I pericoli del cibo industriale.
Il cibo confezionato e troppo lavorato è meno sano del suo equivalente naturale, è noto: che cosa lo rende meno sano? Robert Lustig, pediatra dell'università della California a San Francisco, esperto di obesità infantile, che fanno dei cibi processati alimenti meno salutari. Ecco quali sono.
Si definisce "processato" il cibo destinato alla produzione di massa che, attraverso una lavorazione industriale, viene confezionato in lotti uguali in tutto il mondo, che ha una lunga vita da scaffale (o da freezer o frigorifero) e contiene additivi che lo mantengono emulsionato(cioè fanno sì che la parte grassa e quella acquosa restino mischiate, anziché separarsi).
Cibo naturale
La natura ha impiegato milioni di anni, per perfezionare le specie vegetali e animali in modo che ognuno incluso l'uomo, avesse a disposizione, il cibo piu' adeguato, per ottimizzare tutti i processi, digestivi, cognitivi, sociali ed evolutivi.
L'uomo moderno invece, ha impiegato meno di 50 anni, per cambiare drasticamente non solo le sue abitudini e le caratteristiche del cibo. Che ora possiede qualita' organolettiche innaturali. Cioè che non esistono in natura e non sono mai esistite prima. Siamo passati dall'era del cibo naturale all'era del cibo industriale. Cinquanta anni sono un tempo brevissimo. Sono come un secondo, rispetto a migliaia e migliaia di anni, e questo tempo non ha permesso al corpo di adeguarsi gradualmente, ai cambiamenti del cibo e alle variazioni ambientali. Questo spiega in buona parte, il dilagare di tutte le problematiche come reazioni allergiche, sconvolgimenti immunitari, alterazioni metaboliche e processi degenerativi. Non si puo' dire che le persone oggi non abbiano accesso, alle informazioni sulle caratteristiche dell'alimentazione industriale e sui suoi effetti. Su internet si trova qualunque notizia dall'ultimo luogo comune circolante, alla ricerca piu' scientificamente dettagliata. Quindi non è un problema di informazione, il fatto è che l'alimentazione stessa ha alterato il senso del gusto, creando delle forti dipendenze e privandoci totalmente della percezione di cio' che è buono è di cio' che non lo è. Come ci riappropriamo del cibo naturale? Un esempio al supermercato non comprare nulla che riporti in etichetta piu' di 5 o 6 ingredienti. E comunque nulla se nell'etichetta, non si capiscono gli ingredienti e nulla con ingredienti che la nostra bis nonna, non saprebbe riconoscere. Questo è gia' un buon inizio.
Occorre però lavorare prima sull'eliminazione degli sprechi, nel nostro piccolo. Come? Basta poco seguendo alcune semplici accortezze.
Lista della spesa
Si comincia ancora prima di sedersi a tavola, scrivendo la lista delle cose da acquistare in base alle reali esigenze.
Di stagione e a km 0
Meglio scegliere alimenti di stagione, acquistandoli direttamente dal produttore. Genuinità e prezzi più bassi garantiti soprattutto per frutta e verdura.
Riordinare correttamente la spesa in frigo
Come sappiamo, ogni ripiano ha una temperatura ed è adeguato a determinati alimenti. Ma non tutto deve essere necessariamente riposto in frigorifero.
Congelare i prodotti
Il congelamento della verdura è utile soprattutto se si devono gestire con rapidità grandi quantità di ortaggi, magari provenienti dal proprio orto. O ancora se vogliamo fare le provviste per l'inverno, garantendoci qualche porzione di verdura “estiva” anche oltre l'autunno.