Founder Junior
I riti tradizionali della Pasqua a Cagliari 2a Parte
Sempre il Venerdì Santo si svolgono altre due processioni: la prima, organizzata dall' “Arciconfraternita del Crocefisso”, parte dall'Oratorio omonimo sito in piazza di San Giacomo per arrivare alla chiesa di San Lucifero, mentre la seconda, curata dall' “Arciconfraternita del Gonfalone” parte dalla chiesa di Sant'Efisio e in essa fa ritorno dopo aver attraversato il quartiere storico di Stampace. II Sabato Santo è caratterizzato dal rito del “ Su Scravamentu”, ossia la deposizione dalla croce del Cristo morto; il Cristo, disteso su una lettiga rivestita di veli e pizzi, per poi essere accompagnato nella Chiesa di San Giovanni durante il pomeriggio. La mattina della Domenica di Pasqua si celebra S'Incontru (l'incontro), il ricongiungimento delle due processioni con i simulacri della Madonna e del Cristo Risorto: provenienti da direzioni opposte, quando si ritrovano uno di fronte all'altro,i simulacri si salutano con un triplice inchino tra gli applausi della folla dei fedeli e di turisti e quindi, affiancati, fanno rientro in Chiesa dove sarà celebrata la messa solenne. La gioia del momento si riflette sull'abbigliamento delle statue: il Cristo presenta una fascia rossa e oro nonchè l'aureola per simboleggiare l'avvenuta Resurrezione, mentre la Vergine indossa un abito bianco e oro con il mantello azzurro, il velo di pizzo e la corona, e presenta tra le mani un mazzo di fiori. Risultano essere suggestivi anche i colori che invadono le vie della città in occasione delle processioni, dato che gli uomini sfilano vestiti con semplici tuniche bianche legate in vita da un cordone e di bianco sono vestiti i coristi che intonano canti religiosi, più precisamente i canti del Metastasio e l'Ave Maria in dialetto sardo. Il Lunedì di Pasqua a Cagliari si svolge una particolare processione votiva dedicata a Sant'Efisio, si tratta di un'anticipazione della Sagra che si tiene nel mese di Maggio in onore del martire patrono della Sardegna. Il corteo guidato dall' “Arciconfraternita del Gonfalone” accompagna dalla chiesa di Sant'Efisio fino alla cattedrale la statua del Santo, scolpita dal bravo artista Giuseppe Antonio Lonis nel Settecento. Il simulacro si presenta vestito con la corazza, un manto rosso e l'elmo decorato da piume di struzzo. Secondo la tradizione il Santo viene portato in processione in ricordo della sua intercessione nel 1793, quando le navi francesi che attaccavano Cagliari vennero portate via da un vento impetuoso.
Fonte : Regione Autonoma della Sardegna – Sardegna Cultura
Immagine della Processione dei Misteri a Cagliari tratta dalla pagina web Casteddu Online
Francesco Maccioni
Founder Junior
I riti tradizionali della Pasqua a Cagliari 1a Parte
Tra i momenti più intensi della vita religiosa di Cagliari c'è la Settimana Santa che, mantenendo viva la tradizione e rivelando l'influenza spagnola, fa rivivere i momenti più significativi della Passione di Cristo, coinvolgendo profondamente i fedeli e i turisti presenti. In Sardegna, la festa tradizionale della Pasqua, chiamata “Sa Pasca Manna”, è rappresenta un evento religioso particolarmente sentito e si articola in una serie di riti, processioni e momenti corali che, facendo rivivere i momenti più significativi della Passione di Cristo, coinvolgono profondamente i fedeli e i turisti per le forti emozioni che riescono a suscitare. Cosicchè le Confraternite coinvolte nei riti della Settimana Santa di Cagliari sono “l'Arciconfraternita della Solitudine”, “l'Arciconfraternita del Santissimo Crocefisso” e “l'Arciconfraternita del Gonfalone” sotto l'egida di Sant'Efisio Martire. A Cagliari le celebrazioni pasquali hanno inizio il venerdì precedente la Domenica delle Palme, quando ha luogo la Processione dei Misteri, chiamata localmente “Is Misterius”, organizzata dall'”Arciconfraternita del Santissimo Crocefisso”, la quale ha sede nell’ omonimo Oratorio sito in piazza San Giacomo e la sua istituzione risale alla metà del secolo XVI quando ebbe la sua sede nella cappella del Crocefisso situata all'interno della chiesa di San Giacomo, un atto notarile testimonia che nel 1616 divenne Arciconfraternita aggregandosi a quella di “San Marcello” nella città di Roma. Partendo dall'Oratorio del SS.Crocifisso, i membri dell'Arciconfraternita portano in processione i sette simulacri popolarmente chiamati "Santi Misteri" o "Sacri Misteri", si tratta di statue lignee del 1750 circa, opera dello scultore Giuseppe Antonio Lonis di Senorbì, la cui bottega era nell'antico quartiere cagliaritano di Stampace: i simulacri visitano ciascuno una delle sette chiese del centro storico, simbolo delle sette stazioni della Via Crucis, intonando un canto corale a quattro, che viene tramandato oralmente. Tali canti, eseguiti con una tecnica di canto polifonico definito "falsobordone", rappresentano il dialogo che intercorre tra la comunità e l’ ente Supremo, Dio. Durante il Martedì Santo si svolge la processione dei Misteri di Stampace, una tradizione interrotta quarantadue anni fà e ripresa da due anni, che viene organizzata dall'associazione Cuccurus Cottus e dalla compagnia degli Artieri. Anche questi simulacri sono opera di Antonio Lonis e sono portati in processione partendo dalla chiesa di San Michele in via Azuni e facendo sosta in sette chiese, inclusa la Cattedrale della città. Il Mercoledì Santo le consorelle del Santissimo Crocifisso vestono a lutto la statua della Madonna Addolorata (rito della la Vestizione), mentre il Giovedì Santo inchiodano alla croce il simulacro del Cristo (rito della la Crocifissione). Tali riti sono seguiti dall'adorazione del Cristo, mentre le donne portano in chiesa l’ “Is Nenneris”, ossia il grano fatto germogliare al buio in un piatto affinché assuma un colore verde pallido, simbolo della Morte e della Resurrezione. La medesima cerimonia ha luogo anche nella chiesa di San Giovanni, sede dell' ”Arciconfraternita della Solitudine”. Dalla chiesa di Sant'Efisio, sede della “Confraternita del Gonfalone” nel quartiere di Stampace, si avvia la processione delle Sette Chiese, durante la quale la statua di Sant'Efisio, listato a lutto e quindi col pennacchio nero, entra nelle diverse chiese. L 'evento centrale delle celebrazioni avviene si svolge nella giornata del Venerdi’ santo, con la processione della statua di Gesù Crocefisso, sovrastato da un baldacchino, dalla chiesa di San Giovanni diretto alla Cattedrale. Il Cristo è accompagnato in processione anche dalla statua della Madonna Addolorata, con il petto trafitto dalla spada dei sette dolori, accompagnata da due bambini che impersonano San Giovanni e Maria Maddalena. La processione è aperta da due stendardi del XVIII secolo con i simboli della passione: il gallo, i chiodi, la spada, oltre al mantello e ai dadi dei soldati romani. Il corteo segue un preciso rituale, accompagnato dai rulli dei tamburi e canti tradizionali, fino al momento in cui si raggiunge la Cattedrale e il Crocefisso viene consegnato nelle mani del sagrestano, mentre la Vergine viene riportata nella chiesa di San Giovanni. La processione è curata dall' “Arciconfraternita della Solitudine”; questa, istituita nel 1603 come Confraternita, divenne Arciconfraternita nel 1616 quando si aggregò all' ”Arciconfraternita della SS. Trinità” presente a Roma.
Fonte : Regione Autonoma della Sardegna – Sardegna Cultura
Immagine della Processione dei Misteri a Cagliari tratta dalla pagina web Casteddu Online
Francesco Maccioni
Founder Junior
Una Buona Domenica delle Palme a voi amici e membri della community di Cam.TV
Cari amici e membri dell' allargata "famiglia" di Cam.TV desidero augurarvi dal profondo del mio cuore una Buona Domenica delle Palme, possano l' Amore, la Pace, l' Armonia e la Serenità regnare all' interno delle vostre famiglie di origine.
Immagine tratta dalla pagina Pinterest
Francesco Maccioni