Pinoli, tanto piccoli quanto preziosi. I pinoli sono i semi commestibili di alcune varietà di pino. Il classico pino da pinoli è il pino domestico, conosciuto anche come Pinus pinea. Ad alcuni di voi sarà certamente capitato di raccogliere delle pigne da cui estrarre i pinoli. Si tratta nello stesso tempo di un alimento molto saporito e ricco di proprietà benefiche per la salute.
I pinoli vengono utilizzati nella cucina e nell’alimentazione delle popolazioni di Europa, Nord America, Asia e Africa da centinaia di anni. Spesso vengono tostati per esaltarne il sapore e rientrano in molte ricette tradizionali del mondo. Per quanto riguarda l’Italia, non possiamo dimenticare l’importanza dei pinoli nella preparazione del pesto alla genovese e del castagnaccio. Nell’area mediterranea i pinoli vengono utilizzati soprattutto per arricchire salse e insalate.
Sono particolarmente ricchi di proteine e di fibre vegetali. Sono una buona fonte di zinco, vitamina B2 e potassio. Contengono anche calcio, magnesio, vitamina E e ferro. Il loro apporto calorico è elevato, ma non dovrebbe costituire un problema, dato che di solito i pinoli vengono consumati in piccole quantità.
Come potete notare, i pinoli presentano la maggior parte degli elementi nutritivi vitali richiesti dal nostro organismo. Come altre tipologie di frutta secca a cui spesso vengono associati i pinoli contengono numerosi sali minerali e alcuni amminoacidi essenziali. Contribuiscono al mantenimento della salute dell’organismo, sono dotati di proprietà antiossidanti e aiutano a proteggere il sistema cardio-vascolare.
Le sostanze preziose contenute nei pinoli aiutano il nostro organismo a contrastare l’azione dei radicali liberi e il processo di invecchiamento. I danni provocati dai radicali liberi possono essere causati da numerosi fattori, compresi una dieta non equilibrata e lo stress. Le vitamine presenti nei pinoli e la luteina contribuiscono a proteggere le cellule dall’azione dei radicali liberi. La luteina, inoltre, è benefica per la vista.
Inoltre, i pinoli sono in grado di donare energia senza incrementare il senso di fame. Contengono infatti delle particolari sostanze, come l’acido pinolenico, che contribuiscono ad incoraggiare alcuni ormoni in grado di agire limitando lo stimolo della fame, anche se soltanto per un breve lasso di tempo.
Il consumo di pinoli incoraggia la regolarità intestinale e aiuta l’organismo a liberarsi dalle tossine accumulate. Sono considerati utili in caso di stipsi, poiché incoraggiano i movimenti intestinali. I pinoli contengono acido oleico, che risulta in grado di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.
La presenza di vitamina K rende i pinoli un alimento utile da assumere in caso di crampi mestruali. Questa vitamina contribuisce anche a migliorare la circolazione del sangue. I pinoli presentano un contenuto proteico piuttosto elevato rispetto alle altre tipologie di frutta secca e la maggiore concentrazione di acido oleico. Aiutano a ridurre il colesterolo, a proteggere le arterie e a prevenire gli attacchi cardiaci.
Il loro contenuto di magnesio aiuta ad alleviare i crampi muscolari, l’affaticamento e la tensione. La presenza di vitamina C contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, mentre la vitamina D aiuta le ossa a rafforzarsi. In generale, i pinoli sono una straordinaria fonte di energia per l’organismo e il loro consumo è adatto in caso di debolezza, stress e convalescenza.
Conservate i pinoli in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e eventualmente in frigorifero.
I ravanelli ipocalorici ma ricchi di principi nutritivi, i ravanelli, buccia rossa e interno bianco, hanno più proprietà di quante si conoscano. Utili per la salute del fegato e dei reni e al rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso, sono molto usati anche in fitoterapia. Ma quali sono le proprietà benefiche dei ravanelli? E come coltivarli nel nostro orticello?
Il nome “ravanello” deriva da raphys (rapa), legato al latino raphanus. Anche in lingua persiana “rafe” significa “apparizione rapida”, in riferimento alla veloce germinazione dei semi di ravanello.
Di questi ortaggi si mangia soprattutto la radice e ne esistono di diversi, distinti in base al colore.
Il periodo migliore per la raccolta è da aprile a luglio ma si trovano in commercio tutto l’anno grazie alle coltivazioni in serra.
Le proprietà dei ravanelli
Il Raphanus sativus, appartenente alla famiglia delle Crucifere, ha avuto origine oltre 3mila in Asia Orientale, soprattutto in Cina e in Giappone. E proprio qui ci sono alcuni tipi di ravanelli che possono arrivare anche ai 50 chili di peso.
Le varietà conosciute e coltivate nel nostro paese, invece, sono piccole quanto una ciliegia: quella che più troviamo è la radicola, con radice piccola, tonda e rossa.
Le caratteristiche di questo ortaggio sono il suo sapore leggermente piccante e pungente e la croccantezza.
Le proprietà dei ravanelli
Il ravanello è praticamente ipocalorico, perché apporta solamente 11Kcal per 100 grammi. È un ortaggio ricchissimo di acqua, che lo costituisce per il 95,6% in peso, ma ha dalle elevate quantità di vitamine del gruppo B, di acido ascorbico (vitamina C) e sali minerali, assorbiti dal terreno, e di ferro, fosforo calcio e acido folico.
I ravanelli hanno proprietà diuretiche e depurative, conciliano il sonno e il rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso. Sotto forma di infusi e decotti, sono un ottimo sedativo della tosse e sono utili contro le infezioni delle vie respiratorie. I semi di ravanello, infine, sono un blando lassativo.
I benefici dei ravanelli
I benefici terapeutici dei ravanelli sono molto sfruttati nel campo fitoterapico. Se nell’antichità il succo di ravanello era un rimedio contro la febbre e nella medicina orientale il ravanello era impiegato contro ulcerazioni cutanee, gonfiori e affezioni della pelle, oggi di questo ortaggio sono accertate parecchie proprietà curative.
Ricapitolando, tra le principali funzioni si annoverano:
antispasmo, antielmintica, il ravanello può essere utilizzato anche per eliminare parassiti e vermi, antisettica-antibatterica
diuretica e astringente, il ravanello, se consumato frequentemente, è in grado di limitare la secrezione dei liquidi.
Depurativo.
Antiscorbutica, per la presenza di vitamina C. Stimolante della digestione
lassativa, semi mescolati all’acqua stimolano il transito intestinale.
I ravanelli in cucina
In Italia usiamo mangiare i ravanelli soprattutto a crudo, in insalata o in pinzimonio.
Per mantenere la radice ben croccante, immergete i ravanelli in abbondante acqua fredda per qualche ora.