Dispensa pulita e contenitori chiusi e riutilizzabili. Molto importante mantenere pulita la dispensa in modo da evitare insetti e parassiti. Per questo è utile usare contenitori rigidi per la conservazione di alimenti come pasta e farina. Etichette e data di scadenza. Molto importante è leggere le etichette nutrizionali e fare sì attenzione alla scadenza ma sapere che in alcuni casi i prodotti possono essere consumati anche qualche giorno dopo la data impressa sulla confezione. Quando consumare i cibi a prescindere dalla data di scadenza. Quantità non esageriamo. Cerchiamo di regolarci sulle quantità da portare a tavola, in modo da evitare inutili sprechi. Manutenzione di frigo e fornelli. Utile per evitare sprechi di energia, riducendo anche il rischio di bollette salate. Ricette con gli avanzi, se qualcosa rimane dopo un bel pranzo o una ricca cena, possiamo sempre mangiarlo il giorno dopo o riutilizzarlo per nuove e gustose ricette. Pasta avanzata, se il cibo è troppo e non si può congelare o riciclare, c'è ancora una soluzione e passa per la condivisione con amici e vicini di casa.
Occorre però lavorare prima sull'eliminazione degli sprechi, nel nostro piccolo. Come? Basta poco seguendo alcune semplici accortezze. Bastano 10 regole che tutti quanti possiamo applicare secondo Adi. Lista della spesa. Si comincia ancora prima di sedersi a tavola, scrivendo la lista delle cose da acquistare in base alle reali esigenze. Di stagione e a km 0. Meglio scegliere alimenti di stagione, acquistandoli direttamente dal produttore. Genuinità e prezzi più bassi garantiti soprattutto per frutta e verdura. Riordinare correttamente la spesa in frigo. Come sappiamo, ogni ripiano ha una temperatura ed è adeguato a determinati alimenti. Ma non tutto deve essere necessariamente riposto in frigorifero. Congelare i prodotti. Il congelamento della verdura è utile soprattutto se si devono gestire con rapidità grandi quantità di ortaggi, magari provenienti dal proprio orto. O ancora se vogliamo fare le provviste per l'inverno, garantendoci qualche porzione di verdura “estiva” anche oltre l'autunno.
In un anno, ogni famiglia italiana in media getta nella spazzatura 454 euro di cibo, pari a 27 kg a persona. Sprechi alimentari che incidono sul bilancio familiare, e non solo su quello. A fronte dei cittadini attenti a non gettare via il cibo, ci sono anche quelli che buttano via, senza pensarci, ciò che rimane nel piatto. Se ne è parlato in questi giorni al Padiglione Italia di Expo, dove il Ministero della Salute ha tenuto una serie di incontri su come evitare lo spreco alimentare e sulla salute connessa alla tavola. In Italia infatti si spreca ancora troppo. Nonostante la crisi e la riduzione dei consumi, finiscono nella spazzatura ogni anno il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% del pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini. Eppure sappiamo bene che le risorse a disposizione a livello globale sono in drastico calo. Secondo la FAO nel 2050 la popolazione crescerà fino a 9 miliardi nel giro di pochi anni e allora sarà necessario aumentare la produzione agricola almeno del 60%, ma la metà del cibo che viene prodotto attualmente nel mondo finisce nella spazzatura, benché sia in gran parte commestibile ha detto Barbara Paolini, vicesegretario nazionale ADI e medico nutrizionista dell’AOU Senese, intervenuta all’interno dello Spazio Donna promosso dal Ministero della Salute nel Padiglione Italia.