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La solidarietà
Cari amici e membri desidero riportarvi una preziosa storiella tratta dal web riguardante la solidarietà tra vicini, una storiella che mi ha particolarmente colpito.
" Ho sentito mia mamma chiedere ai vicini il sale. Ma noi avevamo sale in casa. Le ho chiesto perché chiedesse del sale ai vicini. “Perché i nostri vicini non hanno molti soldi e spesso ci chiedono qualcosa. Ogni tanto anch’io chiedo loro qualcosa di piccolo e non costoso, in modo tale che sentano che anche noi abbiamo bisogno di loro. Così si sentiranno più a loro agio e sarà per loro più semplice continuare a chiederci tutto quello di cui hanno bisogno"
Fonte : Web - Lo Sguardo Nell'anima Facebook Page
Immagine tratta da(by) Lo Sguardo Nell'anima Facebook Page
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La benedizione del gesso : un'antica usanza che insieme alla benedizione della propria casa fa parte delle tradizioni cristiane legate all'Epifania.
L ’Epifania è una festa religiosa cristiana, la quale celebra il giorno in cui Dio rivelò agli uomini la nascita di suo Figlio, rivelazione che venne fatta ai Re Magi richiamati da lontano a Betlemme dopo aver visto sorgere la stella annunciata dall’Antico Testamento. Il termine Epifania viene dal greco antico " epìphaneia " che significa appunto “manifestazione, rivelazione, apparizione”.
La celebrazione della festa dell'Epifania è antichissima e risale al II secolo d.C.
e che sia la dodicesima notte (5 gennaio), il dodicesimo giorno di Natale, la vigilia della festa dell'Epifania, oppure il giorno stesso dell'Epifania (6 gennaio), molti cristiani in tutto il mondo, inclusi gli anglicani, i luterani, i metodisti, i presbiteriani ed i cattolici romani scrivono sulle loro porte con del gesso una formula, formata da numeri e lettere, per invocare la benedizione del Signore sull'abitazione e sulle persone che la abitano.In alcune località, ma non in tutte, il gesso usato per scrivere la formula della benedizione è benedetto da un sacerdote o da un ministro cristiano durante una particolare funzione nel giorno dell'Epifania; i cristiani poi portano a casa il gesso e lo usano per scrivere la formula. E'' il capofamiglia che con un gessetto benedetto scrive la formula 20+C+M+B+19 sulla porta : il numero indica il rispettivo anno mentre le tre lettere indicano i nomi dei tre Re Magi, Gasparre, Melchiorre e Baldassarre (in latino Caspar, Melchior e Balthasar), ma rappresentano anche l’abbreviazione per la formula di benedizione “Christus Mansionem Benedicat”, il cui significato è “Cristo benedica questa casa”.
Questa usanza vanta radici bibliche legate alla Pasqua e nell'Antico Testamento (Es 12: 1f) è descritto di come gli israeliti erano soliti segnare le porte delle loro case per essere salvati dalla morte; allo stesso modo la pratica dell'Epifania serve a proteggere le case cristiane fino all'Epifania successiva, quando l'usanza viene ripetuta, le famiglie compiono questo atto perché rappresenta l'ospitalità della Sacra Famiglia ai Magi (e tutti i Gentili ); serve pertanto come benedizione per invocare la presenza di Dio nella propria casa.
Fonte : Amore per la cultura, la letteratura e la grammatica italiana Facebook Page
Immagine tratta da(by) Amore per la cultura, la letteratura e la grammatica italiana Facebook Page
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Cari amici e membri della community di Cam.TV desidero augurarvi di cuore una Serena ricorrenza dell'Epifania
Francesco Maccioni
Immagine tratta da(by) GesùTiAma.it Web Page