Tamarindo, quali sono le proprietà benefiche e come usarlo al meglio per sfruttare tutti i benefici dei frutti di questo maestoso albero tropicale.
Il tamarindo è il frutto dell’omonima pianta Tamarindus indica, un albero tropicale originario dell’ Africa orientale, imponente, decorativo e di lunga vita. I fiori, riuniti a grappolo, sono di colore giallo e caratterizzati da delicate sfumature rosso-arancioni. I frutti si presentano come baccelli marroni contenenti dai 4 ai 12 semi avvolti in una polpa carnosa, succosa ed asprigna.
Proprietà del tamarindo
Il tamarindo è un frutto esotico ricco di benefici per la nostra salute. Le sue proprietà lo rendono adatto in caso di irregolarità intestinale, infezioni, perdita di sali, diabete, ecc. In particolar modo ecco i principali benefici del tamarindo:
Lassativo. Le proprietà lassative rappresentano le principali attività attribuite al tamarindo. I responsabili dell’effetto lassativo sono degli acidi organici contenuti all’interno della polpa, come l’acido tartarico e l’acido malico. In commercio vengono venduti, infatti, diversi sciroppi o marmellate a base di tamarindo, consigliati proprio in caso di stitichezza.
Antiossidante. L’azione antiossidante del tamarindo è imputabile alla presenza di alcune sostanze, acido caffeico e tartarico, in grado di inibire la produzione dei radicali liberi contrastando i loro effetti negativi su tutto l’organismo.
Epatoprotettore. Diversi sono gli studi condotti per analizzare l’effetto epatoprotettore della polpa e foglie del tamarindo. I risultati hanno confermato la sua capacità di sopprimere la perossidazione lipidica esercitando un’azione protettiva e decongestionante nei confronti delle cellule epatiche. Questo frutto viene spesso utilizzato come rimedio fitoterapico per facilitare lo svuotamento della cistifellea e prevenire i disturbi biliari.
Rinfrescante, tonificante e rimineralizzante. L’elevato contentuto degli acidi organici e sali minerali fornisce al tamarindo proprietà rinfrescanti e rivitalizzanti.
Antimicrobico. L’estratto di tamarindo contiene composti naturali (es. lupeolo e tamarindina) che hanno effetti antifungini, antibatterici ed antivirali. In particolare, si è dimostrato attivo contro la Klebsiella pneumoniae, Salmonella paratyphi, Bacillus subtilis, Escherichia coli e Staphylococcus aureus.
Ipocolesterolemizzante e antidiabetico. Studi preclinici hanno dimostrato che la somministrazione dell’estratto acquoso del tamarindo può comportare abbassamenti dei livelli di glicemia e colesterolo nel sangue.
Il tamarindo è caratterizzato da un importante profilo nutrizionale. Il frutto è composto principalmente da zuccheri (57%), acqua (31%) e fibre (5%). In percentuali minori, sono invece presenti altri nutrienti come proteine e grassi.
Il tamarindo è ricco inoltre di sali minerali, in particolare: potassio, fosforo, magnesio, sodio, calcio e selenio. La componente vitaminica è rappresentata dalle vitamine A, B (B1, B2, B3, B5, B6), C, K, e J.
Le analisi fitochimiche hanno dimostrato come questo alimento rappresenti una buona fonte di composti fenolici dal notevole potere antiossidante come i flavonoidi, le catechine, le procianidine B2 e soprattutto l’acido tartarico (presente in una percentuale del 12%).
Il frutto contiene anche altre sostanze vegetali che conferiscono al tamarindo le sue proprietà fitoterapiche. Ad esempio, i polisaccaridi (emucellulose, mucillaggini e pectine), tannini, terpeni volatili (limonene, geraniolo, safrolo, ecc.) ed amminoacidi (lisina, triptofano e metionina).