Tutti conosciamo il rosmarino come pianta aromatica da usare in cucina come condimento, ma quali sono le sue proprietà benefiche? Quali sono gli usi più e meno comuni per il rosmarino?.Il rosmarino è un arbusto che appartiene alla famiglia delle Lamiacee. Cresce spontaneo nell’area mediterranea e lo possiamo coltivare facilmente in vaso, nell’orto e in giardino, tenendo conto che con il tempo una pianta di rosmarino può superare facilmente i due metri di altezza, quindi occorrono le opportune potature. L’aroma degli aghi di rosmarino profuma gli ambienti e rende caratteristici molti piatti della tradizione italiana. Se fino a questo momento avete sottovalutato le proprietà benefiche e gli usi del rosmarino, è davvero arrivato il momento di conoscerli uno per uno. Il rosmarino come pianta alimentare e officinale è dotato di numerose proprietà che lo rendono prezioso sia in cucina che come rimedio naturale. Il rosmarino ha innanzitutto delle proprietà antiossidanti tanto che il suo estratto viene utilizzato proprio a questo scopo in ambito alimentare.La ricerca scientifica sta approfondendo le proprietà del rosmarino che, secondo uno studio recente, insieme all’origano potrebbe essere utile per abbassare i livelli di glucosio nel sangue e dunque eventualmente per migliorare la prevenzione e la gestione del diabete di tipo 2. Il merito sarebbe degli antiossidanti presenti nel rosmarino, in particolare in alcune varietà coltivate in serra. È poi molto recente la conferma della capacità dell’aroma del rosmarino, legato al suo olio essenziale, di migliorare la memoria. Uno studio di qualche tempo fa e un ulteriore studio conclusosi da poco hanno evidenziato che il profumo del rosmarino risulterebbe in grado di migliorare la memoria prospettica in soggetti di età superiore ai 65 anni. Sono inoltre in corso di studio le proprietà anticancro del rosmarino. In particolare una sostanza contenuta nel rosmarino ha attirato l’attenzione dei ricercatori per la sua capacità di potenziare l’azione di alcuni farmaci chemioterapici. L’impiego più noto del rosmarino lo vede protagonista di giardini, siepi, bordure e giardini come pianta ornamentale e come pianta officinale e culinaria in orti, davanzali, terrazzi e balconi. Le foglie di rosmarino sia fresche che essiccate vengono impiegate sia ad uso alimentare che medicinale. Possiamo usare il rosmarino fresco o secco in cucina anche tutti i giorni. Il rosmarino viene impiegato sotto forma di infuso curativo ed è tra le piante considerate come dei veri e propri antibiotici naturali, tanto che proprio l’olio essenziale di rosmarino potrebbe essere tra i più potenti antibiotici naturali a nostra disposizione. Sappiamo bene che il rosmarino può essere utilizzato in cucina come condimento per diversi piatti. Nel nostro menù, ad esempio, non possono mancare delle patate al forno croccanti e dorate da guarnire con qualche rametto di rosmarino già durante la cottura. Il rosmarino è perfetto per aromatizzare piatti caldi come zuppe, vellutate e minestre. Ad esempio potrete provare a preparare la nostra crema di ceci rapida (a base di farina di ceci) aromatizzata proprio con il rosmarino. Potrete usare il rosmarino anche come ingrediente per le vostre castagne aromatizzate e sciroppate, insieme all’alloro. Dal rosmarino si ricava un olio essenziale molto potente che viene impiegato in aromaterapia e come rimedio erboristico. Ha un effetto tonificante ed energetico che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale e in particolare il suo impiego è consigliato quando occorre ritrovare equilibrio dopo una situazione di forte stress emotivo o fisico. Inoltre l’olio essenziale di rosmarino in aromaterapia e nei suffumigi è un rimedio benefico per le vie respiratorie e può essere utile per stimolare la circolazione se utilizzato diluito in un olio vegetale di base ad esempio olio di sesamo o olio di mandorle dolci per effettuare dei massaggi.
La borragine è una pianta appartenente alla famiglia delle Boraginaceae: i suoi semi sono ricchi di acidi grassi polinsaturi e vengono utilizzati per le loro proprietà antinfiammatorie e protettive del cuore. Grazie alla presenza di fitoestrogeni aiuta anche a ridurre i dolori mestruali, mentre la sua azione antiossidante previene le rughe. I suoi semi sono ricchi di acidi grassi polinsaturi e vengono utilizzati per le loro proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e protettive del cuore. La borragine è una pianta tipica dell'area del Mediterraneo e può crescere fino a 800-1000 metri di altitudine. Si caratterizza per la presenza di fiori blu a cinque petali ed è nota fin dall'antichità come rimedio contro tosse e per abbassare la febbre. Grazie alla presenza di fitoestrogeni, inoltre, aiuta a ridurre i dolori mestruali, mentre la sua azione antiossidante previene le rughe. Ai tempi dei romani si attribuivano alla pianta anche proprietà magiche: in particolare si pensava che potesse allontanare la tristezza. La borragine contiene una buona quantità di vitamine, soprattutto vitamina C, e di minerali, in particolare il potassio. Ai fiori di borragine vengono attribuite proprietà terapeutiche in grado di alleviare la tosse, soprattutto quando sono presenti muchi. Inoltre hanno proprietà rilassanti e svolgono un'azione diuretica e depurativa. Le foglie di borragine sono un buon rimedio naturale contro i disturbi delle vie respiratorie, ma vengono utilizzate anche per curare affezioni cutanee come brufoli ed eczema. I semi di borragine sono ricchi di acidi grassi polinsaturi che donano alla pianta proprietà antinfiammatorie per i tessuti, inoltre riequilibriano il sistema ormonale femminile e proteggono il sistema cardiovascolare. Tramite la spremitura a freddo dei semi di borragine, si ricava infatti l'olio di borragine, utile nella cura di patologie della pelle a carattere allergico, come dermatosi, psoriasi, eczemi. Questo olio vegetale, grazie alla presenza di fitoestrogeni, che svolgono un'azione riequilibrante del sistema ormonale femminile, viene utilizzato in fitoterapia in caso di amenorrea, dolori mestruali, irregolarità del ciclo, cisti ovariche, ma anche per alleviare i sintomi in fase premestruale e in menopausa. L'assunzione interna dell'olio di borragine aiuterebbe a prevenire le patologie cardiovascolari: è infatti una fonte di Omega 6 che favorisce anche il controllo del colesterolo alto, dell'ipertensione. Inoltre svolge un'azione antinfiammatoria e coadiuvante dell'artrite reumatoide.Fiori e foglie della borragine contengono i principi attivi di questa pianta e possono essere utilizzati per tisane e decotti: l'infuso di fiori di borragine è di aiuto in caso di tosse e mal di gola, mentre l'infuso di foglie è l'ideale per realizzare gargarismi in caso di infiammazioni del cavo orale. La maggior parte delle sostanze benefiche della Borragine sono però contenute nei suoi semi, da cui si estrae l'olio di borragine ricco di fito-estrogeni e di GLA (acido gamma-linolenico), un acido essenziale della serie Omega 6 e che regola la risposta infiammatoria dell'organismo. Per uso interno l'olio di borragine può essere utilizzato per condire le pietanza: utilizzatene massimo 2 cucchiai al giorno, da solo, oppure unito all'olio extravergine d'oliva. In commercio si trova anche sotto forma di integratore: si tratta di perle da assumere 1 o 2 volte al giorno in base al problema da trattare. Per uso esterno, invece, l'olio di borragine può essere utilizzato direttamente sulla pelle: svolge un'azione antiossidante, prevenendo la formazione di rughe, combatte le macchie cutanee e agisce come riparatore per la pelle secca, inoltre potete aggiungerlo alla vostra crema abituale per potenziarne l'effetto antiage. Spesso, poi, l'olio di borragine viene inserito nelle formulazioni di prodotti per rassodare il seno e per disturbi cutanei come acne, punti neri ed eccessiva produzione di sebo.