Founder Junior
Essere grati alle persone che ci rendono felici
Caro amico, cara amica e membro dell' allargata "famiglia" di Cam.TV potrei rivolgerti la seguente domanda : quanto sei grato/a alle persone che rendono la tua vita felice ?
Occorrerebbe infatti esser grati alle persone che ci rendono felice e allietano la vita, il romanziere Marcel Proust sosteneva :
<< Dobbiamo essere grati
alle persone che ci rendono felici,
sono gli affascinanti giardinieri,
che rendono la nostra anima un fiore >>.
Ritengo personalmente che ognuno di noi necessita nel condurre la vita di incontrare persone che allietano quest' ultima, fornendoci non poca forza e motivazione per andare avanti.
Fonte : Condivisione della gentile signora Letizia Buzzanca sulla pagina web "L'ANIMA IN MENTE"
L' immagine in allegato, contente il grazioso pensiero di Marcel Proust
Francesco Maccioni
Founder Junior
Il libro è prezioso
Caro amico, cara amica e membro desidero scusarmi con te se mi sono preso, colto dall' influenza, una pausa rigenerante.
Oggi desidero affrontare insieme a te il tema di quanto il libro è prezioso, esso si rivelerà nel tempo un prezioso investimento, una finestra sui sogni e sulle realtà del Mondo che viviamo, un fedele compagno di viaggio.
Fonte : Libreriamo
L' immagine contenente il prezioso pensiero di Carlos Ruiz Zafon è tratta dalla pagina web "Libreriamo"
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente
Founder Junior
Un mio pensiero rivolto a tutte le persone miti
Caro amico, Cara amica e membro dell' allargata "famiglia" di Cam.TV oggi desidero rivolgere un pensiero a tutte le persone miti ritenendo che se lo meritano.
Norberto Bobbio, ritenuto uno dei maggiori pensatori contemporanei nonchè ex Senatore della nostra Repubblica, nel suo testo "Elogio della Mitezza" a riguardo delle persone dall' atteggiamento mie sostiene :
<< La mitezza consiste nel lasciar essere l'altro quello che è. È il contrario della protervia e della prepotenza.
Il mite non entra nel rapporto con gli altri con il proposito di gareggiare, di confliggere e alla fine di vincere.
La mitezza non è remissività: mentre il remissivo rinuncia alla lotta per debolezza, per paura, per rassegnazione; il mite invece rifiuta la distruttiva gara della vita per un profondo distacco dai beni che accendono la cupidigia dei più, per mancanza di quella vanagloria che spinge gli uomini nella guerra di tutti contro tutti.
Il mite non serba rancore, non è vendicativo, non ha astio verso chicchessia.
Attraversa il fuoco senza bruciarsi, le tempeste dei sentimenti senza alterarsi, mantenendo la propria misura, la propria compostezza, la propria disponibilità.
Ecco quel "potere su di sé" di cui abbiamo già sentito.
Il mite può essere configurato come l'anticipatore di un mondo migliore.
Egli non pretende alcuna reciprocità: la mitezza è una disposizione verso gli altri che non ha bisogno di essere corrisposta per rivelarsi in tutta la sua portata.
Le persone miti sono quelle che rendono più abitabile questa “aiuola”, tanto da farmi pensare che la città ideale non sia quella fantastica e descritta sin nei più minuti particolari dagli utopisti, dove regna una giustizia tanto rigida e severa da diventare insopportabile, ma quella in cui la gentilezza dei costumi sia diventata una pratica universale. >>.
Norberto Bobbio - da "Elogio della mitezza"
Fonte : Condivisione della gentile signora Maria Daniela De Bina
L' immagine relativa alla mitezza è tratta dalla pagina web "GET UP AND WALK - il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana"
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo