La vitamina D è molto carente negli alimenti e l’esposizione solare alle nostre latitudini e con i nostri stili di vita è sempre più insufficiente. I bambini, oltre agli anziani, sono una delle categorie più a rischio di carenza di Vitamina D. L’alimento più ricco è l’olio di fegato di merluzzo, che un tempo si somministrava regolarmente ai bambini. Ormai però questa abitudine è andata in disuso.Tra le fonti alimentari più ricche di vitamina D sono inclusi i pesci grassi (sgombro, salmone e tonno), i tuorli delle uova, il burro e alcuni formaggi grassi. Quantità inferiori possono esser presenti in alcuni funghi. Occorre ricordare che le carenze di questa vitamina raramente hanno a che fare con la sola alimentazione. Il nostro corpo, infatti, è in grado si sintetizzarla (ovvero produrla) anche in seguito all’esposizione ai raggi UVB. Non a caso, la vitamina D è anche detta “vitamina del sole”. Tra le persone più soggette a carenze ci sono, dunque, gli anziani che non si espongono al sole a sufficienza. Oltre all’età avanzata, esistono però alti fattori che possono favorire carenze di questo importante nutritivo e rendono consigliabile il ricorso a un integratore di vitamina D.
Il giusto apporto di vitamine è fondamentale per il benessere del nostro organismo e la vitamina D non fa eccezione. Non tutti però forse sanno dove si trova questa vitamina e conoscono le sue funzioni. Ma, soprattutto, che rischi comporta una sua carenza? E quando possono essere utili gli integratori di vitamina D? La vitamina D svolge varie funzioni molto importanti nel nostro corpo. In particolare, aiuta l’organismo ad assorbire il calcio assunto con l’alimentazione. Sintetizzando, la vitamina D svolge le seguenti funzioni aiuta il nostro corpo ad assorbire e utilizzare il calcio e il fosforo, sostiene la funzione del sistema immunitario, promuove il benessere di ossa e denti e la funzione muscolare. Ma quanta vitamina D serve ogni giorno al nostro corpo? La dose minima per una persona adulta in buona salute è pari a 50 mcg. Ma sarebbe bene assumerne giornalmente dosi superiori. Gli integratori di vitamina D in commercio in Italia devono rispettare il dosaggio massimo giornaliero consentito dal Ministero: 50 mcg, ovvero 2000 U.I. al giorno. In alcuni periodi della vita, come la gravidanza o l’età senile, questo fabbisogno però aumenta sensibilmente. ( F. Stefanini ).
L'aglio originario dell'Asia Centrale, rappresenta una delle piante coltivate di più antica origine. Esso appartiene alla famiglia delle Liliaceae. La sua forma è costituita da un unico bulbo, che può essere composto da spicchi più o meno numerosi. L'aglio non rappresenta unicamente un alimento, ma anche un vero e proprio rimedio medicinale tradizionale, considerato utile per contrastare numerosi disturbi che possono affliggere il nostro organismo. Per uso terapeutico, dovrebbero essere assunti giornalmente almeno quatto grammi di aglio, ma il suo sapore non è particolarmente gradito a tutti. In sostituzione dell'aglio vero e proprio, è possibile ricorrere ad estratti fitoterapici a base dello stesso, che potrebbero risultare utili nel caso in cui si volesse utilizzare l'aglio come un vero e proprio farmaco naturale. L'impiego normale di spicchi d'aglio nella propria alimentazione può comunque costituirne un importante arricchimento. L'aglio intero dovrebbe essere conservato in dispensa, al riparo dalla luce, dopo averlo riposto in sacchetti di carta. Una volta aperto, il luogo di conservazione ideale è rappresentato da un contenitore con coperchio in acciaio. Dell'aglio esistono oltre 300 specie differenti. L'aglio bianco rappresenta la varietà più comune. Meno comuni sono l'aglio rosa e l'aglio rosso, tra i simboli della biodiversità agricola del nostro territorio. Qualunque sia la vostra tipologia di aglio preferita, è bene che ne conosciate innanzitutto le proprietà benefiche. L'aglio è considerato come il più potente antibatterico naturale. Ha effetto ipotensivo, cioè contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna. Aiuta a fluidificare il sangue e contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo. Proprio da coloro che assumono farmaci per la cura dell'ipertensione o per la fluidificazione del sangue, il consumo di aglio dovrebbe essere controllato, in quanto esso è in grado di potenziare gli effetti dei farmaci stessi. Il consumo di aglio è controindicato durante l'allattamento, poiché rende sgradevole il sapore del latte materno. L'aglio svolge un'importante azione antibatterica, antimicotica ed antiossidante. Il consumo di aglio può essere utile in caso di patologie che interessino i reni o la vescica, per via della sua azione depurativa. Purifica il sangue e tonifica l'apparato circolatorio. Facilita il corretto funzionamento dell'intestino. È utile in caso di mal di testa e di irritabilità. Favorisce la digestione ed il processo di eliminazione delle tossine da parte dell'organismo. Contribuisce a fortificare le difese immunitarie ed è considerato come un rimedio naturale da non sottovalutare in caso di anemia. Può essere inoltre utile in caso di affaticamento e di necessità di contrastare l'accumulo di acido urico. All'aglio vengono infine attribuite inattese proprietà afrodisiache. All'aglio fin dall'antichità sono state attribuite virtù scaramantiche, motivo per il quale trecce d'aglio venivano appese all'entrata delle abitazioni, in modo tale da allontanare gli spiriti maligni.