Fantastici semi di lino. Piccoli, preziosi alimenti che non dovrebbero mancare mai nella nostra dispensa dato che, oltre ad essere ottimi rimedi naturali in diverse situazioni, si possono anche utilizzare ogni giorno in cucina con grandi benefici. Ma come assumerli ogni giorno?
Arricchire la nostra alimentazione quotidiana con i semi di lino è abbastanza semplice, un buon consiglio è però quello di utilizzarli il più possibile crudi e macinati sul momento (meglio se con un mortaio o macinacaffè) per godere al meglio delle loro proprietà, in particolare per fare in modo che si mantengano intatti gli Omega 3.
Questi semi, e l’olio che se ne ricava, sono infatti una delle fonti vegetali più ricche di questi preziosi grassi buoni, tanto importanti per la salute di cuore, cervello e sistema nervoso. 3 cucchiaini sono la dose giornaliera consigliata.
Tenete a portata di mano i semi di lino ogni volta che preparate un insalata. Dopo averli triturati possono essere utilizzati per arricchire il vostro piatto di insalata fresca anche ogni giorno. Vi consigliamo di iniziare così ogni vostro pranzo in modo tale da sfruttare al meglio non solo i benefici dei semi ma anche quelli della verdura cruda ricca di enzimi digestivi.
I semi di lino si sposano bene non solo con l’insalata ma anche con altri tipi di verdure. Si possono utilizzare sopra finocchi e carote crude ma anche spargerli su altri ortaggi lessi, grigliati o ripassati in padella (meglio sempre triturarli sulla verdura a fine cottura).
ZUPPE
Se siete amanti di zuppe, vellutate e minestre potete scegliere di arricchirle non solo di verdure e cereali ma anche di semi oleosi. Meglio non cuocere i semi di lino ma spolverarne uno o due cucchiaini direttamente sulla porzione di zuppa che state per mangiare.
Se soffrite di stitichezza un ottimo rimedio per regolarizzare l’intestino è quello di preparare la sera prima un bel bicchiere d’acqua in cui versare un cucchiaio di semi di lino. La mattina seguente si saranno sprigionate tutte le mucillagini presenti in questi semi molto benefiche per la salute dell’intestino. Non resta allora che bere l’acqua filtrando i semi (ma c’è anche chi consuma tutto l’insieme).
KEFIR O YOGURT
Lo stesso effetto si può ottenere utilizzando il kefir a base di latte o in alternativa di acqua. Si tratta di una bevanda fermentata in cui sono presenti probiotici benefici per l’intestino. L’azione insieme ai semi di lino risulta dunque doppia. Anche in questo caso meglio bere il kefir con un cucchiaio di semi di lino direttamente la mattina a stomaco vuoto. Se invece siete soliti utilizzare lo yogurt a colazione o a merenda aggiungete direttamente lì un cucchiaio di semi di lino tritati.
Se bevete estratti di frutta e verdura o latte vegetale potete arricchirli ulteriormente versando all’interno dei semi di lino. Anche in questo caso meglio inserire i semi di lino sul momento direttamente nel bicchiere in cui avete versato il vostro estratto o latte vegetale. Se li utilizzate in questo modo, meglio tritare molto finemente i semi di lino, altrimenti potrebbero risultare sgraditi.
Aromaterapia cos’è e come funziona? Storia e utilizzo degli oli essenziali
Scoperta in Francia, l’aromaterapia era già nota e praticata già da greci e romani.
Con il termine “aromaterapia” si indica l’utilizzo di essenze aromatiche, altrimenti dette oli essenziali, per il mantenimento della salute o per la terapia.
Il concetto deriva dal francese aromathérapie e venne introdotto negli anni ’20 del Novecento da René Maurice Gattefossé. Questo chimico francese, studiando le applicazioni cosmetiche degli oli essenziali, notò importanti effetti dell’olio di lavanda sulle ustioni.
Un altro francese, Jean Valnet, portò avanti l’impiego terapeutico delle essenze, sfruttandole durante la seconda guerra mondiale per medicare le ferite dei soldati.
OLI ESSENZIALI UTILIZZO NELLA STORIA
Se la storia dell’aromaterapia è relativamente breve, tuttavia, la storia dell’utilizzo di essenze di piante aromatiche è molto antica.
Infatti, già Egizi, Greci e Romani utilizzavano gli oli aromatizzati con le erbe per:
profumare il corpo e i vestiti;
purificare l’aria;
creare unguenti con funzioni medicamentose.
L’utilizzo degli oli essenziali nel massaggio e l’approccio “psicologico” che spesso lo caratterizza sono uno sviluppo degli anni Settanta?
Secondo questo approccio, particolarmente in voga nei Paesi anglosassoni ed esportato negli ultimi anni in Europa, l’aromaterapia è sempre intesa, specie in Inghilterra, come una terapia di massaggio.
In Francia invece questa disciplina è intesa come branca della fitoterapia. Attualmente, comunque, l’aromaterapia è considerata un ramo della fitoterapia che utilizza gli oli essenziali distillati dalle piante per trattare un’ampia gamma di disturbi.
Il trattamento con queste sostanze è:
topico. Quindi con potenzialità antibatterica, antinfiammatoria, antiossidante e analgesica;
sistemico. Quindi con interazione con i recettori del bulbo olfattivo e quindi stimolazione dell’area del cervello emozionale: il sistema limbico.
Oli essenziali.
Si tratta della frazione odorosa volatile estratta dalle piante, in particolare di alcune sue parti (fiori, resina, corteccia, radici, buccia, foglie, frutti).
L’olio essenziale è quindi un concentrato di molte molecole sintetizzate dalle piante per difendersi dalle aggressioni ambientali, dagli agenti fisici (soprattutto il calore del sole), dagli agenti biologici (batteri, virus, funghi, insetti, vermi ecc.).
Odore e volatilità spesso sono associati. Affinché una molecola abbia un odore, infatti, è necessario che possa diffonderlo debolmente nell’aria.