Founder Junior
Più è calma la nostra mente e più facile sarà affrontare i problemi
Caro lettore, cara lettrice più è calma la nostra mente e più facile sarà affrontare i problemi.
Piuttosto che aspettare una crisi e poi cercare un modo per gestirla, dovremmo praticare apertura mentale e la gentilezza quotidianamente. Poi quando si verificheranno problemi o anche eventi traumatici, il loro impatto sarà meno grave grazie alla pratica costante della Meditazione Trascendentale e saremo in grado di tornare più rapidamente in uno stato d'animo bilanciato. D'altra parte, se assecondiamo il nostro cattivo umore, ci sentiremo sopraffatti quando si verificano anche piccoli e spiacevoli eventi o situazioni. I tibetani hanno un motto: " Sperare per il meglio e prepararsi al peggio." La preparazione principale consta nel lasciare andare l'atteggiamento egocentrico, il quale ingrandisce i nostri stessi problemi e nel coltivare compassione per noi stessi e per gli altri.
Quando si presentano le difficoltà , guardarle da un'ampia prospettiva risulta utile. E' bene ricordare che il concentrarsi sui propri problemi porta maggiore frustrazione e infelicità , mentre ricordare che tutti affrontano le difficoltà mette in prospettiva la propria. Inoltre, se vediamo le circostanze difficili come una sfida per sollevare il nostro potenziale e come un'opportunità per chiedere alla nostra compassione, saremo più efficaci nel gestire una situazione stressante e nel contribuire a qualcosa di utile. In questo modo, la nostra vita avrà valore, e la nostra mente sarà rilassata e aperta.Noi comunque non dobbiamo identificarci con le nostre emozioni; come sosteneva, a mio parere giustamente, il Prof.Roberto Assagioli, fondatore della Scuola della Psicosintesi, noi proviamo emozioni ma non siamo le nostre emozioni.Come è bene al momento del sorgere dell' emozione o sentimento fermarsi un pò prima di agire e respirare con il diaframma per qualche minuto, in questo modo in breve tempo i nostri stessi pensieri svaniranno, essi infatti sono come le nubi che come arrivano vanno via.
Ho scritto l' articolo traendo ispirazione dalla condivisione di Wing Chun "La via dell'acqua" sulla pagina web "Zen Tranquility group" e dagli insegnamenti impartiti dal Maestro di vita, il gesuita Francesco Piras fondatore della Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna nonchè ritenuto il terzo cultore al Mondo delle filosofie e pratiche orientali.
Fonte : Condivisione di Wing Chun "La via dell'acqua" sulla pagina web "Zen Tranquility group"
       Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
L' immagine in allegato è tratta dalla pagina web "Pinterest"
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
Founder Junior
Credere in se stessi
L' educazione ricevuta in famiglia, specie se di carattere autoritario, e tavolta l'ambiente intorno a noi possono inficiare la nostra capacità di credere in noi stessi.Tu credi in te stesso/a ? mi auguro di si.La stessa natura ci offre l' esempio di un uccello, in modo particolare se giovane, non ha paura che il rampo su cui si appoggia si rompa perchè ha piena fiducia nelle sue ali e non sul ramo.
Nel caso alimenta la tua autostima e ti surgerisco vivamente la lettura del libro "Come potenziare l' autostima e migliorare se stessi" la cui autrice è la brava Dottoressa Anna Maria Pisanello, psicologa, psicoterapeuta.Ti auguro pertanto un proficuo lavoro interiore, in noi vi è un mare di risorse e le nostre fragilità non costituiscono un fattore negativo, seppure frequentemente nella società attuale le riteniamo tali, in quanto esse ci indicano il lavoro interiore da svolgere.
Ho tratto spunto dalla condivisione della gentile signora Ksenia Marzo sulla pagina web "FRASI BELLISSIME".
Fonte : Condivisione della gentile signora Ksenia Marzo sulla pagina web "FRASI BELLISSIME"
       Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
L' immagine in allegato, contenente il prezioso esempio offertoci dalla natura, è tratta dalla condivisione della gentile signora Ksenia Marzo sulla pagina web " FRASI BELLISSIME"
Francesco MaccioniÂ
Founder Junior
Una festività dell' Epifania piena di speranza a te e che ti possa portare serenità e salute
Caro amico, Cara amica e membro dell' allargata "famiglia" di Cam.TV desidero augurarti una festività dell' Epifania piena di speranza, che questa ricorrenza possa portarti serenità e la salute.
Desidero cogliere l' occasione per proporti la poesia " La Befana" del buon Giovanni Pascoli, considerato il maggior poeta decadente italiano, nonostante la sua formazione principalmente positivistica, poesia la sua che celebra la ricorrenza dell' Epifania :
La Befana
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso, or più lontano.
Piano, piano, piano, piano.
Chi c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Chi c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda… Tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
Guarda e guarda… Ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! Tre calze e tre lettini…
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolano le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitano le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra:
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda… Tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti…
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila…
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana va sul monte.
Ciò che vede e ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte.
- Giovanni Pascoli
Fonte : Condivisione della gentile signora Imma Boccia sulla pagina web "Pensieri e Parole in Musica"
       Wikipedia
Il dipinto in allegato, raffigurante la Befana, è tratto dalla condivisione della gentile signora Imma Boccia sulla pagina web "Pensieri e Parole in Musica"
Francesco MaccioniÂ