Founder Junior
Cari amici e membri dell'allargata "famiglia" di Cam.TV desidero augurarvi una Buona Domenica di fine Agosto.
La cartolina augurale, in allegato, l'ho tratta tratta dalla pagina web "Dal mio Cuore".
Francesco Maccioni
Founder Junior
L' incomprensione reciproca ed il significato del dialogare Part.2
Le parole sono il mezzo con cui comunichiamo anche se ci scontriamo perché utilizziamo termini diversi, secondo noi oggettivi, per dire a volte la stessa cosa. Quello umano è un mondo intersoggettivo e la relazione si basa proprio sulla negoziazione del significato delle parole. E' nella relazione che si costruiscono i significati. Ma la relazione non è fatta solo di parole, anzi le parole spesso ci allontanano.
Le parole dette senza coscienza feriscono, uccidono.
Funzioniamo così: "io ho ragione, secondo i miei schemi mentali, mentre l'altro ha torto perché ha schemi mentali diversi dai miei". Questo fenomeno è amplificato sui social dove ci si irrita, si giudica, si offende l'altro per imporre la propria visione del mondo.
L'Arte, per esempio, nasce all'anima perché usa il linguaggio simbolico che è universale e arriva direttamente al cuore… quella che viene definito "Centro Emotivo Superiore" da Gurdjieff. Senza una comunicazione da cuore a cuore gli esseri umani sono impossibilitati a comunicare.
Dovremmo imparare il valore del silenzio, non per presunzione, ma perché è necessario capire se quello che voglio dire l'altro possa capirlo veramente oppure no.
Ho speso tanto tempo e fiato con persone che pensavo potessero e dovessero capirmi e ho compreso che a sbagliare ero io. Non puoi parlare a chi è sordo e non puoi mostrare il tuo mondo interiore a chi è cieco. Non puoi pretendere che l'altro ti capisca… perché l'altro non è te. L'altro è diverso da te. L'altro non è dentro di te.
Le donne vorrebbero che gli uomini le capissero… gli uomini che le donne li capissero… gli islamici che i cristiani li capissero… i cristiani che gli islamici li capissero… i buddhisti che gli islamici li capissero… è sempre stato così ma niente è mai cambiato.
Chi ha deciso di "svegliarsi" e compiere un lavoro su di sé è pronto per cogliere la verità a seconda dell'impegno che mette nel conoscersi. La Verità non si ottiene volendo avere ragione a tutti i costi e urlandola agli altri ma ascoltando più i silenzi che le parole. Nel silenzio in cui Dio stesso si esprime.”
Un buon dialogo indubbiamente lo si può ottenere acquisendo, e applicando, il significato del dialogare che io ho avuto modo di apprendere grazie all’operato dell’ Associazione Massimo Vannucci che, con immensa gratitudine, sento di riportarvi :
<<dialogare significa incontrarsi, ma per incontrarsi bisogna essere disposti ad un confronto franco, onesto ed improntato alla reciproca tolleranza. Per ottenere questo risultato bisogna conoscersi e conoscere: uomini, culture, situazioni e problemi. Significa che bisogna superare ogni particolarismo e cercare di scorgere il fondo comune che è presente in ogni uomo, in ogni cultura, in ogni espressione umana. E su questo far leva per diventare migliori>>.
Fonte : Scienza e Spirito
Serenisssima Gran Loggia Regolare di S.Marino
Wikipedia
Immagine tratta dalla pagina web “LA BARCA E IL MARE – Chiesa e Dintorni”
Francesco Maccioni Ricercatore indipendente, filantropo
Founder Junior
L' incomprensione reciproca ed il significato del dialogare Part.1
Il filosofo, scrittore, mistico e musicista maestro di danze armeno, di origine greco-armena Georges Ivanovič Gurdjieff sosteneva : "Prima di discutere con qualcuno occorre realizzare fino a che punto quella persona può capire le nostre parole. Il parlare nonostante l'impossibilità di essere compresi dall'altro è sempre una perdita di tempo e di energia. Chi è consapevole, parla solo quando è certo che chi ascolta è in grado di comprendere." mentre il bravo dott.Tiziano Cerulli ci invita alla riflessione : “ La malcomprensione è la regola tra gli esseri umani. Dalla più piccola lite alla guerra in larga scala. Perché? perché ogni parola assume per ognuno di noi un significato diverso a seconda del proprio vissuto e sopratutto dal livello di coscienza soggettivo. Ecco perché non comprendersi, tra le persone, e' la norma.
Se credete che ogni essere umano debba comprendere le vostre parole o quelle dei Maestri, come arrivano a voi, vi illudete. L'illusione è un fenomeno mentale che ci allontana dalla realtà e dalla sua complessità. La vita segue una sua "logica" che va oltre il nostro concetto di "giusto" e "sbagliato". La vita non è morale e nemmeno immorale ma amorale.
Le nostre credenze sulla realtà non sono la realta' "oggettiva" ma una sua rappresentazione interna delle nostre credenze. Una credenza è un costrutto mentale inserito nella nostra mente dall'esterno. Noi entriamo in conflitto per le credenze che sono spesso più idee che esperienze.
Una persona che, per esempio, non ha mai vissuto l'esperienza dell'amore incondizionato o del perdono potrà parlarne sul piano analitico ma non può sapere di cosa parla se non è passato per quella esperienza. Lo stesso vale per la sessualità, la malattia e il lutto. Come può un prete parlare di sesso senza averlo provato? Come può un terapeuta curare un depresso senza aver mai esperito una depressione?
Esperire vuol dire morire a se stessi… passare attraverso l'esperienza… per andare oltre la logica razionale. Per crescere bisogna morire alle proprie credenze.
Non credete a nessuno, neanche alle parole dei cosiddetti "Maestri" o a quelle che, secondo voi, sono le autorità o si proclamano tali. Non credere neanche a te stesso ma credi solo all'esperienza… nessuno può dirti cosa è giusto o sbagliato e tu non puoi dire a nessuno cosa è giusto o sbagliato.
Decidi cosa è "giusto" o "sbagliato" per te attraverso l'esperienza e prenditi la responsabilità della tua vita ma ricorda che nessuno potrà comprenderti veramente perché siamo sempre soli nella nostra esperienza.
Fonte : Scienza e Spirito
Serenisssima Gran Loggia Regolare di S.Marino
Wikipedia
Immagine tratta dalla pagina web “LA BARCA E IL MARE – Chiesa e Dintorni”
Francesco Maccioni Ricercatore indipendente, filantropo