Collutorio alla malva e chiodi di garofano fatto a casa
2019-01-18 09:57:05
I chiodi di garofano vantano proprietà disinfettanti, mentre la malva svolge un'azione lenitiva sulle gengive. Se non amate il sapore dei chiodi di garofano, potrete sostituirli con un pizzico di semi di anice o di finocchio. Per preparare il vostro collutorio alla malva e chiodi di garofano vi serviranno: 200 millilitri d'acqua, 1 cucchiaino di malva essiccata, 3 chiodi di garofano. Portate l'acqua ad ebollizione e versatela in una scodella, insieme alla malva e ai chiodi di garofano. Lasciate riposare il tutto per 15-20 minuti, dopo aver mescolato gli ingredienti con un cucchiaino. Filtrate, trasferite il liquido in un bicchiere o in una bottiglietta e lasciate raffreddare. Questo collutorio si conserva in frigorifero in un barattolo di vetro ben chiuso per 2 o 3 giorni. Usare il collutorio è utile per completare la pulizia della bocca e dei denti, oltre che per disinfiammare le gengive arrossate.
Ci sono moltissimi digestivi naturali, messi a disposizione da madre Natura. Si tratta di provocare il rilascio di bile ed enzimi della cistifellea e fegato, così da supportare al meglio la digestione e aumentare la capacità di smaltire meglio i grassi, proteine e carboidrati. L’introduzione di questi composti, in particolare nei pasti abbondanti, ha un grandissimo impatto nella digestione, e di conseguenza nello star meglio durante tutta la giornata. Sono la menta piperita e il finocchio , che sono ottimi somministrati come un tè, aiutando notevolmente la digestione dopo i pasti. L'importanze delle erbe nella cottura dei piatti, ad esempio usare rosmarino e timo nei piatti di carne, favorisce la loro digestione. Lo zenzero è un’altra erba digestiva che aiuta notevolmente nella digestione. Consiglio l’utilizzo, in cucina, di molte erbe aromatiche, difatti tutte favoriscono la digestione, e sicuramente rendono il cibo più saporito, permettendoci di ridurre i condimenti classici che andrebbero ridotti nella quotidianità.
Quante volte mangiamo non pienamente rilassati, con il pensiero da un’altra parte, e appena finito di mangiare ci mettiamo subito “al lavoro”. Quante volte mangiamo velocemente, magari un boccone al volo, oppure trangugiamo il pranzo, o la cena in un batter d’occhio. Un’altro dei problemi da analizzare è quello del cibo che mangiamo: verdura, frutta e delle ottime tisane naturali, oppure il nostro piatto preferito è un panino, le patatine fritte, i dolci? A volte abbiamo solo voglia di mangiare qualcosa di leggero, non siamo troppo affamati e questo va bene. E’ importante per la nostra digestione non mangiare per un paio d’ore, o fare pasti leggeri per tutta una giornata, dando così al sistema digestivo la possibilità di riposare. A volte però un pasto abbondante può essere esattamente ciò che abbiamo bisogno, così dare alla nostra digestione una spinta, per rimettere in moto la digestione. Per alcune persone, dopo anni di diete o mangiate in stile 6 piccoli pasti al giorno la digestione non è al massimo e si allontana dalla zona di comfort. Un pasto abbondante di tanto in tanto è probabilmente la cosa migliore che si può fare per far ripartire la digestione. La nonna consiglia di mangiare almeno un paio di pasti abbondanti in una settimana, non solo per chi ha problemi digestivi, o è da sempre a dieta. Facendo così si aiuterà il metabolismo a bruciare grassi. I due pasti abbondanti (primo, secondo, verdura e frutta) devono essere pasti sostanziosi, ma vanno evitati i cibi fritti (come l’inferno da digerire anche per il metabolismo più robusto). A questi pasti vanno integrati dei pasti leggeri, a pranzo carboidrati, alla sera proteine.