Pasta di legumi, banane e quinoa: proprietà e caratteristiche delle paste alternative
Oggi in commercio si trovano tantissime alternative alla pasta di semola di grano duro: da quella ricavata dalla farina di legumi alla pasta a base di quinoa oppure di alga spirulina. Il dottor Loreto Nemi, dietista e specialista in scienze della nutrizione umana, spiega quali sono le caratteristiche e perché fanno bene alla salute.
Non solo grano. Oggi la pasta si fa a base di legumi, di spirulina, di canapa e anche di banana. Farine alternative che lentamente stanno conquistando una fetta di mercato che seppur ancora molto piccola (si tratta di dati inferiori all'1%) nel giro di due anni ha aumentato del 30% il valore e del 40% il volume produttivo (dati dell'Unione Italiana Food). Alla base di questa crescita probabilmente c'è anche l'aumento di persone affette da celiachia o gluten sensitivity che sono in cerca di prodotti alternativi alla classica pasta di semola di grano duro. "Alcune di queste paste ha spiegato a Fanpage.it Loreto Nemi, dietista e specialista in Scienze della Nutrizione Umana e docente presso l'Università Cattolica di Roma e Milano – poiché sono particolarmente ricche di proteine e altri aminoacidi essenziali, ben si adattano al regime alimentare di vegani e vegetariani. E le paste a base di farine di legumi sono anche un ottimo metodo per far mangiare ceci, fagioli e lenticchie ai più piccoli".
Pasta a base di legumi
Il primo vantaggio è il tempo: la pasta a base di ceci, lenticchie o fagioli si cuoce in 4 o 5 minuti. "Quasi tutte le paste a base di legumi sono totalmente gluten free, quindi adatte ai celiaci e a chi soffre di gluten sensitivity. E il tempo di cottura è breve proprio perché non c'è il glutine, che conferisce quella collosità alla pasta. Ed è anche per questo motivo che la troviamo principalmente in formati corti che mantengono meglio la cottura". E poi una pasta di questo tipo è fonte di tutte quelle preziose proprietà che appartengono ai legumi: "Anche se stiamo mangiando un piatto di pasta, di fatto è come se nel nostro piatto ci fosse una porzione di legumi. Per chi vuole limitare il consumo di carboidrati è una soluzione perfetta: c'è il 20-30% di zuccheri in meno rispetto alla pasta classica, l'indice glicemico è più basso e poi, ovviamente ci sono tantissime proteine".
Il sapore, al primo boccone, potrebbe lasciare perplessi, ma non dimentichiamo che abbiamo una certa libertà nel condimento: da una preparazione a base di verdure a un sugo classico. "Il consiglio è ultimare sempre con del parmigiano. Oppure, se vogliamo aggiungere una nota di croccantezza, con delle nocciole o dei pistacchi tritati. Oltre al sapore in questo modo andremo anche a completare tutto lo spettro degli aminoacidi". E poi una buona notizia per i più golosi: se per una persona che non segue regimi restrittivi è consentito un piatto di pasta di circa 100 grammi, con questa pasta è possibile aumentare leggermente le porzioni: "Si può mangiare fino a un 20% in più. Anche se un altro vantaggio di questa pasta è la presenza di fibre che contribuisce a raggiungere più velocemente il senso di sazietà".
Quinoa: fonte di proteine e minerali
La quinoa, superfood degli astronauti, pseudocereale dalle straordinarie proprietà, ora si è fatta anche pasta. "Le sue proprietà si avvicinano a quelle dei legumi. Anzi sono addirittura migliori, visto che contiene proprio tutte le proteine e perfino il triptofano. In più è ricchissima di sali minerali: magnesio, ferro, zinco. Ed è molto completa dal punto di vista nutrizionale". È adatta a chi soffre di celiachia, la quantità di carboidrati presente è molto bassa e anche l'indice glicemico è molto più basso.