Basta allenarsi meno, lo dice la scienza. Avete sempre creduto che per avere un corpo muscoloso e tonico fosse necessario andare in palestra ogni giorno? Probabilmente vi siete sempre sbagliati. Secondo un recente studio, basterebbero tre allenamenti a settimana per raggiungere risultati ottimali. Siamo sempre stati abituati a pensare che passare intere giornate in palestra tra pesi, flessioni e squat fosse il rimedio ideale per avere un corpo muscoloso e definito, perfetto per superare al meglio la prova costume, ma probabilmente ci siamo sempre sbagliati. Secondo una recente ricerca non è necessario allenarsi ogni giorno per raggiungere risultati ottimali, basta seguire un workout ad alta intensità per soli 3 giorni su 7. Quante volte bisogna allenarsi per raggiungere risultati ottimali? Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Strength and Conditioning Research, non è necessario passare ore e ore in palestra ogni giorno per vedere dei risultati ottimali sul proprio corpo, basta allenarsi regolarmente e con una certa intensità . In particolare sono state analizzate le condizioni fisiche di un gruppo di uomini tra i 18 e i 30 anni che avevano praticato squat, flessioni e altri esercizi e i risultati sono stati chiari: quelli che facevano attività fisica tre volte alla settimana raggiungevano gli stessi traguardi di coloro che andavano in palestra 6 giorni su 7. Il motivo per cui avviene una cosa simile? Si dà al corpo la possibilità di riposare tra una sessione e l'altra. L'importante è allenarsi ad alta intensità come succede con il tabata training, che permette di dimagrire e potenziare i muscoli in poco tempo. A questo punto, dunque, non resta che provare, ben sapendo che è necessario sudare moltissimo per vedere dei risultati.
Ha un profilo nutrizionale simile a quello del latte materno umano, per questo può essere consumato da bambini e adulti, a meno che non siano intolleranti al lattosio. Essendo molto nutriente ed energetico è consigliato anche alle persone debilitate e anziane, oltre che a convalescenti, sportivi e a chi è allergico alle proteine del latte vaccino. Dato il minor apporto di grassi del latte d'asina, rispetto al latte di mucca, il consumo nei bambini prima dello svezzamento deve essere integrato con una percentuale di lipida da stabilire con il pediatra. Dopo lo svezzamento, invece, il latte d'asina può essere consumato normalmente ed è consigliato anche nei regimi alimentari che prevedono un basso apporto di grassi, soprattutto per le persone obese o in sovrappeso. Il latte d'asina è inoltre consigliato alle donne in menopausa, grazie all'alto contenuto di lattosio, che favorisce l'assorbimento di calcio, prevenendo l'osteoporosi. Controindicazioni Il lattosio è uno zucchero che dona al latte d'asina il suo sapore dolce e delicato. La presenza di lattosio però, rende il latte d'asina controindicato nelle persone che soffrono di intolleranza verso questo zucchero.