Cosa sono le tossine?
Sappiamo che un loro eccesso nei tessuti ci procura vari malesseri, mal di testa, stanchezza, gonfiori, allergie. Ma che cosa sono veramente le tossine e da dove arrivano?
Si tratta di composti chimici invisibili. Alcuni ci girano intorno: sono nell’aria che respiriamo, nell’acqua, negli alimenti. Si va dagli inquinanti ambientali ai farmaci, fino ai vari additivi alimentari (coloranti e conservanti).
Altri ancora vengono prodotti dal corpo stesso, naturalmente, e sono le sostanze di scarto dei processi metabolici, cioè quelle eliminate dai milioni di cellule di cui siamo composti, attraverso un efficientissimo laboratorio chimico interno, che lavora costantemente senza che ce ne accorgiamo.
E tossine sono anche gli scarti di batteri che vivono nel nostro organismo. Risultato: siamo praticamente “bombardati”, dall’esterno e dall’interno.
"La natura ha pensato a difenderci da tutto ciò. Il nostro corpo, infatti attraverso alcuni organi, lavora per permetterci di eliminare questi veleni. Sono il fegato, l’intestino, i reni, l’apparato respiratorio e la pelle" dice Piergiorgio Cosseta, biologo nutrizionista, specialista in piante medicinali. «L’organo che più di altri si impegna per “fare pulizia” è il fegato, una grossa ghiandola di circa un chilo e mezzo, direttamente collegata all’intestino. Ogni minuto, passano al suo interno circa due litri di sangue, che vengono ripuliti attraverso un’azione sia di filtraggio, sia di trasformazione delle sostanze tossiche in altre meno pericolose. Le sostanze idrosolubili vengono inviate, attraverso la circolazione, ai reni, che le espelleranno tramite l’urina; quelle liposolubili vengono immesse, mediante la bile, nell’intestino ed espulse con le feci" spiega l’esperto.
Tutto bene, quindi. «Sì, ma solo se il fegato funziona correttamente. L’ambiente in cui viviamo, infatti, il nostro stile di vita sovraccaricano quest’organo che non riesce più a neutralizzare tutte le tossine che la corrente sanguigna gli porta» dice il nostro biologo. Dobbiamo rassegnarci? «No, perché con l’alimentazione giusta possiamo dare un grande aiuto al nostro fegato.
In che modo? Per prima cosa evitando l’alcol e limitando i cibi grassi. E poi puntando su alimenti ricchi di antiossidanti, capaci di neutralizzare i radicali liberi (essi stessi tossine) che il fegato produce durante il suo lavoro e che possono provocare infiammazioni che lo danneggiano" spiega l’esperto. "Li troviamo nella verdura e nella frutta, meglio se di stagione. Alcune verdure sono anche depurativi molto utili. In particolare quelle amare, dalla catalogna all’insalata belga, dal radicchio rosso alla cicoria selvatica. Tutte stimolano la secrezione della bile, la decongestione del fegato e aiutano l’intestino. Ottimi, infine, il tarassaco, i carciofi e i ravanelli" conclude l’esperto.
Nella cucina mediterranea il basilico è una delle erbe più amate e apprezzate, protagonista indiscusso della bella stagione. Tutti sanno che si sposa perfettamente con il pomodoro, sia per preparare sughi e passate che nelle insalate o sopra la caprese con aggiunta di mozzarella. Il basilico è in realtà adatto ad aromatizzare praticamente tutte le verdure estive: melanzane, peperoni, cetrioli, zucchine ma anche altri ortaggi come finocchi e patate. Ottimo anche sul tofu, si può infatti preparare in casa questo alimento inserendo all’interno delle foglioline tritate di basilico.
Si può aggiungere fresco e tritato ma anche secco a zuppe e vellutate. Impossibile non citare anche il pesto e dunque l’accostamento del basilico con pasta, riso, lasagne, pane, tartine, ecc.
Questa erba aromatica inizia ad essere sempre più utilizzata anche per aromatizzare la frutta. Se volete provare questo abbinamento originale potete mettere qualche foglia di basilico su una macedonia di fragole, lamponi o altri frutti di bosco.
Si sposa molto bene anche con diverse verdure e tuberi tra cui: cavolfiori, cetrioli, patate, peperoni e zucchine. Inoltre si può utilizzare all’interno di estratti o centrifughe di frutta e verdura, vi suggeriamo ad esempio di provarlo in abbinamento a mela e carota.