Datteri: proprietÃ
Entriamo subito nel merito, andando a conoscere i vantaggi che possiamo avere mangiando questi frutti in modo regolare: innanzitutto possiamo far abbassare il colesterolo visto che contengono pochissimi grassi, inoltre sono un incredibile antinfiammatorio naturale. In caso di raffreddore e di irritazione all’apparato respiratorio, una cura di datteri può essere d’aiuto e, in vista dell’inverno, teniamone ben conto.
Anche per il cuore e la circolazione, questo frutto risulta utile visto che è ricco di potassio e povero di sodio, l’alto contenuto di ferro lo trasforma poi in un rimedio per l’anemia.
Datteri: benefici
Anche se non si soffre di nessun disturbo di quelli sopra elencati, si possono sempre ottenere benefici mangiando i datteri che, grazie agli zuccheri naturali contenuti, sono un dolcificante sano per alimenti e per bevande di vario tipo. Anche per chi è in salute, sono ottime le abbondanti quantità di fibre vegetali che forniscono i datteri, assieme a vitamine del gruppo B, come la vitamina B1, B2, B3 e B5, e alla vitamina C. Tutti questi elementi facilitano la digestione e forniscono energia anche agli sportivi.
Un classico sono i datteri a colazione, sono un vero sprint per iniziare la giornata con un sorriso convinto, anche se inseriti in frullati di frutta o a pezzi assieme a frutta e cereali da mescolare con lo yogurt come un muesli. Un’altra parte del corpo che trae benefici dai datteri sono gli occhi, chi invece deve stare attento a mangiarne sono i diabetici o coloro che seguono diete particolari.
Un etto di datteri, circa 10 frutti, contiene circa 250 kcal: tra i tanti frutti è piuttosto calorico ma la maggior parte dell’energia deriva dai carboidrati che costituiscono il 60% del peso. Proteine e grassi rappresentano solo il 2.5% e lo 0.7% del peso di un dattero, ricco invece di aminoacidi essenziali, di sali minerali, soprattutto magnesio, calcio, ferro, potassio e zinco, di vitamine, soprattutto B1, B2 e B6. Anche le fibre abbondano (8% circa del peso) e va sempre ricordato che questi valori, molto dipendono dal grado di idratazione, i datteri freschi, di base, contengono anche una percentuale di acqua, circa il 25% del peso.
Datteri freschi.
Importati, ma li troviamo in vendita sia freschi che essiccati, badiamo sempre che siano di provenienza biologica: sono i migliori. In verità possiamo distinguerne tre varietà : morbidi, semimorbidi e duri, quelli da mangiare freschi sono i primi, spesso anche leggermente più grandi rispetto ai secondi e ai duri. I datteri semimorbidi vengono essiccati e sono i più amati e diffusi, gli altri non si mangiano quasi mai come frutti ma li troviamo come ingredienti in preparati per dolci o farine.
Datteri secchi.
Quelli secchi sono quelli che più spesso acquistiamo e mangiamo, per spezzare la fame, oppure a fine cena senza esagerare, visto che come frutti sono piuttosto sostenziosi. Cerchiamo in ogni caso di evitare quelli con additivi artificiali e sciroppo di glucosio prediligendo quelli non trattati con sostanze industriali. Trovati quelli che ci convincono, possiamo ad esempio tritarli, o anche solo spezzettarli per metterli nel ripieno di una torta, oppure ammorbidirli in acqua e frullarli per dolcificare bevande naturali, succhi di frutta e biscotti.
Non proprio per golosità , più che altro per curare la stipsi, possiamo immergere qualche dattero in d’acqua per una decina di ore e poi bere il liquido ottenuto per risvegliare l’intestino. Se invece vogliamo che i datteri ci facciano passare il raffreddore, usiamoli per un decotto di datteri, basta farli bollire in acqua per una decina di minuti e poi filtrare e dolcificare quanto ottenuto. Autunno e inverno, con i datteri, sono più sopportabili.