L’ippocastano o castagno d’India non è soltanto un albero ornamentale ma è anche una preziosa fonte di rimedi naturali. Di questo albero alto e imponente si ricavano degli estratti molto utilizzati in erboristeria.
Dell’ippocastano si sfruttano soprattutto gli estratti ottenuti dai semi. L’azione benefica dell’ippocastano è data dalla presenza di una miscela di saponine e di flavonoidi come la quercetina e la rutina, delle sostanze che sono considerate molto utili per i capillari e per le vene.
Scopriamo quali sono le proprietà benefiche, gli usi e le controindicazioni dell’ippocastano come rimedio naturale e erboristico.
L’ippocastano così come viene utilizzato in ambito erboristico ha la capacità di ridurre la permeabilità dei capillari, ha un effetto antinfiammatorio, migliora il drenaggio linfatico e aumenta la pressione venosa.
Gli estratti di ippocastano presentano delle proprietà che rendono utile questo rimedio nel trattamento dell’insufficienza venosa cronica, con particolare riferimento a quanto accade a livello degli arti inferiori. Con l’ippocastano si possono alleviare edema, dolori, prurito e senso di tensione o di affaticamento delle gambe.
L’ippocastano ha inoltre proprietà antinfiammatorie, antiedematose e antiessudative. Come rimedio naturale viene consigliato a chi soffre di vene varicose e inoltre aiuta a ridurre la distruzione della vitamina C. I rimedi a base di ippocastano aumentano la resistenza e l’elasticità dei capillari.
In passato i frutti dell’ippocastano venivano utilizzati come mangime per gli animali, in particolare per i cavalli. Inoltre i semi venivano macinati per produrre una farina oppure venivano tostati per ottenere un surrogato del caffè. I semi di ippocastano non trattati sono tossici e i frutti hanno un effetto moderatamente narcotico. Perciò è importante scegliere l’ippocastano nella forma del rimedio erboristico più adatto seguendo i consigli di un esperto.
Ippocastano per le emorroidi
Con gli estratti di ippocastano si preparano delle pomate adatte ad alleviare i fastidi delle emorroidi, come bruciore e prurito. L’ippocastano è inoltre impiegato per la preparazione del rimedio omeopatico in granuli denominato “Aesculus hippocastanum 5 CH”.
Ippocastano per le vene varicose
Il macerato glicerico di ippocastano è consigliato per la stasi e la congestione venosa e per i disturbi legati alla cattiva circolazione del sangue. Tonifica le vene e contribuisce al restringimento delle varici dilatate. Potrete chiedere al vostro erborista di preparare il prodotto e di consigliarvi i metodi d’utilizzo più adatti al caso vostro.
Ippocastano per le gambe gonfie e pesanti
In caso di sensazione di gonfiore e pesantezza a livello delle gambe, la fitoterapia propone tra i propri rimedi tinture madri, pomate o composti in granuli a base di erbe benefiche come l’amamelide, il rusco, l’arnica o l’ippocastano. Il loro utilizzo dovrebbe iniziare appena prima dell’arrivo dell’estate, in modo che l’organismo si prepari al sopraggiungere del caldo e dei fastidi correlati.
Il 21 Settembre entriamo nell'autunno.
L’autunno è la stagione più delicata per chi teme gli aumenti di peso. La colpa è della diminuzione della temperatura che spinge a scegliere alimenti più calorici, grassi e meno sani, a ricercare consolazione nel cibo e soprattutto, a ridurre dopo i mesi estivi, l’esercizio fisico, che invece è fondamentale per mantenere attivo il metabolismo. Mangiare bene aiuta a stare fisicamente e spiritualmente. E mangiare bene in autunno diventa più difficile che in altre stagioni, primo perché la natura ci offre tanti cibi vegetali ed animali invitanti e calorici e secondo perché il nostro appetito aumenta “di natura” per ricavarne più calore per affrontare l’inverno freddo.