L'ibisco è un genere di piante che comprende circa 250 specie, ha bellissimi fiori a forma di campana, di vari colori nei toni del bianco, giallo, rosa e viola. Quella utilizzata a fini tintori è la polvere ricavata dai fiori essiccati.
Originaria dell’Africa occidentale, oggi la specie Hibiscus Sabardiffa è diffusa e coltivata pressochè ovunque nel mondo. Dall’infusione dei suoi petali essiccati si ottiene il karkadè, una gradevole bevanda dal gusto rinfrescante, molto diffusa nei paesi caldi e tropicali come sostituto di tè o caffè perché disseta ma non contiene sostanze eccitanti.
L’ibisco è estremamente benefico per la pelle del viso, in quanto il suo altissimo contenuto di vitamina C gli conferisce proprietà antiossidanti e astringenti. La maschera all’ibisco è molto utile anche in caso di pelli acneiche per i suoi poteri dermopurificanti, lenitivi e cicatrizzanti.
Se applicata sui capelli, la polvere di ibisco ha benefici davvero notevoli :
stimola la crescita, previene la caduta, coadiuvante nel trattamento della calvizie,
volumizzante, lucidante, rinforzante, condizionante, ammorbidente, antiforfora.
Di conseguenza queste sostanze tossiche (come la putrescina e la cadaverina, ad esempio, che derivano dalla putrefazione della carne che avviene nel nostro intestino) restano in circolo nel sangue. Questo può causare l’insorgenza di malattie neoplastiche e cronico degenerative.
Non solo: i prodotti animali sono anche ricchi di grassi saturi che cagionano patologie cardiache.
Infatti noi produciamo da noi stessi il colesterolo che ci serve, non dobbiamo introdurne altro con l’alimentazione. Quello che viene introdotto dall’esterno si accumula e dà origine a disturbi.
E gli oli vegetali non contengono colesterolo?
No, il colesterolo è presente solo negli alimenti di origine animale.
Gli unici oli da limitare sono l’olio di palma e l’olio di cocco perché contengono parecchi grassi saturi. Ma, comunque, non contengono colesterolo.
Perché oltre a carne e pesce ritiene dannosi anche i loro derivati come uova e latticini?
Le uova sviluppano le stesse sostanze della carne.
I latticini contengono la caseina, una proteina che favorisce la crescita delle cellule, anche quelle cancerogene.
In particolare nutrirsi di latte e latticini favorisce l’insorgenza di neoplasie al seno, per le donne, e alla prostata per gli uomini.
Si sente spesso dire che è la quantità o la frequenza a determinare l’insorgenza della malattia. E’ così?
I prodotti di origine animale alterano immediatamente la flora batterica intestinale. Già dopo 4 ore dall’ingestione di una bistecca, nell’intestino si sviluppano batteri patogeni.
Per riportare la flora batterica alla normalità ci vogliono almeno 20/25 giorni. Ma se si continua a mangiare carne, pesce, uova o latticini questo equilibrio non si ripristinerà mai.
Dunque anche mangiare carne o pesce o uova o formaggi 1 volta a settimana è comunque dannoso per la salute.
Gli alimenti vegetali, al contrario, fanno sviluppare le Prevotelle, batteri buoni che producono la serotonina, l’ormone della felicità.
Un’ altra frase che si sente spesso dire è che ci sono, o ci sono state, persone che sono arrivate in salute a 90 o più anni mangiando di tutto. Com’è possibile?
E’ possibile in quanto queste persone avevano dei buoni geni. E avevano dei buoni geni in quanto il patrimonio genetico trasmesso loro dalle generazioni precedenti era “pulito”. I novantenni di oggi sono figli e nipoti di persone che hanno vissuto in periodi di estrema povertà dove di prodotti animali se ne mangiavano ben pochi o non se ne mangiavano affatto.
Ma questi novantenni che hanno vissuto mangiando di tutto, purtroppo, hanno sporcato i loro geni e, dunque, non trasmetteranno un buon patrimonio genetico ai loro figli e nipoti.
L’alimentazione sana può influire sui geni?
Può influire sulla manifestazione dei geni. Una sana alimentazione a base vegetale può influire sulla comparsa o meno di determinate malattie. I geni non vengono modificati ma viene modificata la loro manifestazione.
Intervista fatta al Dott. Vasco Merciadri