Sintomi tipici della dermatite atopica sono la comparsa di bollicine, arrossamenti, piccole vesciche ed eruzioni cutanee su viso, braccia, dorso o gambe. La pelle in sofferenza tende piano piano a seccarsi e a squamarsi creando una forte sensazione di prurito. Inoltre questa situazione può diventare un ottimo terreno per la proliferazione batterica e dunque andare ulteriormente ad aggravare il problema creando un’infezione.
Se la situazione non viene presa per tempo o non si riesce ad arginare, la dermatite atopica può andare a colpire anche le mucose portando come ulteriori sintomi congiuntivite, rinite o asma.
Molto spesso soffrono di dermatite atopica neonati e bambini che non hanno ancora un sistema immunitario completamente formato, c’è da dire però che con il passare degli anni tendenzialmente il problema tende a scomparire da solo nella maggior parte dei casi. Se questo non avviene, la situazione tende ad aggravarsi e cronicizzarsi andando ad estendersi anche ad altre parti del corpo precedentemente non colpite da dermatite.
I sintomi della dermatite atopica subiscono spesso fasi alterne, ovvero migliorano e peggiorano a seconda del periodo che sta vivendo la persona oppure durante i cambi di stagione.
Si ritiene che la dermatite atopica abbia come cause una serie di fattori concomitanti di tipo ambientale, genetico, ma anche psicologico. Quando si parla di fattori ambientali si fa riferimento alla presenza di sostanze allergizzanti con le quali si può entrare in contatto direttamente con la pelle (detersivi, detergenti, vestiti colorati o altro) oppure che possono trovarsi negli alimenti che si consumano o essere inalate.
C’è ad esempio il problema dell’inquinamento che negli ultimi anni sembra incidere molto sulla comparsa di questo tipo di dermatite soprattutto nei bambini. È stato notato infatti come i problemi della pelle siano più frequenti nelle città maggiormente interessate dallo smog.
Non è un caso che, secondo gli esperti, la dermatite atopica ha visto una crescita esponenziale nel corso degli ultimi 30 anni, periodo nel quale inquinamento e condizioni ambientali sono andate progressivamente peggiorando soprattutto nei paesi industrializzati.
Quando si parla di malattie della pelle c’è spesso anche una componente psicologica che può far comparire o peggiorare il problema. È soprattutto lo stress ad aggravare la dermatite atopica.
Nel caso di dermatite atopica (come di molti altri disturbi) una sana alimentazione è alla base del miglioramento della sintomatologia. Si consiglia una dieta ricca di frutta e verdura, fibre e cereali, accompagnati da oli e grassi di origine vegetale ed acqua. Le bevande zuccherate ed i cibi raffinati dovrebbero essere invece limitati.
Equiseto o coda cavallina è una pianta officinale conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà benefiche. Cresce ai bordi dei campi coltivati, lungo i fossi e le scarpate. È piuttosto comune nelle zone di montagna e di campagna del Nord Italia. All’inizio dell’estate si raccolgono i suoi fusti sterili che vengono impiegati per usi erboristici e in cucina.
Oggi la famiglia delle Equisetaceae comprende un solo genere (Equisetum) con circa 35 specie di cui 15 diffuse in Europa. Le più note sono l’equiseto arvense, l’equiseto palustre, l’equiseto silvestre, l’equiseto maggiore e l’equiseto pratense. A parte l’equiseto arvense, quasi tutte le altre specie non sono adatte all’uso interno perché tossiche. Contengono alcaloidi in diverse quantità, ad esempio tracce di nicotina e, soprattutto, palustrina, un veleno che agisce sui nervi e la muscolatura e provoca avvelenamenti anche gravi negli animali domestici. Per questo è meglio acquistarlo in erboristeria ed è sconsigliata la raccolta “fai-da-te”.
L’equiseto è noto soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antimicrobiche e antiossidanti. Svolge inoltre un’attività diuretica e astringente. Nel corso del tempo è stato utilizzato per il trattamento di numerosi disturbi, comprese gengiviti, infiammazioni delle mucose della bocca, tonsillite, acne, herpes labiale, infiammazione della pelle e problemi reumatici.
È considerato particolarmente utile per la cura dei disturbi che interessano l’apparato urinario, che possono comprendere problemi alla vescica e formazione di calcoli renali. Può essere utile anche in caso di ossa fragili, fratture, sanguinamento dal naso, emorroidi e crampi muscolari. Inoltre, l’equiseto contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. Può aiutare a fortificare i capelli e a prevenirne la caduta. È utile anche in caso di unghie fragili per via delle sue proprietà rimineralizzanti.
L’equiseto è ricco di silicio, che aiuta a prevenire la demineralizzazione delle ossa. In particolar modo, secondo le più recenti ricerche, l’equiseto contribuisce a mantenere le ossa robuste. Gli esperti sottolineano in proposito soprattutto che l’aumento di acidità a livello dell’organismo provocato dalla digestione di proteine di origine animale può causare la perdita di calcio da parte delle ossa. L’equiseto potrebbe rappresentare un rimedio naturale utile per la prevenzione dell’osteoporosi.
L’equiseto è il protagonista della preparazione di infusi e di decotti da assumere per via orale o da applicare sulla pelle o sui capelli, a seconda del tipo di problema di cui prendersi cura. L’equiseto è un rimedio naturale di cui non sottovalutare l’efficacia. Per questo motivo vi suggeriamo alcuni dei suoi possibili utilizzi, ma vi rimandiamo al vostro erborista di fiducia per ulteriori informazioni e consigli d’impiego specifici per le vostre condizioni di salute. Anche perché per usi interni se ne sconsiglia la raccolta essendo difficile distinguere le diverse specie, molto simili tra loro e alcune tossiche sia per l’uomo che per gli animali.
In cucina l’equiseto, data la sua ricchezza di sali minerali, viene utilizzato per aromatizzare soprattutto zuppe e minestre. In agricoltura, invece lo si impiega per preparati naturali utili a nutrire a difendere le piante dalle malattie fungine e dai parassiti.
L’equiseto è considerato utile per rafforzare i capelli, prevenirne la caduta e supportarne la crescita. Potrete preparare un infuso forte di equiseto, utilizzandone 2 o 3 cucchiai in una tazza da 250 ml di acqua bollente. Lasciate riposare per un’ora, filtrate e utilizzate il liquido ottenuto per risciacquare i capelli sotto la doccia.
L’infuso di equiseto è considerato utile anche in caso di mal di gola e di gola arrossata. Si prepara un infuso adatto per i gargarismi. In questo caso basta versare una piccola quantità di equiseto (1 o 2 cucchiaini) in una tazza d’acqua bollente. Lasciare raffreddare e filtrare. I