Pistacchio, quali sono i benefici per la salute e le proprietà nutritive di questo prezioso e gustoso rappresentante della frutta secca?
Studi recenti hanno evidenziato come il consumo di frutta secca, pistacchio compreso, favorisca la prevenzione dell’obesità. Il consumo moderato di frutta secca non comporta un aumento di peso all’interno di una dieta bilanciata e consente l’apporto a livello dell’organismo di acidi grassi benefici e proteine di origine vegetale, oltre che di sali minerali, tra i quali possiamo trovare calcio, ferro e magnesio, in quantità differenti a seconda della tipologia prescelta.
Secondo una ricerca condotta nel Regno Unito in collaborazione con l’Università di Messina i pistacchi rappresentano una fonte importante di antiossidanti e di polifenoli che vengono rilasciati da parte dell’alimento nel corso della digestione .
A parere degli esperti, pistacchi e frutta secca dovrebbero essere integrati regolarmente nella dieta, per poter godere dei loro benefici. Essi, infatti, contribuiscono alla riduzione die livelli di colesterolo LDL nel sangue e concorrono alla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.
L’assunzione di pistacchi contribuisce ad innalzare i livelli di colesterolo HDL (quello buono) nel sangue, oltre a fornire fibre vegetali, acidi oleici e grassi monoinsaturi necessari al corretto funzionamento dell’organismo. I pistacchi sono ricchi di vitamina E e di carotenoidi, sostanze che a parere degli esperti concorrono a mantenere l’integrità delle membrane cellulari delle mucose e della pelle, offrendo inoltre protezione contro l’azione dei radicali liberi.
I pistacchi rappresentano una fonte di vitamine del gruppo B grazie all’alto contenuto diacido folico, riboflavina, tiamina, niacina, acido pantotenico (o vitamina B5) e vitamina B6. 100 grammi di pistacchi forniscono 1l 144% della quantità giornaliera raccomandata per quanto riguarda l’assunzione di rame, un minerale coinvolto nel metabolismo, nella sintesi dei globuli rossi e nel funzionamento dei neurotrasmettitori.
Essi sono inoltre ricchi di fosforo, un minerale che contribuisce ad crescere la tolleranza al glucosio. Per questo motivo la loro assunzione è stata valutata come una possibile alleata nella prevenzione del diabete di tipo 2.
Uva sultanina, buona e utile, anche se non ottimale per chi vuole perdere peso. Se gustata in giusta misura ha molte proprietà importanti per la nostra salute oltre ad un sapore che da carattere a piatti sia dolci sia salati. E’ una varietà d’uva di origine greca, turca o iraniana e noi la conosciamo quasi esclusivamente nella versione essiccata che ci arriva come “uva passa”.
L’uva sultanina prende il nome dalla città di Sultania, situata nella penisola della Crimea, ma oggi le zone in cui è prodotta in maggiore quantità sono la Turchia e l’Australia. E’ consumata in ogni parte del mondo uguale, la possiamo trovare nelle ricette più svariate.
L’Uva sultanina ha degli acini piccoli, a forma di ellisse, gialli o dorati e senza semi ma ricchi di glucidi. Di aspetto sono color verde chiaro anche se quando diventano maturi, pronti per essere colti ed essiccati, possono abbronzarsi mostrando sfumature ambrate.
Uno dei più importanti e meno noti benefici che l’Uva sultanina comporta è legato alla elevata concentrazione di sostanze fenoliche che la caratterizza, esse hanno una azione anti ossidante intensa, oltre che antitumorale, ipocolesterolemizzante e positiva sul metabolismo glucidico. Altri benefici dell’Uva sultanina derivano dall’abbondanza di fibre, ottime per chi soffre di stitichezza, e di potassio, utile per regolare la pressione.
E’ da secoli che si coltiva l’Uva sultanina, ma è una pianta che resiste, è nota infatti per essere vitigno vigoroso, con poca fertilità delle gemme basali, e che richiede potature lunghe, preferisce terreni freschi e profondi. Le condizioni climatiche ottimali per questa pianta sono quelle delle zone in cui ha origine: vuole il caldo.
Questo soprattutto per il fatto che la consumiamo essiccata quindi risulta un concentrato di sostanze, privo o quasi di acqua. Detto ciò non è affatto da bandire dalle nostre tavole, anzi, ora consultando le sostanze che contiene vedremo che sarebbe un grande errore, una inutile rinuncia.
Uva sultanina: valori nutrizionali. Croccante di polpa, dolce di sapore, facile da masticare grazie alla buccia sottile, l’Uva sultanina contiene poca acqua: in 100g ce ne sono solo 17.1. Sempre nella stessa quantità troviamo 1,9 grammi di proteine, 0,6 di lipidi, 72 di carboidrati e 5,2 di fibre. Non scordiamo tra i sali minerali il potassio (864.0mg), il ferro (3.3mg) e il calcio (78.0mg). Anche l’elevato contenuto di potassio è un punto a favore dell’Uva sultanina che si rivela così utile per la regolazione della pressione sanguigna. Anche la presenza non indifferente di calcio e ferro è apprezzabile.