Marzo è il mese ideale per perdere peso e tornare in forma, in vista della primavera: l’obiettivo è quello di sgonfiarsi con i cibi detox di stagione. Per farlo basta sfruttare le proprietà e i benefici della frutta e della verdura di marzo, così da perdere quel paio di chili messi su durante la stagione fredda, e arrivare preparate alla bella stagione. Per farlo basta sfruttare le proprietà e i benefici della frutta e della verdura di marzo, così da perdere quel paio di chili messi su durante la stagione fredda, e arrivare preparate alla bella stagione. Scopriamo allora quali sono i cibi da inserire nella nostra dieta di marzo, quegli alimenti da portare in tavola più spesso durante la settimana: frutta e verdura che ci aiutano a depurare l'organismo, ricchi di vitamine, sali minerali e fibre, per sgonfiare la pancia ed eliminare la ritenzione idrica. La verdura di marzo che depura e migliora il metabolismo. Prima di tutto, sulla nostra tavola non possono mancare le verdure: a marzo troviamo gli spinaci ricchi di sali minerali, vitamina C, che favorisce l'assorbimento di ferro, e calcio. Potete consumarli sia crudi, nelle insalate, oppure cotti con un filo d'olio e una spruzzata di limone. Tra le verdure perfette per chi vuole dimagrire ci sono poi gli agretti: hanno pochissime calorie, sono diuretici e depurativi e contengono molte fibre, favorendo la regolarità intestinale. Solitamente vengono cotti al vapore e conditi solo con aglio, olio e limone: vanno acquistati freschi e consumati in poco tempo. Anche gli asparagi sono ottimi per depurare l'organismo e migliorare il metabolismo, inoltre sono ottimi per chi vuole perdere peso, perché aumentano il senso di sazietà ed eliminanono i liquidi in eccesso, grazie all'azione drenante. Gli asparagi riducono anche la pressione del sangue, grazie alla saponine e al potassio, e svolgono una leggera azione lassativa, in quanto contengono l'inulina e le fibre che favoriscono anche la digestione. I carciofi sono un altro alimento detox che troviamo nel mese di marzo: contengono cinarina che protegge e depura il fegato, inoltre combatte il colesterolo cattivo (LDL) e aumenta quello buono (HDL) proteggendo anche da ictus e infarto. L'inulina contenuta nei carciofi tiene sotto controllo i livelli di zuccheri nei diabetici. Nel mese di marzo possiamo trovare ancora broccoli, cicoria, cavolfiore, verza, carote, porri, cipolle e cipollotti, tutte verdure che possiamo utilizzare per la preparazione di primi piatti, minestre o come contorni per usufruire delle loro proprietà nutrizionali fino all'inizio della primavera. La frutta di stagione per fare il pieno di fibre. Tra gli agrumi preferiamo le arance, ricche di vitamina C e che svolgono un'azione antiossidante e protettiva, ma anche il cedro e il lime, che svolge anche un'importante azione digestiva. il pompelmo, invece, e ricco di acqua, utile contro la ritenzione idrica e in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.Tra i frutti più ricchi di fibre, che ci aiutano a dimagrire, ci sono invece mele, pere e kiwi che apportano benefici all'intestino, sgonfiando la pancia. Le mele sono anche ricche di antiossidanti, riducono il colesterolo e combattono lo stress nervoso, grazie alla vitamina B1: inoltre sono ottime per perdere peso perché aumentano il senso di sazietà. Le pere contengono alte percentuali di potassio, e sono consigliate anche a chi segue una dieta iposodica, come chi soffre di ipertensione, inoltre riducono i crampi muscolari. I kiwi sono ottimi perché donano molta energia, grazie a sali minerali come calcio, fosforo e potassio e aiutano combattere l'anemia, grazie alla vitamina B9 che aumenta l'assorbimento di ferro da parte dell'organismo. Nel mese di marzo è possibile gustare anche le prime fragole, utili per drenare i liquidi e riattivare la circolazione.
Si tratta di una Liliacea tipica Europea, distribuita dalle isole Britanniche fino al Caucaso e l'Asia Centrale passando per il Mediterraneo, Turchia inclusa. Oltre all’interessante bulbo se ne consumano le foglie, come erbe per insalata o verdure da cuocere; il fusto, come si utilizzerebbe l’erba cipollina o un aglietto; e persino le infiorescenze, dal profumo gradevole, con cui si possono condire le insalate, aromatizzare l’olio o i formaggi durante la loro stagionatura. Attenzione alle piante velenose. Da marzo a giugno, ovvero tutta la primavera, rappresenta il momento ideale per la sua raccolta e per il suo uso. Tuttavia bisogna fare attenzione per la sua somiglianza a piante velenose che ogni anno sono causa di casi di intossicazione. Una di queste è il mughetto, che presenta però un fiore del tutto diverso; un’altra è, in casi più rari, il gigaro scuro, che ha anch’esso un rizoma edibile (solo se ben cotto) ma delle foglie (simili a quelle dell’aglio orsino) velenose; per ultima citiamo il colchico d’autunno, simile nel fiore anche se di un colore violaceo che rarissimamente l’aglio orsino presenta. Altri parenti “buoni” dell’aglio orsino sono l’aglio pippolino e l’aglio selvatico o aglio dei fossi. Usi dell'aglio orsino. Oltre all’olio aromatizzato ai fiori o al bulbo di aglio orsino e alle insalate di erbe di campo coi fiori e le foglie, esistono altre ricette tradizionali che contemplano l’uso di questa Liliacea. Una su tutte è il pesto con le foglie e gli steli di aglio orsino, che possono in un colpo solo sostituire sia l’aglio che le foglie di basilico della ricetta originale ligure. Le frittate regionali coi bulbi d’aglio orsino, o il loro impiego nelle zuppe di legumi si sprecano, sono famosi come i tagliolini all’aglio orsino, mentre dalla Svizzera fino al Mare del Nord si ama consumare sui toast. Esiste anche una polenta che si basa su una salsa aromatizzata all’aglio orsino. Come l’aglio comune e molte altre piante della Famiglia delle Liliaceae, l’aglio orsino è un potente antimicrobico, un antibatterico, un vermifugo e un antimicotico (ragion per cui in origine usato durante la conservazione dei formaggi). Aiuta la diuresi ed è un buon alleato nella lotta al colesterolo, oltre ad avere un forte potere detossificante e disintossicante. E’ stata riscontrata la sua capacità di prevenire gli infarti e i problemi cardiaci, così come fa anche il comune aglio, grazie alla sua proprietà ipotensiva. Cresce fino ai 1000 metri circa di altezza, con preferenza nelle aree boscose all’ombra degli alberi, ma spesso lo si trova anche in campagna, a ridosso dei muretti o vicino piccoli o medi corsi d’acqua.Come detto in precedenza si tratta di una pianta tipicamente primaverile, spesso a suo agio tra le graminacee selvatiche, ma se non si ha la certezza di distinguerla dalle piante velenose sopracitate, meglio lasciar perdere.