Founder Junior
Un'antica e saggia legenda degli indiani d'America
Caro/a amico/a e membro dell'allargata "famiglia" di Cam.TV desidero condividere con te un'antica e saggia leggenda degli indiani d'America tratta dalla pagina web " La finestra sul cielo interiore" curata accuratamente e generosamente dalla gentile signora Marina :
Nei tempi antichi, il Creatore volle nascondere una cosa agli uomini fino a che non fossero stati pronti per vederla. Così radunò tutte le altre creature del creato per chiedere loro consiglio.L’aquila disse: “Dalla a me e la porterò sulla montagna più alta del mondo” ma il Creatore rispose: “No, un giorno gli uomini conquisteranno quella montagna e la troveranno.” Si fece avanti il salmone: “Lasciala a me e io la nasconderò nelle profondità dell’oceano” ma il Creatore rispose: “No, gli uomini sono esploratori di natura e un giorno arriveranno anche lì.” Fu la volta del bufalo: “La porterò con me e la seppellirò nel cuore delle grandi pianure” ma il Creatore rispose: “No, un giorno persino la superficie della Terra verrà aperta e loro la troveranno.” Le creature del creato non sapevano più cosa dire, ma poi una vecchia talpa cieca parlò. “Perché non la metti dentro di loro? È l’ultimo posto dove andranno a cercare.” Il Creatore rispose: “Così sia.”
- Antica leggenda degli indiani d’America
Caro/a amico/a e membro dal profondo del mio cuore sento di surgerirti di dedicare, possibilmente quotidianamente, un pò del tuo tempo alla ricerca interiore.
Fonte : La finestra sul cielo interiore
Immagine tratta dalla pagina web "La finestra sul cielo interiore"
Francesco Maccioni
Founder Junior
Un papà ringrazia in una lettera il personale dell'ospedale pediatrico Microcitemico di Cagliari
Un turista veronese nei giorni scorsi ha ringraziato, attraverso una lettera indirizzata alla dirigenza, l'operato del personale dell'ospedale pediatrico Microcitemico di Cagliari dopo che la struttura sanitaria, ha avuto cura, durante la vacanza, della salute dei suoi due figli.
Cari amici e membri della community di Cam.TV sento di riportarvi integralmente il contenuto di questo gesto di gratitudine, gesto da non tutte le persone:
«Vorrei esprimere i più sentiti ringraziamenti per l’eccellente assistenza e cura ricevuta durante il loro ricovero ospedaliero. In un momento di fragilità, incertezza e di indicibili sofferenze, abbiamo trovato conforto nella professionalità, nella gentilezza e nell’empatia dimostrata da tutto il team medico e infermieristico. Ogni membro del personale ha lavorato instancabilmente per garantire il loro benessere dimostrando un livello di dedizione e competenza che ho trovato straordinario.
Grazie anche a tutti gli infermieri e le infermiere, coordinate dalla dottoressa Mariella Sedda, che hanno mostrato una gentilezza e una pazienza incredibili, rispondendo prontamente alle esigenze dei miei figli e fornendo un sostegno costante.Vorrei estendere il mio apprezzamento a tutto il personale ospedaliero, inclusi gli addetti alle pulizie, i tecnici di laboratorio e tutti coloro che hanno contribuito, in modi diversi, al nostro benessere.
Egregio Direttore, il loro lavoro è essenziale e merita il massimo riconoscimento e gratitudine!!!Ancora una volta, ringrazio tutti per averci fatto sentire al sicuro e per aver reso il nostro ricovero il più confortevole possibile e per averci donato “SPERANZA”.Vi saluto con stima e riconoscenza, e auguro a Lei, al Professore Savasta e a tutto il personale dell’ospedale ogni bene per il futuro. Dovete essere orgogliosi di avere questo “Centro di Eccellenza” guidato da condottiero coraggioso e lungimirante, come il prof. Savasta”.Fonte : L'UNIONE SARDA
La fotografia raffigurante l'ospedale pediatrico Microcitemico di Cagliari è tratta dalla pagina web "Thalassa Azione Onlus APS"
Francesco Maccioni Ricercatore indipendente, filantropo
Founder Junior
Caro/a amico/a e membro l'estate sta volgendo quasi al termine, ti ricordi cosa proponevano gli anni 60-70 e 80 in questo periodo dell'anno ?
L' estate rappresentava la stagione più bella, col caldo che non era mai eccessivo come oggi e i temporali improvvisi non destavano in noi paura anzi il rimanere sotto la pioggia, con lo sguardo rivolto al cielo, avvertendo l’odore dell’erba bagnata che riempiva l’aria era perfino un sollievo. I pomeriggi sembravano che non finissero mai avendo la possibilità di godere del mare, delle discoteche all’aperto, la scuola chiusa, le feste tra amici.
Fonte : Silvia Corvino
L' immagine relativa al periodo storico anni 60-70-80 è tratta dalla pagina web di Silvia Corvino
Francesco Maccioni