Il timo di cui parliamo, da non confondere con la ghiandola timo, è la pianta botanicamente nota con il nome di Thymus vulgaris, conosciuta anche come erbuccia o sermollo. Si tratta di un arbusto di dimensioni ridotte e dalle foglie di colore verde-grigio e piuttosto piccole, dal profumo intenso ed immediatamente avvertibile, in particolar modo sfregandole tra le dita.
La fioritura del timo avviene tra la primavera e l’estate, con la comparsa di fiori di colore rosato. L’impiego del timo è particolarmente indicato per il trattamento delle affezioni che interessano le vie respiratorie. Esistono centinaia di varietà di timo, alcune delle quali sono caratterizzate da un piacevole aroma di limone.
Il timo può vantare un inaspettato contenuto vitaminico, sia in riferimento alla vitamina C che alle vitamine del gruppo B. Contiene inoltre timolo, linaiolo e sali minerali. Si tratta di una pianta officinale ed aromatica, che presenta al proprio interno un olio essenziale e sostanze benefiche grazie alle quali al timo vengono attribuite proprietà balsamiche, anticatarrali ed antisettiche. Tra i sali minerali contenuti nel timo troviamo manganese, ferro, potassio, calcio e magnesio.
Il timo è inoltre considerato un tonico ed uno stimolante dell’apparato digerente. È inoltre ritenuto da parte della medicina alternativa come un vero e proprio antibiotico naturale e un diuretico.
Aforisma
L’utilizzo di questo ingrediente nella cucina italiana riguarda numerose ricette e in particolare la preparazione del risotto ai funghi, uno dei piatti più conosciuti e popolari a base di questo alimenti.
Molte persone amano i funghi non soltanto per il loro sapore ma anche perché sono appassionati della loro raccolta o della loro coltivazione. Infatti alcuni funghi si possono anche coltivare in casa. Non bisogna però mai sottovalutare la propria capacità di distinguere i funghi commestibili dai funghi velenosi. In caso di dubbio è sempre meglio far controllare ad un esperto i fungi che avete raccolto.