I
ll risotto al radicchio è un primo piatto tradizionale che nasce moltissimi anni fa nel Treviggiano. Dalla semplice preparazione e dal sapore davvero molto particolare, questa ricetta è spesso arricchita nelle sue varianti dall’aggiunta di formaggi, salumi o frutta secca. Quella che vi proponiamo è la versione vegetariana del risotto al radicchio che vi stupirà con il suo sapore delicato e cremoso.
A base di brodo vegetale, radicchio rosso di Treviso precoce e riso, questa ricetta prevede la mantecatura con un po’ di burro chiarificato che addolcirà il retrogusto leggermente amarognolo tipico di quest’ortaggio. Se seguite una dieta vegana potete sostituirlo con un filo di olio extra vergine di oliva.
Ingredienti
300 gr di radicchio rosso di Treviso
2 L di brodo vegetale
olio evo q.b.
1 cipolla rossa
400 di riso
1 cucchiaio di burro chiarificato.
Come preparare il risotto al radicchio: procedimento:
Porre l’acqua in una pentola capiente, aggiungere due cucchiai di dado granulare vegetale fatto in casa e portare ad ebollizione.
Sbucciare nel frattempo la cipolla, tagliarla finemente ed unirla in una pentola capiente insieme ad un filo d’olio,
sfogliare e lavare ora il radicchio e tagliare finemente anch’esso,
risotto al radicchio 1
aggiungerlo nella pentola ed iniziare a rosolare,
unire a seguire anche il riso e continuare a rosolare,
sfumare quindi con il brodo ancora caldo aggiungendo pochi mestoli alla volta,
e cuocere per i minuti indicati dalla casa produttrice del riso avendo cura di mescolare spesso e di aggiungere il brodo all’occorrenza,
risotto al radicchio 2
quando il riso sarà al dente regolare di sale e mantecare con il burro,
a cottura ultimata impiattare e servire subito.
risotto al radicchio 3
Un consiglio in più:
Per mancanza di tempo è possibile preparare il risotto anche in anticipo, basterà tenere da parte un po’ di brodo di vegetale e prima di servirlo vi basterà riscaldarlo aggiungendo qualche cucchiaio di brodo caldo.
Un’ idea in più:
Per rendere sempre diverso questo piatto, al momento delle mantecatura, si potrà aggiungere dei gherigli di noci sminuzzati oppure delle mele in precedenza sbucciate e tagliate in piccoli cubetti.
Il radicchio una volta considerato cibo dei poveri oggi ha riconquistato il suo importante ruolo a tavola come ortaggio dalle mille proprietà. Tradizionalmente coltivato in un’area del Veneto, è un tipo di verdura tipicamente invernale per cui, in base alla varietà, viene raccolto da ottobre fino a primavera.
Il radicchio (Chicorium Intybus) rientra nella grande famiglia delle Composite e del gruppo delle Cicorie. Ha un sapore generalmente amaro, che però può variare a seconda della tipologia e della regione di provenienza.
Grazie al suo elevato contenuto di sali minerali, il radicchio ha proprietà toniche e rimineralizzanti. Il suo consumo è indicato come fonte vegetale di calcio e di ferro.
Radicchio valori nutrizionali
Dal punto di vista nutrizionale il radicchio contiene circa il 94% di acqua e solamente 13 calorie per 100 grammi.
Di radicchio esistono fondamentalmente due grandi gruppi: il radicchio con foglie dal colore rosso intenso e il radicchio con foglie variegate. In base a queste informazioni, le varietà di radicchio più note e pregiate sono:
Radicchio di Treviso (marchio Igp dal 1996) ha un colore rosso scuro intenso e striature bianche, ha una consistenza croccante, un sapore delicatamente amarognolo e germogli che tendono a curvarsi e chiudersi in punta. Si distingue in precoce o tardivo. Il primo ha cespo voluminoso e allungato, foglie più grosse e un sapore amaro più intenso; il secondo ha foglie con costola dorsale molto evidente e la parte apicale di un rosso vinoso intenso arricciata (il Radicchio Rosso di Treviso viene coltivato anche nelle province di Padova e Venezia).
Radicchio di Castelfranco anche noto come “rosa di Castelfranco”, nasce nel 1800 da un incrocio del radicchio rosso di Treviso e l’indivia scarola. Ha un sapore molto delicato rispetto alle altre varietà, ha foglie larghe e leggermente arricciate, è bianco con variegature che vanno dal rosso al viola chiaro. Il sapore varia dal dolce all’amarognolo e si produce in oltre 50 comuni tra le province di Treviso, Padova.
Radicchio chioggiotto, o rosa di Chioggia, si tratta di una varietà con foglie rosse striate di bianco e dalla tipica forma a sfera. La varietà di Chioggia è stata selezionata negli anni ’30 dall’incrocio del radicchio trevigiano e l’indivia radicchio di Verona.