Giuggiole: i datteri cinesi resistenti al freddo. Pianta di origine cinese, il giuggiolo è una pianta conosciuta e apprezzata fin dall'antica Grecia e che può essere coltivata sia in collina che in montagna, grazie alla sua resistenza al freddo. I suoi frutti, le giuggiole, conosciute anche come datteri cinesi, si raccolgono in tarda estate, quando la loro buccia diventa rossa e il frutto ha raggiunto il massimo grado di maturazione che gli conferisce il suo sapore dolce. L'espressione più famosa legata a questo frutto è "andare in brodo di giuggiole", cioè uscire di sè per la contentezza, legato alla bontà del frutto. Con le giuggiole è possibile preparare sciroppi, liquori, marmellate inoltre, questi frutti dimenticati hanno anche proprietà lassative, lenitive e antinfiammatorie, oltre ad essere un ottimo emolliente per la pelle.
E' una sostanza particolarmente forte per questo è controindicata nei bambini, nelle donne in gravidanza o allattamento e nelle persone che soffrono di Parkinson o epilessia. Non utilizzate la canfora per uso interno, in quanto potrebbe essere tossica: in caso di ingestione possibili effetti collaterali possono essere nausea, giramenti di testa e vomito. Meglio limitarsi all'utilizzo topico della canfora: anche in questo caso però potrebbero verificarsi delle irritazioni, dermatiti o allergie respiratorie, soprattutto in caso di uso prolungato. Non utilizzate su ferite aperte, pelle delicata o con graffi. Sono inoltre possibili interazioni della canfora con alcuni farmaci: chiedete sempre il consiglio al medico prima di utilizzarla.
La canfora viene utilizzata in caso di reumatismi e dolori muscolari: un tempo era molto apprezzata dagli sporitivi, che la utilizzavano dopo l'allenamento per massaggiare il corpo. In caso di dolori muscolari o reumatici utilizzate creme e unguenti a base di canfora massaggiando sulla zona da trattare fino ad assorbimento, anche più volte al giorno, per brevi periodi. In alternativa potete utilizzare l'olio essenziale di canfora, che si estrae per distillazione in corrente di vapore del legno del canforo, e può essere aggiunto a un olio vettore per realizzare massaggi rilassanti: se lo utilizzate per la prima volta, fate sempre una prova su una piccola porzione di pelle per valutare eventuali irritazioni o reazioni allergiche. Potete poi aggiungere 1 o 2 gocce di olio essenziale di canfora alla vostra crema viso: utile in caso di acne e pelle grassa, da utilizzare però sempre diluito. I prodotti a base di canfora sono efficaci in caso di strappi, distorsioni e nevralgie. La canfora può essere utilizzata anche per uso interno come rimedio omeopatico per la cura di problemi digestivi, tosse, asma, disturbi respiratori: in questo caso bisogna però consultare il medico che vi indicherà la diluizione più indicata per il vostro disturbo. Tra gli utilizzi più frequenti della canfora c'è quello contro insetti, parassiti e animali: potete infatti utilizzarla in pasticche da riporre in cassetti e armadi per tenere lontane le tarme, proteggendo così i vostri indumenti di lana e non solo.