'anoressia: entrambe i disturbi, infatti, sono relativi al rapporto con gli alimenti, ma mentre l'anoressico si concentra sulla quantità di cibo, per perdere peso, l'ortoressico non sempre è interessato a dimagrire, ma vuole solo consumare cibi di qualità , trasformando tutto ciò in un'ossessione patologica. Per i carboressici, invece, è considerato sano tutto ciò che non contiene carboidrati: un regime iperproteico, però, se seguito per lungo tempo, potrebbe causare problemi al nostro organismo, compromettendo l'equilibrio psicofisico di chi ne è affetto. Dieta senza carboidrati: quali sono i vantaggi presunti e i rischi per la salute. Quali sono i pro di una dieta senza carboidrati? Tra i presunti vantaggi, il consumo di proteine, fibre e grassi buoni aumenterebbe il senso di sazietà , a differenza dei carboidrati raffinati. Questi ultimi, infatti creano un picco glicemico che si abbassa in pochissimo tempo, richiedendo altri zuccheri al corpo. Sostituire i carboidrati con le fibre aiuterebbe anche a sgonfiare la pancia e a bruciare più grassi: introducendo poche calorie il corpo attinge subito alla riserva di grasso. Inoltre, limitare il consumo di carboidrati, ridurrebbe il rischio del diabete di tipo 2, in quanto si mantengono costanti i livelli di glucosio.Questi vantaggi però, possono essere solo iniziali: seguire a lungo un'alimentazione senza carboidrati ha infatti tanti contro, oltre a causare rischi per la salute. Anche se non mangiare carboidrati ci fa dimagrire, in realtà , questo tipo di alimentazione, spinge a bruciare massa magra, con conseguente perdita del tono muscolare e rallentamento del metabolismo basale: per bruciare i grassi è importante invece fare attività fisica di tipo aerobico. Inoltre, una dieta senza carboidrati, causa un falso senso di sazietà : solitamente, infatti, le diete iperproteiche spingono a mangiare tanto un solo alimento, e danno l'impressione di mangiare molto, anche se si mangia poco. Per questo c'è un veloce dimagrimento. Non seguire un'alimentazione corretta, in cui ci sono tutti i nutrienti di cui l'organismo ha bisogno, può inoltre causare problemi al tono dell'umore. Un'alimentazione corretta tiene alto l'ormone della serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore, diminuendo così la voglia di carboidrati. A lungo andare, poi, le conseguenze della carboressia possono essere devastanti per l'organismo: la perdita di peso iniziale è infatti dovuta a una maggiore perdita di acqua. Vengono poi a mancare sali minerali, vitamine che causano astenia, stanchezza e poca concentrazione. Letto da Fanpage
Maria Silvia Muscatello
Sanremo
2019-02-22 07:06:01