I ravanelli ipocalorici ma ricchi di principi nutritivi, i ravanelli, buccia rossa e interno bianco, hanno più proprietà di quante si conoscano. Utili per la salute del fegato e dei reni e al rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso, sono molto usati anche in fitoterapia. Ma quali sono le proprietà benefiche dei ravanelli? E come coltivarli nel nostro orticello?
Il nome “ravanello” deriva da raphys (rapa), legato al latino raphanus. Anche in lingua persiana “rafe” significa “apparizione rapida”, in riferimento alla veloce germinazione dei semi di ravanello.
Di questi ortaggi si mangia soprattutto la radice e ne esistono di diversi, distinti in base al colore.
Il periodo migliore per la raccolta è da aprile a luglio ma si trovano in commercio tutto l’anno grazie alle coltivazioni in serra.
Le proprietà dei ravanelli
Il Raphanus sativus, appartenente alla famiglia delle Crucifere, ha avuto origine oltre 3mila in Asia Orientale, soprattutto in Cina e in Giappone. E proprio qui ci sono alcuni tipi di ravanelli che possono arrivare anche ai 50 chili di peso.
Le varietà conosciute e coltivate nel nostro paese, invece, sono piccole quanto una ciliegia: quella che più troviamo è la radicola, con radice piccola, tonda e rossa.
Le caratteristiche di questo ortaggio sono il suo sapore leggermente piccante e pungente e la croccantezza.
Le proprietà dei ravanelli
Il ravanello è praticamente ipocalorico, perché apporta solamente 11Kcal per 100 grammi. È un ortaggio ricchissimo di acqua, che lo costituisce per il 95,6% in peso, ma ha dalle elevate quantità di vitamine del gruppo B, di acido ascorbico (vitamina C) e sali minerali, assorbiti dal terreno, e di ferro, fosforo calcio e acido folico.
I ravanelli hanno proprietà diuretiche e depurative, conciliano il sonno e il rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso. Sotto forma di infusi e decotti, sono un ottimo sedativo della tosse e sono utili contro le infezioni delle vie respiratorie. I semi di ravanello, infine, sono un blando lassativo.
I benefici dei ravanelli
I benefici terapeutici dei ravanelli sono molto sfruttati nel campo fitoterapico. Se nell’antichità il succo di ravanello era un rimedio contro la febbre e nella medicina orientale il ravanello era impiegato contro ulcerazioni cutanee, gonfiori e affezioni della pelle, oggi di questo ortaggio sono accertate parecchie proprietà curative.
Ricapitolando, tra le principali funzioni si annoverano:
antispasmo, antielmintica, il ravanello può essere utilizzato anche per eliminare parassiti e vermi, antisettica-antibatterica
diuretica e astringente, il ravanello, se consumato frequentemente, è in grado di limitare la secrezione dei liquidi.
Depurativo.
Antiscorbutica, per la presenza di vitamina C. Stimolante della digestione
lassativa, semi mescolati all’acqua stimolano il transito intestinale.
I ravanelli in cucina
In Italia usiamo mangiare i ravanelli soprattutto a crudo, in insalata o in pinzimonio.
Per mantenere la radice ben croccante, immergete i ravanelli in abbondante acqua fredda per qualche ora.