Pitaya
Non si trova facilmente nei nostri mercati ma è decisamente più facile scovarla nei negozi che vendono alimenti, frutta e verdura di paesi lontani. Parliamo della pitaya, un frutto dall’aspetto decisamente caratteristico e dalle interessanti proprietà.
Nonostante la pitaya sia originaria del continente americano è oggi particolarmente diffusa anche in Cina e più in generale in Asia e nei paesi tropicali dove vi è un clima adatto alla sua crescita. Il frutto che produce questa pianta grassa ricorda vagamente il fico d’india e internamente il kiwi.
Si caratterizza per avere un colore molto sgargiante, la sua parte esterna è infatti fucsia, squamosa e con delle parti verdi mentre l’interno è bianco e polposo tempestato di numerosi semini neri. Questa è la tipologia di pitaya più comune ma ci sono in realtà altre specie di pitaya, una che ha la polpa rossa e un'altra con la buccia gialla. La pitaya può essere più o meno grande, il peso di un frutto oscilla infatti tra i 150 e 600 grammi. La forma ricorda un po’ la pera, il sapore è delicato, dolce al punto giusto e la consistenza è morbida. Data la composizione nutrizionale della pitaya, non stupisce che offra una gamma molto ampia di benefici per la salute che possiamo riassumere così:
Antiossidante: il contenuto in antiossidanti di questo frutto è simile a quello delle bacche di acai, per questo il dragon fruit viene spesso considerato un super food.
Digestione: grazie alla presenza cospicua di fibre, i frutti del drago favoriscono la digestione e aiutano in caso di stitichezza.
Riduce il colesterolo: grazie ai grassi monoinsaturi presenti in questo frutto, la pitaya aiuta la salute del cuore contribuendo a ridurre i livelli di colesterolo.
Vantaggi per il diabete: il consumo regolare di frutti del drago è legato a una riduzione dei livelli di zucchero nel sangue, il che è vantaggioso per i diabetici di tipo 2 e per i prediabetici.
Perdita di peso: sempre grazie alla ricchezza in fibre che favoriscono il senso di sazietà e aiutano a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, questi frutti sono alleati di chi sta a dieta.
Antinfiammatorio: i principi attivi della pitaya le conferiscono potenti proprietà antinfiammatorie che possono aiutare ad esempio chi soffre di artrite.
Aiuta il sistema immunitario e il livello energetico: grazie alla sua composizione nutrizionale questo frutto offre sostegno al sistema immunitario e aiuta anche a mantenere alto il livello di energia dell’organismo.
Previene l’anemia: grazie alla ricchezza di ferro e di vitamina C (che come sappiamo ne favorisce l’assimilazione), la pitaya aiuta a contrastare l’anemia.
Stimola la rigenerazione cellulare: questi frutti aiutano le cellule a riprodursi al meglio e accelerano la guarigione di ferite e lesioni.
Una pitaya contiene in media circa 60 calorie e i valori nutrizionali di questo frutto sono molto interessati. E’ infatti ricco di vitamine (tra cui la vitamina C, B1, B2 e B3) e minerali come calcio, ferro, magnesio e fosforo. E' anche una buona fonte di acidi grassi essenziali oltre che di fibre e proteine.
Questo i nutrienti presenti in 100 grammi di frutto:
Acqua 87 g, proteine 1,1 g grasso 0,4 g, carboidrati 11,0 g, fibra 3 g, vitamina B1 (tiamina) 0,04 mg, vitamina B2 (riboflavina) 0,05 mg, vitamina B3 (niacina) 0,16, vitamina C (acido ascorbico) 20,5 mg, calcio (Ca) 8,5 mg, ferro (Fe) 1,9 mg, fosforo (P) 22,5 m.
La pitaya si mangia così com’è eliminando semplicemente la buccia esterna o tagliandola a metà e gustandola con l’aiuto di un cucchiaino un po’ come si farebbe con un kiwi.
C’è anche chi la serve addolcita con un po’ di zucchero e arricchita con succo di limone o all’interno di macedonie di frutta ma si presta anche alla realizzazione di dolci, cocktail, frullati e bevande come ad esempio l' “agua de pitaya”.
Come tornare in forma dopo Pasqua: consigli veloci
Finita la festa di Pasqua è tempo di abbandonare eccessi e golosità per riprendere un'alimentazione sana, che aiuti la depurazione e la disintossicazione in previsione dell'estate.Tornare in forma, Pasqua è appena trascorsa, cibi e feste sono stati archiviati anche questa volta, ma è tempo di fare nuovamente i conti con la bilancia. Come sempre l’atmosfera festaiola porta gioia e allegria, ma anche tanta voglia di trasgredire alle regole alimentari che quotidianamente seguiamo. Due giorni possono bastare per eccedere con l’auto-indulgenza e accumulare chili e grasso. Per non parlare degli avanzi che per qualche giorno, purtroppo, faranno capolino da frigorifero e sportelli della dispensa.
Ma con l’estate che occhieggia, e con un offerta di frutta e verdura di stagione senza pari, lasciarsi andare al declino è sbagliato. Bisogna correre subito ai ripari riprendendo in mano le redini di un’alimentazione corretta, sana ma anche gustosa. Sbagliato rinunciare al cibo affidandosi a diete affamanti o al digiuno estremo, giusto invece seguire un regime alimentare sano, equilibrato e che possa favorire la depurazione, per tornare in forma dopo Pasqua. Partendo proprio dalla colazione, ricca di frutta e cibi energetici ma non troppo grassi e calorici. Spazio a tè verde, tisane sgonfianti, yogurt magro da arricchire con frutta fresca tagliata a pezzi, da mixare con fiocchi di frumento o avena, magari con qualche seme di lino e bacche di Goji.
Spezzate la monotonia della giornata con spuntini energizzanti come succhi di frutta, frutta fresca, oppure deliziosi centrifugati detox. Ideali per ricaricare le pile del corpo e della mente aiutano a smaltire, depurare e drenare. Le ricette sono tante e tutte invitanti e le combinazioni davvero infinite. Ad esempio mango, latte di soia, yogurt magro, poco miele e qualche cubetto di ghiaccio. Si trita e frulla il tutto e si beve con gusto, incentivati dal mix sano di zuccheri naturali. Oppure anche carote, mele, sedano e poco ghiaccio; pera, mela carota e barbabietola rossa per disintossicare e drenare. Possibile aggiungere acqua, un pizzico di zenzero e poco olio EVO per assorbire al meglio le Vitamine. Ma se amate il classico immancabili i centrifugati di frutta e verdura, oppure la spremuta fatta sul momento.
Per pranzo e cena non digiunate ma affidatevi a cotture leggere, magari al vapore, con pochi grassi e poco sale. Meglio le spezie, più sane e gustose, e l’olio EVO al posto del burro e della margarina. Minestre, zuppe, passato di verdure o vellutate, insalatone ricche oppure carne e pesce cotto alla piastra o al vapore. Se lavorate fuori casa affidatevi a cibi semplici, pochi carboidrati, preferendo alimenti basic senza troppi sughi e condimenti. Spazio anche al panino a pranzo, magari integrale con verdure grigliate, oppure alla classica caprese leggera e veloce accompagnata da una insalatina verde.
Affidatevi al movimento e allo sport, anche se blando, magari alla passeggiata a passo sostenuto o alla scampagnata con il cane. Lasciate da parte alcolici e bevande gasate, così da concedervi qualche vizio solo il sabato o la domenica. Per ritornare in linea non affidatevi al fai da te estremo, piuttosto consultate il vostro nutrizionista di fiducia senza eccedere con privazioni e diete sbilanciate.