Le patate troppo verdi o troppo germogliate rischiano di intossicare l'organismo per la presenza troppo elevata di solanina. A mettere in guardia sul pericolo, oltre alle nonne, arriva il monito dell'Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio
Sono ricche di potassio, vitamina C e carboidrati complessi e sono anche valide alleate contro il diabete, disinfiammanti ed energetiche: le patate sono uno degli ortaggi più apprezzati a tavola perché molto versatili e facili da abbinare. Ma ci sono determinati casi in cui potrebbero essere tossiche. Quando le patate non vanno mangiate? L’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR) ha riesaminato in uno studio il pericolo associato all’ingestione dei cosiddetti glicoalcaloidi, in particolare della solanina che si forma nelle patate quando sono verdi e ricche di germogli (ma anche nel momento in cui si fanno vecchie, rugose e spugnose significa che la solanina al loro interno è aumentata).
Esattamente come i pomodori verdi, ma anche come le melanzane o la quinoa, le patate potrebbero contenere quantità troppo elevate di solanina, la cui presenza aumenta quando sono in fase di germogliazione e quando la loro buccia è verde. Ecco perché si dovrebbe evitare di consumare patate crude, patate verdi e limitare il consumo di patate germogliate.
Se assunta in eccesso, la solanina può provocare nausea, vomito, irritazioni della mucosa gastrica e a volte febbre. Raramente, in casi gravi, possono verificarsi perdite di conoscenza, alterazioni della funzioni cerebrali, respiratorie e cardiache.
Secondo il BfR, la solanina non dovrebbe superare i 100 mg/ kg di patate fresche. Il valore è stato dimezzato rispetto alla precedente soglia di 200, limitando la dose tollerabile a 0,5 mg per ogni kg di peso corporeo.
Per mantenere l'assunzione di glicoalcaloidi più bassa possibile, il BfR ha stilato una sorta di vademecum sulle seguenti raccomandazioni standard relative alla conservazione e alla preparazione delle patate:
le patate vanno conservate in un luogo fresco, buio e asciutto, le patate vecchie, secche, verdi o fortemente germogliate, così come le bucce, non sono idonee al consumo.
Le parti verdi e i cosiddetti “occhi” devono essere rimossi dalle patate. Chi vuole consumare anche le bucce, deve scegliere patate fresche e senza danni all’esterno
i piatti di patate non dovrebbero essere mangiati se hanno un sapore amaro
i bambini piccoli in particolare non dovrebbero mangiare patate non sbucciate
l’acqua in cui le patate sono state bollite non va riutilizzata. Sostituire regolarmente l’olio per la frittura delle patate
Lingua spia della salute: i segnali a cui fare attenzione. Non a caso, quando andiamo dal medico, una prima diagnosi parte proprio dalla nostra lingua.
La lingua è un organo fibromuscolare, nella cultura giapponese è una sorta di mappa del corpo umano perché semplicemente guardandola si può scoprire se si ha qualche problemino di salute.
Anemia, problemi renali, disidratazione, passano anche dalla nostra lingua, ma quali sono i segnali da tenere presenti? Possiamo fare un semplice test preliminare a casa, poi chiaramente rivolgiamoci al nostro medico di fiducia, l’unico in grado di accertare il nostro stato di salute che non passa di certo dal web, ma da personale competente in materia. Osservate la vostra lingua allo specchio, come la vedete?
Lingua rossa brillante
La lingua è di colore rosa tenue per via dei vasi sanguigni al suo interno. Quindi se è troppo rossa o color fragola intenso, ecco la prima spia della salute. Forse siamo davanti a una mancanza di ferro o B12, soprattutto se proviamo dolore quando mangiamo.
Lingua troppo scura
La lingua è ricoperta da papille che sono porose, il fatto che diventino scure può essere dovuto alla scarsa igiene orale, fumo o uso di antibiotici. Provate a pulire meglio la vostra bocca.
Lingua crepata
Può succedere a volta che nella lingua appaiano delle piccole crepe simili a fessure, che sono totalmente innocue. Anche qui potrebbe trattarsi di scarsa igiene orale, ma anche di un’infezione o funghi. Sempre meglio chiedere al medico.
Lingua bianca o con macchie bianche
L’ipotesi più probabile della lingua bianca è che sia in corso una candidosi orale, legata forse a uso di antibiotici. La candida tende a crescere e può alterare il gusto causando anche del dolore, anche qui rivolgersi subito al medico. Ancora le macchie bianche sulla lingua potrebbero nascondere una leucoplachia, una lesione del cavo orale molto fastidiosa. E ancora, malattia infettiva in atto, gastrite, ulcera gastrica.
Lingua a solchi
A volte la nostra lingua può assumere un aspetto proprio strano, ad esempio quando troviamo dei piccoli solchi che aumentano anche la nostra sensibilità agli alimenti acidi o piccanti. In generale è una condizione innocua, ma sempre meglio fare una telefonatina al medico.
Lingua pallida: stato di anemia
Lingua secca: disidratazione, problemi renali, diabete
Lingua verde/gialla: disturbi di fegato, cistifellea o milza.
Lingua a carta geografica: manifestazione allergica
Lingua che brucia: stato di depressione psichica
Lingua con punti rossi tipo angiomi: malattia angiomatosa che interessa fegato/polmoni.
Lingua con la faccia inferiore gialla: congestione del fegato
Lingua gonfia: orticaria in atto
Lingua con puntini bianchi: mughetto, stato di immunodepressione
Ci possono essere poi macchie rosse o protuberanze sulla lingua che racchiudono problemi ben più seri, così come spiacevoli sensazioni di bruciore che invece sono dovuti a errori che facciamo mentre laviamo i denti. Ribadiamo che questo è un semplice test preliminare, ma per le diagnosi bisogna rivolgersi al medico.