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La farina di castagne è chiamata anche farina dolce, perché ha un sapore tipicamente delicato e dolciastro. Si tratta di un prodotto finale ottenuto dalle castagne precedentemente essiccate e finemente macinate.
Dato l’elevato apporto calorico, soprattutto in passato, era utilizzata come un’importantissima fonte di sostentamento per molti popoli. Oggi, invece, non è molto usata in cucina e per lo più viene impiegata nelle ricette dolci, ad esempio, per realizzare piatti tipici come il castagnaccio. Priva di glutine, è adatta all’alimentazione degli intolleranti e dei celiaci.
La farina di castagne viene prodotta dall’essiccazione e macinatura della castagna. Dopo la raccolta delle castagne in ottobre, e dopo averle estratte dagli involucri, questi frutti tipicamente autunnali vengono posti in enormi balle di juta pronte per l’essiccazione.
Così come la farina di ceci e di mandorle, anche quella di castagne viene prodotta macinando finemente le castagne precedentemente sottoposte a un processo di essiccazione, della durata di circa 30-40 giorni; l’obiettivo è eliminare completamente l’umidità che si trova nel frutto.
Dopo di ciò, le castagne vengono sottoposte alla battitura e alla tostatura, per poi essere macinate e ottenere, così, la farina che si presenta con un colore chiaro che va dal nocciola chiaro all’avorio a seconda del grado di affinamento, una consistenza quasi impalpabile e un sapore deciso e dolce. Vi sono alcune tipologie prodotte nelle zone di montagna con tecniche artigianali, caratterizzate da un leggero profumo di fumo dovuto all’usanza di arrostire le caldarroste prima della macinazione a pietra.
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I cavolini di Bruxelles contengono una buona quota di sali minerali, tra cui fosforo e ferro; proteine; fibre; e vitamine, in particolare vitamina C, vitamina A, vitamina K e vitamine del gruppo B.
Hanno un’azione benefica sul metabolismo ormonale femminile e gli vengono riconosciute proprietà antianemiche e disintossicanti.
Questi cavoli in miniatura sono considerati dei veri e propri stimolanti dell’attività cerebrale e della concentrazione; pare che questa proprietà derivi dalla combinazione tra tiamina e acido folico, di cui sono piuttosto ricchi.
I cavolini di Bruxelles sono una miniera di antiossidanti, tra cui tiocianati, indoli, zeaxantina, sulforafano e isotiocianati; per questo motivo sono considerati un alimento utile nella prevenzione dei tumori, in particolare di quelli della prostata, del seno e del colon. La zeaxantina, inoltre, protegge la retina degli occhi.
La vitamina K contenuta nei cavolini di Bruxelles è molto utile alla buona salute delle ossa.
Cavolini di Bruxelles, alleati di
Prostata, colon, occhi, ossa, cervello.
Curiosità sui cavolini di Bruxelles
- Anticamente, l’acqua di cottura dei cavolini di Bruxelles era usata come rimedio per smaltire le sbornie.
- Si chiamano cavolini di Bruxelles, ma con il Belgio pare che non abbiano molti rapporti. Secondo la tradizione, sembra che siano originari dell’Italia e che sia stati poi importati in Belgio dai legionari romani. Oltre i tre quarti della produzione mondiale di questi cavoli in miniatura avviene attualmente in Inghilterra, e buona parte della restante produzione è divisa tra Francia e Olanda. La popolazione belga non è neanche una grande consumatrice di questi ortaggi, che sono molto più apprezzati da scozzesi e olandesi.
Una ricetta con i cavolini di Bruxelles
I cavolini di Bruxelles si prestano a diverse preparazioni facili e veloci. Per renderli più digeribili andrebbero sempre scottati in acqua salata per qualche minuto. Un modo rapido per portarli in tavola e di usarli come contorno leggero, seguendo questa semplicissima ricetta.
Lavare i cavolini e farli cuocere in acqua bollente salata per 5-7 minuti. Far appassire in padella uno spicchio d’aglio e uno scalogno tagliato a pezzi, senza farli soffriggere troppo, e aggiungendo mezzo bicchiere di brodo vegetale.
Aggiungere i cavolini di Bruxelles, aggiustare di sale e pepe, e condire con un filo di olio extravergine d’oliva.
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Se anche voi preparate i broccoli al vapore, scottati, in padella o all’interno di altre ricette gettando via gran parte dei gambi, da oggi vi ricrederete, imparando che non è il caso di sprecare nulla di questo prezioso ortaggio ricco di benefici.
Ricetta:
Ingredienti per 2/4 persone
- 1 gambo di broccolo e le sue foglie
- 25g di mandorle
- 15g di semi di zucca
- 30/40ml di olio d’oliva
- il succo di 1/2 limone
- peperoncino qb
- sale e pepe qb
- acqua
Come si prepara
- Taglia il gambo del broccolo a fette. Se la parte bassa è più dura, elimina lo strato esterno e affetta la parte tenera.
- Fai bollire gambo e foglie in acqua salata per 4 o 5 minuti. Puoi utilizzare la stessa acqua per far bollire la pasta per il pesto.
- Scola il broccolo e fallo raffreddare qualche minuto, poi mettilo in un blender insieme alle mandorle e ai semi di zucca. Aggiungi l’olio, il sale il pepe e il peperoncino e alla fine aggiungi acqua quasi fino a coprire.
- Frulla tutto insieme fino ad una consistenza cremosa. Aggiungi alla pasta o conserva in frigo in un barattolo con un giro di olio a coprire.