Founder Junior
Malloreddus al sugo di cinghiale
I "Malloreddus al sugo di cinghiale" è un' eccezionale ricetta proveniente dalla Sardegna che abbina il gusto deciso della carne di cinghiale con le note speziate del vino Cannonau, protagonista nella cottura di molte pietanze.
Ingredienti:
500g Malloreddus;
300g di polpa Carne di Cinghiale;
1 Carote;
1 Cipolla bianca;
1 costa Sedano;
3 foglie salvia;
240ml Passata di pomodoro;
1/2 bicchiere Vino rosso Cannonau di Sardegna;
Olio extra vergine di oliva;
Sale;
Pepe
Per la preparazione, dalla bassa difficoltà:
Cari amici potete iniziare la vostra ricetta dei " Malloreddus al sugo di cinghiale " preparando il trito di carota, sedano e cipolla a dadini piccoli, per poi mettere il tutto in un tegame con un filo di olio. Quindi aggiungerete il sale e pepe dopo qualche minuto e continuerete la rosolatura. Dopo di chè aggiungerete la polpa di cinghiale tagliata a pezzetti e successivamente unirete la salvia.
Quando il cinghiale sarà rosolato per ben aggiungerete il vino e farete sfumare; quindi unirete la passata di pomodoro e dopo cinque minuti, coprirete la carne con dell' acqua tiepida. Cuocerete a fuoco lento per circa un’ora e mezza e successivamente mettere a bollore i "Malloreddus" in acqua salata, una volta cotti li scolerete direttamente nel tegame con il sugo, quindi farete saltare il tutto e sarete pronti per servire dopo un’abbondante spolverata di formaggio pecorino grattugiato.A questo punto cari amici non mi rimane che augurarvi un Buon Appetito !
Fonte : Ricette di Sardegna Web Page
Immagine tratta da(by) Buonissimo Web Page
Founder Junior
A Capo Caccia, nel Parco di Porto Conte, il falco pescatore riprendo dopo 50 anni possesso del suo nido
A Capo Caccia nel Parco di Porto Conte il maschio di falco pescatore riprende possesso del suo nido e si è riprodotto per due stagioni consecutive.
Le informazioni, in tempo reale, si sono potute ottenere grazie all’installazione di una speciale telecamera che monitorerà il nido per 24 ore.
Tutto ciò è stato possibile grazie al progetto nazionale “Falco Pescatore” che vede il Parco regionale di Porto Conte ed il vicino Parco nazionale dell’Asinara partners dei Parchi toscani.
Cosicchè il maschio di falco pescatore, nativo della Corsica, ha ripreso possesso del suo nido: per ben due stagioni riproduttive ha messo su casa nella penisola di Capo Caccia. Dopo la nascita di due piccoli nel corso del 2020 e di tre piccoli nati e involati nel 2021 anche quest’anno ci si riprepara all’evento straordinario di una nuova riproduzione.Questo splendido rapace non nidificava in Sardegna da almeno mezzo secolo e ciò testimonia senza alcun dubbio il ruolo inequivocabile della presenza ed efficacia delle attività di conservazione portate avanti dal Parco di Porto Conte.
E con una tale lieta notizia cari amici desidero augurarvi una Buona Domenica !
Fonte : Casteddu Online
Immagine tratta da(by) LIVORNO PRESS
Founder Junior
Fare attività sportiva ti annoia ? : secondo la scienza l’inattività è un circolo vizioso
La scienza ci spiega come l’inattività prolungata attivi in noi un circolo vizioso che ci fa desiderare di non muoverci più e di non fare sport, con il rischio di diventare dei “sedentari cronici” ed insoddisfatti.
L’anno nuovo è arrivato e come ogni anno ognuno di noi avrà sicuramente la sua bellissima lista dei “Propositi per il nuovo anno”. Tra questi, sicuramente ci sarà quello di iscriversi in palestra e mettersi in forma, ma come spesso accade, scordiamo molti di questi propositi e non li portiamo avanti fino in fondo.
Quello di svolgere dello sport, a prescindere dall’iscriversi in palestra o meno, è un obiettivo che non andrebbe dimenticato, in quanto lo sport fa bene alla salute psicofisica di ognuno di noi. E fin qua non vi è nulla di nuovo.
La nuova scoperta che arriva dalla scienza dà prova di qualcosa che è di per sè intuitivo. Secondoi ricercatori del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases, parte del National Institutes of Health americano, l’inattività è come un circolo vizioso. Ciò significa che più stiamo fermi, meno sarà in noi il desiderio di muoverci, con il passare del tempo.Ne è una dimostrazione un esperimento condotto su due gruppi di topi da laboratorio della durata di 18 settimane.
Il primo gruppo è stato nutrito con una dieta standard, l’altro con una dieta ricca di grassi per tutta la durata dell’esperimento.Dalla seconda settimana i topi che seguivano una dieta non salutare hanno iniziato ad ingrassare, e dalla quarta settimana hanno iniziato a muoversi di meno e più lentamente.
E’ Importante sottolineare come i topi abbiano iniziato a muoversi meno ancor prima di mettere su gran parte del peso, ma già da quando erano ingrassati solo di poco.Tutto ciò ha fatto pensare ai ricercatori che l’aumento del peso non fosse la reale ragione dell’inattività progressiva dei roditori bensì che le ragioni dovessero essere altre.Gli studiosi hanno così verificato che nei topi con peso in eccesso e inattivi vi era effettivamente deficit di un recettore della dopamina noto come D2.Si è cosi’ scoperto che i disturbi e le disfunzioni a livello cerebrale, come quello della dopamina, responsabile ad esempio del piacere e della felicità, sono all’origine dell’inattività dei roditori.
Pertanto la pigrizia, l’inattività e la sedentarietà sono dei sintomi che c’è qualcosa che non va nella nostra regolare funzione celebrale.Per questo il consiglio degli scienziati è quello di insistere e non rinunciare dal fare sport e dal muoversi.
Come l’inattività può generare un circolo vizioso, lo sport e il movimento possono generare un circolo virtuoso, che è a favore della nostra felicità e del nostro benessere.
Fonte : Live UniCT – Catania live Univeristy
Immagine tratta da(by) Cure – Naturali Web Page
Francesco Maccioni Consulente G&Life S.p.A. brand Generame – Ricercatore Indipendente
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