Il pinzimonio è un ottimo modo per iniziare un pasto: le verdure colorate rendono la tavola allegra, saziano il morso della fame, sono piacevolmente croccanti, risuonano e rimbombano in bocca quando le addentiamo, ci abituano alla masticazione prolungata, e sono particolarmente gustose quando intinte nella salsa. Se consumiamo le verdure crude prima della portata principale, inoltre, miglioriamo l’assorbimento delle vitamine in esse contenute.
La salsa più semplice da preparare è quella a base di olio extravergine di oliva, sale e pepe anche con altre spezie ed erbe a piacere, in cui intingere le verdure di stagione, asparagi, carote, insalate costolute, rapanelli, radicchi, carciofi. Esistono molte varianti di salsa, dalla vinegrette alla salsa con la senape. Ed è oltre oceano che ho conosciuto una ricetta tipicamente mediterranea, facilissima da preparare e veramente gustosa. Ed è anche un modo semplice per incentivare il consumo dei legumi!
Ingredienti
100 g di ceci cotti contengono circa 7g di proteine, i semi di sesamo ed i semi di lino sono ricchi in acidi grassi omega 6 e omega 3 e hanno proprietà anti – infiammatorie.
Insieme alle verdure, come antipasto, possiamo proporre anche degli sfiziosi triangoli di mais, da intingere anch’essi nella salsa.
(da mettere uno dopo l’altro nel tritatutto, in modo da ottenere una salsa spumosa e cremosa):
2 cucchiai di salsa tahina (si trova nel reparto cibi etnici, oppure da preparare semplicemente frullando nel tritatutto 3 cucchiai di semi di sesamo leggermente tostati in padella come primo ingrediente)
1 scatola di ceci già cotti (a volte per velocità, uso quelli precotti)
1 cucchiaio di semi di lino
mezzo limone spremuto
una manciata di prezzemolo
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva spremuto a freddo
1 spicchio di aglio, possibilmente fresco
1 pizzico di sale e pepe
paprika e prezzemolo per guarnire (facoltativo).
Per ammorbidire la consistenza della salsa, aggiungere un dito d’acqua di rubinetto o acqua di cottura dei ceci.Un pizzico di peperoncino, quindi ci si può sbizzarrire con le varianti, magari utilizzando anche altri legumi al posto dei ceci.
Oltre che per l’antipasto, l’Hummus è adatto anche ad un pic nic oppure si può utilizzare per una sana merenda per bambini, spalmato su una fetta di pane. Si conserva qualche giorno in frigorifero, dunque è possibile raddoppiare le dosi. Sempre che riusciate a non mangiarlo tutto!!
L’hummus è uno degli alimenti più antichi e gustosi,oggi conosciuto in tutto il mondo, anche se turchi, greci, libanesi e persino israeliani ne rivendicano la paternità. Cos’è l’hummus e com’è nato, ecco qualche curiosità.
Avete mai assaggiato l’hummus? È una salsa a base di ceci e sesamo, graditissima anche dai bambini e un ottimo modo per incentivare il consumo di legumi. L’hummus è una preparazione davvero saporita da gustare accompagnandola con il pane o le verdure crude.
L’ingrediente di base è rappresentato dai ceci, che vengono lessati e schiacciati o frullati fino ad ottenere una crema omogenea, facile da spalmare. Oggi si trova facilmente anche nei supermercati e nei ristoranti di tutta Europa, nel Medio Oriente e in Africa settentrionale, anche se la sua origine è un piccolo giallo perché molti paesi ne rivendicano la paternità.
La parola “Hummus” deriva dall’ arabo e significa appunto ceci, un legume che è stato coltivato in Medio oriente per la prima volta 10mila anni fa.
Il nome completo è in realtà ḥummuṣ bi ṭaḥīna, che significa “ceci con tahini” che è una pasta a base di sesamo scurito. Il nome stesso sembra anche suggerire che l’hummus abbia origine in un paese arabo, la ricetta più simile era stata scritta al Cairo nel 13esimo secolo che era fatta oltre che con ceci, con aceto e limone, spezie e olio,ma senza tahini o aglio. Ironia della sorte, la prima ricetta con tahini è della cucina egiziana.
Ancora c’è chi sostiene che sia un cibo ebraico, menzionato nella bibbia almeno 3500 anni fa, ma anche la Grecia lo rivendica dicendo che l’hummus è l’alimento base della loro cucina. La cosa certa è che i traffici commerciali hanno permesso la circolazione delle merce tra greci, turchi e altri popoli mediorientali.
Ma Egitto, Grecia e Israele non sono gli unici contendenti. Anche altri paesi mediorientali rivendicano l’hummus, tra tutti, il Libano. Charles Perry, presidente degli storici culinari della California del Sud e esperto di cibo arabo medievale, secondo cui l’hummus sarebbe originario di Damasco perché proprio qui c’era l’usanza di montare il cibo tenendo la ciotola contro il muro.
La realtà è che attualmente nessuno può dire con certezza chi, quando e come è stato inventato l’hummus perché ognuno porta avanti la propria teoria. Potrebbe sembrare una questione banale, ma scoprirne le origini potrebbe essere importante per l’identità culinaria. Le già leggendarie “Guerre di Hummus” iniziarono nel 2008 quando il Libano accusò Israele di rivendicare ciò che invece apparteneva a loro.
I libanesi hanno citato in giudizio gli israeliani per violazione del copyright e hanno chiesto una petizione all’Unione Europea per riconoscere l’hummus come cibo libanese. Attualmente la battaglia è ancora in corso e non è detto che finisca presto.
Di certo c’è solo la bontà dell’hummus, un cibo delizioso, ricco di proteine, potassio, ferro, magnesio, acido folico, manganese, vitamina B-6 e fibre.