Prunus cerasifera caratteristiche albero o pianta arbustiva con fogliame dedicuo, alto fino a 7 m con chioma globosa espansa di colore verde chiaro; tronco eretto, sinuoso, presto ramificato con corteccia di colore bruno-rossiccio, fessurata e squamata negli esemplari adulti.
Le foglie sono piccole, decidue, ovate o ellittiche con breve picciolo e margine finemente dentellato; pagina superiore lucida di colore verde scuro, pagina inferiore più chiara con peli lungo le nervature. Il mirabolano ha fiori bianchi, bisessuati, isolati, ma abbondantissimi, a 5 petali, portati da un lungo picciolo. Fiorisce in marzo-aprile prima delle foglie. I frutti sono delle drupe globose od ellittiche del diametro di 2-3 cm, di colore giallo o rosso cupo, simili alle prugne. Polpa acquosa acidulo-astrigente. Il frutto può rimanere appeso alla pianta fino al mese di ottobre; è di circa 30 millimetri di diametro e contiene un grande seme.
Uso farmaceutico contiene acido cianidrico particolarmente nel seme.
Non mangiare il seme, se è troppo amaro: in certe quantità può dare inconvenienti anche seri.
Uso in cucina Può essere usato crudo come frutta o cotto in torte, crostate, marmellate, ecc
Si può fare una marmellata usando le stesse proporzioni frutta/zucchero di una marmellata di prugne, magari aumentando un po' la dose di zucchero in base ai proprii gusti ed eventualmente aggiungendo anche altro tipo di frutta.
Nota Il mirabolano è una pianta appartenente al genere Prunus, tipica dell'Europa centrale ed orientale e dell'Asia centrale e sud-occidentale
Viene apprezzato per i frutti, ma è usato soprattutto come pianta porta innesti per alcuni specie di prunus coltivati. Gelatina di mirabolano
Fare cuocere molto. Farle quindi passare al setaccio o al passaverdura, dopo aver tolto il nocciolo, e metterle poi in una tela di lino per far colare tutto il succo. Il giorno dopo si pesa il succo e lo si mette al fuoco con lo zucchero nelle proporzioni: 500 g di succo - 400 g di zucchero. Far cuocere fino a concentrazione desiderata.
La Santolina, un arbusto dai fiori gialli e brillanti, conosciuto e utilizzato già dalla medicina popolare per le sue diverse proprietà.
Nota come Crespolina o Crespolina di Marchi, questa pianta aromatica fa parte della famiglia delle Asteracee e in lingua inglese è conosciuta come “cotton lavanda”. Di lei la medicina popolare mediterranea, ma anche africana, sapeva che può essere utilizzata come rimedio per i vermi intestinali, problemi digestivi e dermatiti. Inoltre, vanta proprietà antisettiche, antispasmodiche, battericide, fungicide e cicatrizzanti.
Una recente ricerca aggiunge però un contribuito importante alla conoscenza delle proprietà di questa pianta. Lo studio, pubblicato sulla rivista Pharmacognosy Communications e opera dell’Università di Setif in Algeria, ha scoperto che le parti aeree della pianta di Santolina hanno un potenziale utilizzo come fonti di sostanze fitochimiche con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Per arrivare a dire ciò i ricercatori hanno studiato in vitro e in vivo la pianta, ne hanno dapprima raccolto parti aeree essiccate e polverizzate estratte utilizzando diversi solventi: estratto di cloroformio estratto di metanolo estratto di acetato di etile ed estratto acquoso. Il contenuto dei fenoli totali e i flavonoidi in tutti gli estratti sono stati determinati con metodi spettrofotometrici. Entrambi i metodi enzimatici e non enzimatici sono stati utilizzati per valutare l’attività antiossidante degli estratti.
La parte successiva dell’esperimento riguardava la determinazione dell’attività antiossidante che i ricercatori hanno valutato attraverso prove di “scavenging” (distruzione) dei radicali liberi e analizzando la capacità di migliorare il contenuto di glutatione e catalasi. Questi fattori indicano che la pianta ha una potente attività antiossidante.
I risultati di questi esperimenti sono stati molto positivi e hanno dimostrato che gli estratti di questa pianta sono in grado di combattere i radicali liberi migliorando il contenuto di glutatione e catalasi.
Nelle conclusioni dei ricercatori si legge che:
Con ulteriori studi, i composti specifici responsabili di queste proprietà possono essere identificati ed estratti per varie applicazioni. Ricordiamo infatti l’importanza degli antiossidanti per la nostra salute, queste sostanze migliorano la salute cardiovascolare, riducono il rischio di demenza, prevengono il cancro e migliorano il flusso sanguigno in modo che le cellule cerebrali ottengano un adeguato apporto di ossigeno e sostanze nutritive.