L’acetosella è una delicata pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ossalidaceae, che in Italia cresce spontaneamente un po’ ovunque, pur prediligendo le zone montane e submontane, boschive e umide. Scientificamente nota come Oxalis acetosella, la pianta è così diffusa sul territorio nazionale, da guadagnarsi un soprannome in ogni regione: in Sicilia è il “trifogghiu acituso” (trifoglio acetoso); in Piemonte è detta “erba d’l cucu” o “lambrusca”.
Acetosella data la caratteristica forma a cuore delle sue foglie, che si sollevano all’avvicinarsi del temporale, è un’ottima idea regalo rigorosamente “green” per San Valentino. E’ noto che nelle tradizioni popolari era utilizzata, tritata, per una rapida guarigione delle piaghe cutanee. Da essa, simile d’aspetto al trifoglio, ma più elegante nel portamento e per la delicata bellezza dei fiori, si estraeva, un tempo, l’acido ossalico per vari impieghi (es. pulizia di oggetti in cuoio, trattamento delle macchie d’inchiostro e di ruggine), mentre i contadini se ne servivano per predire il tempo: all’approssimarsi della notte, infatti, le sue foglie si chiudono e se di giorno, rialzandosi, sono ancora chiuse, ciò è indice di un imminente temporale. Plinio il Vecchio chiamandola “oxis” e scrivendo: “la somministra contro i disturbi di stomaco; la mangiano anche coloro che soffrono di ernia intestinale”, mentre Mattioli la chiama “pan di cuculo”, riportando le indicazioni terapeutiche dei predecessori ed aggiungendo che il succo ha proprietà refrigerative e, mescolato a zucchero, è utilissimo per spegnere la sete e gli “ardori” della febbre. Al di là dei suoi usi domestici, dunque, è doveroso scoprire le sue proprietà terapeutiche. L’acetosella, il cui nome deriva dal greco “Oxys” che letteralmente significa “acido”, in riferimento al suo tipico sapore acidulo, contenendo nelle foglie e nelle radici vitamina C, potassio, acido ossalico e mucillagine, è diuretica, depurativa, febbrifuga, antinfettiva, antiscorbuto, rinfrescante, dissetante; ha proprietà astringenti, stomachiche ed espettoranti.
E’ consigliata nelle affezioni biliari, nella costipazione cronica, nei casi di dermatosi, foruncoli e ascessi. Utilizzata sotto forma di decotto, è un rimedio naturale efficace nella cura dei problemi all’apparato digerente e purifica il sangue; come infuso dona elasticità alla pelle, sotto forma di compresse allevia le irritazioni cutanee mentre, in caso di ferite alla bocca, basta masticare alcune foglie fresche. Il succo viene utilizzato nei casi di bulimia per contrastare lo stimolo eccessivo di fame. In cucina, le foglie di acetosella sono impiegate per insaporire le insalate. Dalla pianta si ricava anche una bevanda simile alla limonata, particolarmente dissetante. In alcune zone del Sud America e più in particolare in Perù si consumano i tuberi , previamente esposti al sole per sferzata da un autentico "uragano".
La rodiola e' antistress, favorisce in generale le capacità di apprendimento e di memoria, ben conosciute dalla medicina popolare siberiana. Queste proprietà sono state provate scientificamente e sono riconducibili alla presenza di glicosidi fenilpropanoidici, in particolare il salidroside e la rosavidina, la cui struttura chimica è simile a quella della siringina (eleuteroside B), uno dei principi attivi dell'eleuterococco. Il salidroside ha pure confermato un effetto anabolico, che aumenta la capacità lavorativa e il rendimento organico. La rodiola produce un aumento della concentrazione plasmatica di beta-endorfine in grado di prevenire le variazioni ormonali indicative dello stress. Ha effetto cardioprotettivo, in presenza di tachicardia e palpitazioni dovute all’ansia, al nervosismo e permette di accrescere la resistenza allo sforzo e di ridurre la durata dei tempi di recupero, dopo un esercizio intenso; migliora la qualità del sonno ed è estremamente efficace per combattere l'insonnia.La pianta ha proprietà dimagrante, dovuta alla stimolazione di alcune lipasi in grado di accelerare la liberazione dei grassi dai tessuti di deposito (lipolisi) per trasformarli in grasso bruno, così da essere facilmente sintetizzato, cioè "bruciato" per produrre energia. Inoltre la rodiola è in grado di aumentare del 30% circa i livelli di serotonina nel sistema nervoso centrale, ormone in grado di togliere il desiderio ossessivo di carboidrati e svolgere azione sedativa-antiansia, riducendo notevolmente la fame ansiosa. I glicosidi contenuti nella radice sono pure capaci di incrementare i livelli di dopamina, sostanza capace di trasmettere al S.N.C. un segnale di sazietà. Studi sovietici hanno dimostrato che, agendo come stimolante sul sistema ormonale femminile, è indicato in caso di amenorrea, oltre a migliorare significativamente la fertilità. Su quello maschile favorisce la funzionalità e la prestazione sessuale nel 70% degli uomini sofferenti di disfunzione erettile o di eiaculazione precoce. In Siberia, la rodiola è consigliata come afrodisiaco a chi soffre di turbe sessuali. Modalità d'uso.
Uso interno 300 a 500 mg di estratto secco, sottoforma di compresse o capsule suddivisa in due sottodosi al mattino al risveglio e nel primo pomeriggio. Controindicazioni della rodiola. L'assunzione della rodiola può portare casi di insonnia e nervosismo, perciò è controindicata per chi soffre di ipertensione e disturbi cardiaci. Prima di assumerlo, perciò, è obbligatorio richiedere un parere medico.
Descrizione della pianta. Pianta alta dai 5 ai 35 cm i cui numerosi fusti di consistenza carnosa nascono da un robusto rizoma. Le foglie sono appiattite, lanceolate e dentellate. I fiori, riuniti in infiorescenze terminali, hanno colore giallo, arancione o rosso e profumo gradevole, che richiama quello della rosa, al quale appunto deve il suo nome. Le piante di rodiola sono dioiche, cioè esistono piante maschili e piante femminili. L'habitat della rodiola. Pianta che nasce sui suoli sabbiosi, rocciosi, freddi e secchi dei pendii siberiani, spontanea nelle zone montuose nord-europee (Scandinavia e Lapponia) e nord-americane (Alaska). Cresce ad altitudini elevate (3300-5400 m.) nelle aree impervie e rocciose di numerose catene montuose. La si può trovare anche sulle Alpi e sui Pirenei. Predilige terreni normali, ben drenati ed esposti al sole.