Crab Apple è il rimedio della purificazione, il detergente psicofisico, la sua parola chiave è lo specchio malvagio di Biancaneve e i sette nani, che riflette la nostra immagine e ci riporta che non sei tu la più bella del Reame! .Tutto ciò vuol significare che il carattere Crab Apple, spesso non ha una buona immagine di sé, tende sempre a purificarsi, lavarsi, non riesce mai ad accettarsi così com’è, generalmente ha una bassa considerazione di sé ed è perseguitata da una sensazione di sporcizia continua. E’ una persona che si dispera e si scoraggia, c’è sempre qualcosa che non va in lei, nel suo corpo, nella sua mente e nella sua anima, nel suo essere completo; si guarda, quindi allo specchio e non si piace. Le Crab Apple sono spesso a disagio con il proprio corpo e ne provano vergogna, perché non si piacciono (qui è differente dal sentire emozionale che genera Pine, che invece si autocondanna per diverse cause). Dunque, queste persone si concentrano sui dettagli, senza vedere l’insieme e soprattutto il nucleo del problema, da qui può nascere anche un atteggiamento ossessivo-compulsivo. Questo fiore è considerato anche come “l’antibiotico”naturale della floriterapia di Edward Bach, poiché può essere usato anche come rimedio utile nella cura dell'acne, delle micosi, delle verruche, delle affezioni della pelle in generale, comprese le allergie ed anche come antidoto al mal di testa dopo aver abusato di cibo, alcool. Per coloro che hanno la sensazione di avere in sé qualcosa di sporco, rimedio che risana le ferite se il paziente ritiene che nel corpo ci sia qualche veleno che debba essere espulso. Bassa considerazione di se stessi, sensazione di imperfezione, sporco, vergona. Purezza e chiarezza di pensiero, bellezza, amore per se stessi, sicurezza, piena accettazione di se stessi.
Riso Venere: proprietà, valori nutrizionali e come cuocerlo al meglio
Il riso Venere è una varietà italiana di riso nata dall’incrocio di una varietà asiatica di riso nero con una varietà coltivata in pianura Padana, nella zona di Vercelli. Si tratta di un riso molto aromatico e dal sapore inconfondibile.
La coltivazione del riso Venere in Italia avviene soprattutto nelle province di Vercelli e di Novara. Il riso Venere è facilmente riconoscibile per i suoi chicchi color ebano. Il profumo del riso Venere si sprigiona durante la cottura e dona ai piatti un gusto davvero unico.
Riso Venere, proprietà e benefici
Il riso Venere è un alimento ricco di fibre. Presenta infatti una concentrazione elevata di fibre, sali minerali e antiossidanti. Contiene proteine vegetali ed è naturalmente senza glutine come qualsiasi altro tipo di riso, dunque può essere consumato tranquillamente anche da chi è celiaco.
Per quanto riguarda i sali minerali, il riso Venere contiene soprattutto selenio, zinco, manganese e ferro, oltre al calcio. Il riso Venere è una fonte di carboidrati ed è povero di grassi.
Inoltre il riso Venere contiene lisina, un amminoacido essenziale carente in altri cereali. Le fibre presenti nel riso Venere contribuiscono a mantenere l’intestino regolare e in salute. È una fonte di antiossidanti e acido linoleico, che appartiene alla famiglia degliOmega-6.
Il riso Venere:
È una fonte di carboidrati e proteine
Apporta molte fibre
Non contiene glutine
È ricco di sali minerali
Contiene proteine vegetali
È un riso integrale
È una fonte di lisina
Riso Venere, calorie
Per quanto riguarda l’apporto energetico di questo alimento, 100 grammi di riso Venere forniscono al nostro organismo circa 310 calorie.
Riso Venere, come cuocerlo
Esistono diversi metodi di cottura per preparare il riso Venere. Il riso Venere ha tempi di cottura più lunghi rispetto al comune riso bianco, ma sa ripagare l’attesa con tutto il suo sapore.
Possiamo preparare il riso Venere:
Bollito
In pentola a pressione
Pilaf
Come risotto
Riso Venere bollito
Il modo più semplice per cuocere il riso Venere è bollirlo. Calcolate di utilizzare 500 gr di acqua di cottura ogni 100 gr di riso Venere. Il tempo di cottura del riso Venere bollito è di 40 minuti. Il riso bollito e lasciato raffreddare va bene per preparare l’insalata di riso Venere.
Allergie ai pollini: ecco i rimedi naturali per contrastarle
Avete gli occhi che vi lacrimano in continuazione o sentite un forte prurito al naso? La causa potrebbe essere un'allergia di stagione data dalla presenza dei pollini, che ogni anno provocano fastidi e disagi al 15% degli italiani. Una cifra aumentata sensibilmente negli ultimi anni e destinata a crescere sempre di più.
Le malattie allergiche respiratorie ha commentato Renato Gaini, Direttore della Clinica Otorinolaringoiatria dell'Università degli Studi di Milano Bicocca come la rinite e l'asma, sono considerate patologie emergenti infiammatorie croniche dei bambini e dei giovani adulti. Si stima che interessino dal 15% al 45% della popolazione mondiale. In Italia, l'allergia colpisce più del 15% della popolazione, ma si stima che nell'ultimo decennio la popolazione allergica abbia subito un incremento massivo passando dal 5% al 20% in alcuni territori, quasi un italiano per famiglia.
Ma c'è di più. Secondo un'analisi effettuata dall'Anifa (Associazione Nazionale dell'Industria Farmaceutica dell'Automedicazione) su un campione di italiani di età compresa tra i 25 e i 65 anni, "la comparsa dei primi pollini è di gran lunga il primo evento che scatena i fastidiosi sintomi delle allergie stagionali.
Insomma, pollini uguale allergia. Soprattutto nei centri urbani e nelle aree più industrializzate, dove le polveri inquinanti si attaccano facilmente ai pollini per poi disperdersi nell'aria durante il periodo primaverile. Ma quali sono i sintomi più evidenti e comuni di queste reazioni?
Normalmente si tratta di starnuti frequenti ripetuti ad intervalli piuttosto ravvicinati (per l'80% degli italiani), gocciolamento nasale (58%), lacrimazione (55%) prurito nasale e oculare (54% e 52% dei casi), congestione nasale e occhi lucidi (48% e 42%), ma a volte compare anche la tosse (38% degli italiani), senso di stanchezza, spossatezza e irritabilità. E se le allergie rappresentano un disagio per molti, il fenomeno interessa anche altri ambiti, come il costo sociale: il periodo di assenza dal lavoro o dalla scuola dovuta alle allergie di stagione è mediamente superiore rispetto a quella provocata dall'influenza invernale!
Ma come possiamo combattere queste fastidiose allergie da pollini? Secondo Gaini, "ad oggi le terapie disponibili per contrastare l'allergia consentono più che altro di gestirne gli effetti, infatti i farmaci che vengono utilizzati hanno prevalentemente lo scopo di ridurre la risposta infiammatoria".
Se i farmaci curano solo il sintomo (e non la causa) possiamo allora optare per metodi più naturali, privi di controindicazioni: esistono infatti una serie di piccoli e semplici accorgimenti che possono fare la differenza per ridurre il più possibile il contatto con le spore e i pollini!
Ad esempio, possiamo tenere porte e finestre chiuse il più possibile nelle settimane in cui la quantità dei pollini è elevata (facendo areare soprattutto la sera), evitare di tagliare il prato durante le giornate molto calde, quando è più facile trovare pollini nell'aria, e se avete trascorso una giornata all'aria aperta una volta rientrati a casa è bene farsi una doccia e cambiarsi i vestiti per ridurre la quantità di pollini in circolazione. È consigliabile poi lavarsi spesso gli occhi con acqua fredda, ungere l'interno del naso con vaselina, per evitare che le spore si depositino sulle sue pareti interne, non fumare ed evitare ambienti con persone fumatrici.
Ci sono poi diverse piante che possono aiutare ad alleviare i sintomi: la Perilla e il Ribes nigrum sono da sempre due preziosi alleati contro le allergie, l'asma bronchiale e la febbre.
Verdiana Amorosi