Founder Junior
Costa Smeralda
Founder Junior
La torta fredda menta e cioccolato è un dolce cremosissimo, quasi quanto una mousse, con una base croccante al cacao, che sposa perfettamente con la farcia fresca e voluttuosa. Una ricetta semplice, che prepara velocemente e senza cottura, caratteristica da non sottovalutare nel periodo estivo.
Il dessert perfetto per l’estate, questa torta è ideale per chiudere una cena e graditissima anche come merenda, il connubio menta e cioccolato è un grande classico della pasticceria, apprezzato anche dai palati più esigenti.
Scegliete uno sciroppo di menta di qualità, farà la differenza e per guarnire questa torta, e usate un ottimo cioccolato fondente con almeno il 75% di cacao da sciogliere a bagnomaria e da far colare a piacere sulla superficie.
Questo dolce ha una consistenza molto cremosa, simile a quella di una mousse appunto, ma se voleste ottenere una torta più compatta, lasciatela rassodare in frigo per tutta la notte.
Il connubio menta e cioccolato più celebre è senza dubbio quello degli After Eight, i cioccolatini lanciati sul mercato americano nel 1962, da un manager americano, Rowntree Brian Sollitt, che voleva introdurre nelle abitudini americane un prodotto che seguisse la tradizione inglese di consumare un cioccolatino dopo la cena delle otto, after eight appunto, anche l’incarto voleva ricordare quello di una bustina di tè, a richiamare la forte influenza inglese del prodotto.
Al momento del lancio la menta utilizzata per la farcia veniva prodotta nello stabilimento del manager e seguiva un lungo processo di lavorazione, questo per produrre il ripieno quasi liquido, in grado di fondersi al palato, con il velo di cioccolato fondente che lo racchiude, generando un gusto dolce e freschissimo, non a caso gli inglesi li chiamano mints.
Ingredienti:- Burro 100 g
- Cacao amaro 50 g
- Mascarpone 250 g
- Yogurt intero 125 g
- Zucchero bianco 80 g
- Sciroppo di menta 200 ml
- Panna liquida 350 ml
- Gelatina in fogli 10 g
- Cioccolato fondente 50 g
Founder Junior
Lo sciroppo naturale di tamarindo
Il Tamarindus Indica, questo il nome botanico del tamarindo, è una pianta speciale di origine africana, che può arrivare fino a 30 metri di altezza; molto aprezzato e utilizzato nella cucina asiatica e soprattutto indiana, i frutti del tamarindo sono noti anche ai Caraibi e in Sud America, dove vengono anche coltivati.
I suoi frutti sono racchiusi in bacelli e presentano, quando sono maturi, una polpa color marrone, dal gusto particolare, aspro e dolce al tempo stesso.
Il tamarindo è un buon rimedio naturale per combattere la stitichezza e proteggere il sistema digestivo. Forse non tutti sanno che la polpa del tamarindo è uno degli ingredienti della nota salsa Worcestershire.
Ecco a seguire una ricetta che vi permetterà di ottenere uno sciroppo al tamarindo naturale, ben lontano da quello che comunemente si compra al supermercato, pieno di zucchero, che spesso le nonne di una volta usavano per edulcorare l'acqua o per fare i ghiaccioli.
Ricetta per lo sciroppo al tamarindo con frutti freschi
Ingredienti per 4 persone circa
Una parte di polpa pulita di frutta di tamarindo, circa 700 g;
tre parti di acqua, quindi circa 2 l.
Preparazione
Mettere in una brocca o in una bacinella i frutti del tamarindo ben puliti dai baccelli.
Ricoprirli fino a sopra un dito con acqua e lasciare in infusione il tutto per un tempo minimo di tre ore, fino alla giornata intera.
Ricoprire con la stessa quantità di acqua e, con le mani, iniziate ad ammorbidire i frutti e a staccare i semi che contengono.
Filtrare quindi il liquido con l'aiuto di un colapasta, aggiungendo ancora un po' di acqua per aiutare lo staccarsi di tutta la polpa. Nel colino rimarranno solo i semi e le pellicine.
Il succo di tamarindo così ottenuto è gia pronto da bere. Se si desiderasse un succo più limpido, si può filtrare ulteriormente lo sciroppo servendosi di una garza di cotone.
Qualcosa in più sul tamarindo
I frutti del tamarindo si possono trovare presso i negozietti etnici, indiani, africani e cinesi.
Se sono freschi, la buccia del tamarindo è friabile e viene via molto facilmente. Bisogna sempre controllare che il frutto all'interno sia di un bel colore marrone, sano, turgido e privo di muffe.
I semi di tamarindo sono duri, grandi quanto un'oliva, ma dalla forma irregolare, lucidi e di un bel colore marrone.
Esistono 2 metodi per preparare lo sciroppo al tamarindo in modo naturale:
- il metodo "a freddo", quello indicato sopra, che consente di mantenere intatte vitamine e minereali preziosi;
- il metodo "a caldo" più rapido, che porta allo stesso risultato a livello di sapore. Per il metodo a caldo si portano a bollore i frutti sbucciati in una pentola colma d'acqua, per poi spegnere il fuoco appena bolle.