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I benefici dell’aglio sono conosciuti e molti mangiano l’aglio crudo. Infatti, è un antibiotico naturale, è in grado di regolare la pressione sanguigna ma anche di ridurre colesterolo e trigliceridi e aiuta a disintossicare fegato e apparato digestivo. Viene spesso sottovalutato, ma la sua funzione aromatica è fondamentale in cucina per moltissimi piatti: inoltre, nonostante le modeste dosi di assunzione, è molto importante dal punto di vista nutrizionale. La varietà del genere “Allium” è un mondo tutto da scoprire, ricco di piacevoli sorprese, anche da parte di chi non gradisce le “conseguenze” del suo consumo.
Aglio, la sua carta di identitàAllium sativum L. appartiene alla famiglia delle Liliaceae. Alcuni studiosi, per la forma dell’infiorescenza, lo inseriscono, come la cipolla, nella famiglia delle Amarillidaceae (o Amaryllidaceae), secondo il nuovo sistema di classificazione APG III. È una pianta erbacea perenne, ma coltivata come annuale: arriva fino a un metro ed è apprezzata per la sua parte bulbosa aromatica, utile soprattutto per insaporire i cibi, ma anche a scopo terapeutico.
Dopo la raccolta, i bulbilli non germogliano subito, ma hanno bisogno di un certo periodo di stasi. Per prolungare questo periodo è necessario conservarli a una temperatura di 0°C oppure a valori superiori a 18°C, mentre per abbreviarlo occorre conservarli fra i 5 e i 10°C.