Fegato e cistifellea
La bile viene prodotta dal fegato e si raccoglie nella cistifellea. Questi due organi sono vulnerabili rispetto alle emozioni colleriche come rabbia, irritabilità, frustrazione, risentimento, gelosia e invidia. Le emozioni colleriche hanno sede in questi organi, secondo l’antica medicina greca, e possono danneggiarli. Ira e rabbia possono esplodere di colpo passando dal fegato alla testa e causare così emicranie, tensioni al collo e alle spalle e stress. Possono comparire disturbi digestivi causati dal cattivo funzionamento di fegato e cistifellea.
Lo stomaco, proprio come il fegato, può raccogliere emozioni colleriche quali rabbia, ira, odio e frustrazione. Quando tali emozioni si accumulano nello stomaco possono portare a ulcere e gastrite. Passività, preoccupazione, ansia, tensioni e stress bloccano il fluire delle energie e possono causare problemi di stomaco, coliche e gonfiore, fino a nausea e disordini dell’appetito.
L’intestino viene correlato a disturbi psicosomatici e a disordini digestivi causati dalle emozioni che possono avere inizio a livello del fegato e dello stomaco. Nel tratto medio e basso dell’intestino si annidano le emozioni malinconiche. Il colon è molto vulnerabile rispetto a tali emozioni. Può subire gli effetti negativi di preoccupazione, ansia, stress, tensione e nervosismo.
Reni. Terrore, paura e shock sono le emozioni più pericolose per i reni. Il flusso energetico di queste emozioni si dirige verso il basso e possono minare la nostra forza e sicurezza, ma anche incoraggiarle. Forza e sicurezza sono connesse al funzionamento equilibrato dei reni nelle loro funzioni di ritenzione e evacuazione. Paura e spavento estremi possono portare alla perdita del controllo delle funzioni renali.
Organi e emozioni: le corrispondenze secondo la medicina greca e cinese
La medicina moderna tende ad avere un approccio piuttosto meccanico nella visione del corpo e delle funzioni fisiologiche degli organi che lo compongono. Ma nell’antica medicina greca e nella medicina tradizionale cinese, così come in altri sistemi medici tradizionali, gli organi interni sono considerati la sede delle emozioni e risultano influenzati da esse.
Le emozioni rappresentano la risposta del nostro corpo ai sentimenti. La medicina greca considerava le emozioni come in grado di giocare un ruolo importante nel benessere degli organi o nel sopraggiungere di alcuni disturbi ad essi legati. La medicina tradizionale cinese associa 7 emozioni ai rispettivi organi.
Ecco le corrispondenze tra organi e emozioni secondo l’antica medicina greca, da cui poi si sviluppò la medicina occidentale, e secondo la medicina tradizionale cinese.
Il cuore è molto sensibili agli stati emotivi. Le emozioni nobili, come coraggio, valore, onestà, altruismo e empatia rafforzano il cuore e lo spirito vitale, mentre le emozioni meno nobili, come il senso di colpa, il rimorso e la tendenza ad arrendersi li indeboliscono. L’amore e la voglia di vivere sono molto importanti per il cuore. Secondo l’antica medicina greca, si può davvero morire di crepacuore. Il cuore è considerato vulnerabile rispetto alle passioni turbolente che possono agitarlo e creare febbri anche acute.
I polmoni sono un organo molto importante che lavora a stretto contatto con il cuore e che risulta sensibile e vulnerabile rispetto ad emozioni analoghe. La sensazione di vedere negato il proprio spazio fisico e vitale può causare problemi respiratori e di asma. Al contrario, sentimenti di dignità e orgoglio contribuiscono all’apertura del petto e consentono ai polmoni di espandersi e di funzionare al meglio. Le emozioni che riducono la voglia di vivere sono pericolose per i polmoni, specialmente il dolore e il lutto.
Gola
La gola è considerata il centro della comunicazione del nostro corpo. L’incapacità di esporsi e di esprimersi attraverso la parola e di dire la verità può causare problemi alla gola. La gola comprende anche una porzione dell’apparato digerente. Emozioni forti, come ansia e tensione, possono causare problemi, come la classica sensazione del “nodo in gola” e difficoltà a deglutire. Le parole trattenute possono causare lo stesso effetto.
Cicoria, proprietà e benefici. Le radici di cicoria, che ne rappresentano la parte più utilizzata a scopo medicinale, contengono sia sostanze zuccherine che sostanze amare, oltre ad alcuni derivati dell’acido caffeico. Per quanto riguarda i sali minerali, la cicoria contiene potassio, calcio e ferro. Il sapore amaro della cicoria è dovuto alla presenza di acido cicorico. Per quanto riguarda le vitamine, la cicoria contiene vitamina C, vitamina B, e le vitamine P e K.
Come nel caso di altre erbe amare utilizzate per il consumo alimentare, proprio per via del suo sapore ben distinto e delle sostanze in essa contenute, alla cicoria vengono attribuite proprietà depurative e disintossicanti, con particolare riferimento alle radici, che sarebbero in grado di stimolare l’attività del fegato e dei reni.
Inoltre, alla cicoria vengono attribuite proprietà digestive, con particolare riferimento alla sua capacità di stimolare la produzione della bile. Essa viene considerata una purga naturale, per via dei suoi effetti lassativi. È anche un diuretico naturale. La cicoria avrebbe inoltre la capacità di regolare il battito cardiaco, di ridurre alcuni tipi di infiammazioni e di controllare la glicemia. Dalla cicoria vengono ricavati degli estratti erboristici considerati utili in caso di meteorismo, stitichezza e colon irritabile.
Riassumiamo proprietà e benefici della cicoria:
Fonte di vitamine
Proprietà depurative
Proprietà disintossicanti
Stimolante per fegato e reni
Proprietà digestive
Favorisce la produzione della bile
Effetti lassativi
Purga naturale
Diuretico naturale
Riduce le infiammazioni
Tiene sotto controllo la glicemia
Cicoria calorie. La cicoria è un alimento molto leggero, adatto anche a chi segue una dieta con restrizione calorica dato che 100 grammi di cicoria apportano al nostro organismo solo 23 calorie.
I fiori si presentano nella stagione primaverile, durante la quale le foglie, che sono nate in autunno e che hanno resistito all’inverno si seccano. A scopo medicinale, le foglie vengono raccolte prima della fioritura, mentre le radici di cicoria si raccolgono lungo tutta l’estate. Tali parti della pianta vengono impiegate per la preparazione di decotti e di sciroppi, oltre che di creme per il viso adatte a contrastare gli arrossamenti. Il contenuto di alcuni derivati dell’acido caffeico della cicoria ha probabilmente portato al suo utilizzo per la preparazione di bevande simili al caffè, in assenza dei ben noti ed aromatici chicchi, in particolare nei secoli passati e nei periodi di guerra degli scorsi decenni. L’utilizzo delle radici di cicoria per la preparazione di una bevanda sostitutiva del caffè viene fatto risalire al 1600.
Dal punto di vista culinario, l’impiego più comune della cicoria riguarda le sue foglie, da aggiungere fresche nella preparazione delle insalate. Le foglie di cicoria possono essere consumate in ogni caso sia crude che cotte e la loro raccolta è preferibile avvenga prima della fioritura, in quanto le foglie di cicoria rischiano di seccarsi facilmente dopo la comparsa dei fiori. Nella cucina regionale, questo ingrediente è protagonista di piatti a base di cicoria e patate e di uno speciale purè di fave e di cicoria, tipico della Puglia.