Founder Junior
Il "Cagnulari Chessa " di Usini aggiudicandosi il “Best in show” al Decanter World Wine 2022 sale sul tetto del Mondo.
Un risultato straordinario per l’IGT annata 2020, checosi' spicca tra i cinquanta vini migliori in assoluto su un totale di 19mila in concorso, l' unico vino sardo tra gli otto vini italiani presenti assieme a etichette come Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti e Amarone.
Da un punto di vista organolettico ricorda la macchia mediterranea e gli aromi più esaltanti della terra di Sardegna ed al palato si presenta morbido ed avvolgente, con una struttura vigorosa e nello stesso tempo raffinata con sentori delicati di frutti rossi, è cosi' che il "Cagnulari Chessa IGT annata 2020" è salito sul tetto del Mondo vincendo nei giorni scorsi il prestigioso “Best in show” alla XIX edizione del Decanter World Wine Awards, quello che è ritenuto il massimo riconoscimento concesso dal marchio leader nel settore dei media del vino nel più importante concorso enologico a livello mondiale.
W la cultura del vino !
Fonte : Vistanet.it
Immagine tratta da(by) CAGLIARI POST Web Page
Founder Junior
Cos'è e quali sono i sintomi dell'attacco di panico Part,.2
Disturbo di panico: quali sono i sintomi ?
Durante un attacco di panico possono presentarsi sintomi sia fisici sia mentali. Gli attacchi di panico causano un’intensa paura dall’esordio improvviso, spesso senza alcun preavviso. Un attacco dura tipicamente dai 5 ai 20 minuti, ma in alcuni casi più estremi i sintomi possono durare per più di un’ora per via della relazione emotiva che amplifica il sintomo.
L’esperienza di un attacco di panico è diversa per tutti e i sintomi possono variare. Tra i più comuni troviamo:
Sentirsi spaventati e nervosi
Dolore al petto
Fame d’aria
Battito cardiaco accelerato
Mal di testa
Mal di stomaco
Vertigini
Sudorazione o brividi
Paura di morire, perdere il controllo o impazzire, senso di stordimento
Senso di irrealtà e di stranezza nella percezione del proprio corpo
Senso di irrealtà verso le cose circostanti
Senso di confusione.
Uno dei sintomi più angoscianti è spesso la percezione della mancanza d’aria che comporta in molti casi la tendenza a cercare di respirare ancora più profondamente o velocemente, il che però peggiora i sintomi.
Se l’iperventilazione dura a lungo, è probabile che si manifestino anche questi sintomi:
Vertigini
Nausea
Sensazione di fatica a respirare
Sensazione di costrizione, di peso o di dolore al torace
Paralisi muscolari
Aumento dell’apprensione e del senso di allarme, fino al terrore che qualcosa di terribile stia per accadere, per esempio un attacco di cuore, un’emorragia cerebrale o persino la morte.
Come si cura il disturbo di panico?
Anche se i sintomi del disturbo di panico possono essere travolgenti e spaventosi, un adeguato trattamento può aiutare i pazienti gestirli. Occorre pertanto rivolgersi a un professionista esperto in questo tipo di problematica.
Le terapie includono:
Terapia cognitivo comportamentale (CBT) – Questa terapia aiuta il paziente a cambiare i propri pensieri e le proprie azioni così da poter imparare tecniche efficaci per la gestione del panico, e anche di altre emozioni che possono influenzarne la comparsa. L’ansia può essere molto subdola, più la si teme e ce se ne vuole liberare e più probabilmente si manifesterà. Imparare a conoscerla, non temerla, e sapere come gestirla è fondamentale nel percorso di cura, la cui durata, in base alla gravità, può durare dai quattro ai 12 mesi circa.
Farmaci: esistono terapie farmacologiche che possono aiutare significativamente le persone con attacchi di panico. Il medico valuterà quali sono i farmaci migliori per ciascun paziente spiegandone il funzionamento così da scacciare eventuali pregiudizi sui tanto temuti “psicofarmaci”. In genere le terapie farmacologiche con serotoninergici vengono mantenute per circa un anno, poi il curante decide come procedere per arrivare alla sospensione.
L’approccio combinato, ossia terapia farmacologica e psicoterapia cognitivo comportamentale, è quello che la letteratura scientifica ci suggerisce essere il più efficace, ma è fondamentale effettuare un’accurata valutazione iniziale e quindi decidere l’intervento più idoneo al singolo individuo.
Se è decisamente indiscussa l’efficacia di questi trattamenti a breve e medio termine, è anche vero che alcuni pazienti tendono a recidivare o per fattori predisponenti, genetici e caratteriali (temperamento ansioso) o come conseguenza a eventi stressanti e avversi (lutti); è pertanto fondamentale cercare, in una seconda fase della terapia, lavorare con il proprio terapeuta per evitare ove possibile, ricadute e recidive.
Per rincuorare da questa ultima notizia, che spesso spaventa i pazienti già dall’inizio del loro percorso, è doveroso segnalare che eventuali ricadute, possono essere più rapidamente identificate e precocemente trattate, proprio in virtù del lavoro precedentemente svolto.”
Fonte : IRCCS HUMANITAS RESEARCH HOSPITAL
Immagine tratta da(by) IPSICO FIRENZE Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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Cos’è e quali sono i sintomi dell’attacco di panico Part.1
Sempre più frequentemente, e in modo particolare dopo la pandemia da COVID-19, si parla di ansia e panico. Molte persone hanno sperimentato stati prolungati di ansia ed anche veri e propri attacchi di panico. Molti ragazzi ne soffrono a scuola o in altri contesti, tanti lavoratori dopo mesi di smart working sono chiamati a tornare in affollati e claustrofobici open space che tanto posso far bene all’umore di molti, ma che altrettanto possono creare disagi ad altri soggetti.
Ma che cos’è un attacco di panico e come si manifesta? ne abbiamo parliamo insieme alla brava dottoressa Paola Mosini, psicologa e psicoterapeuta del centro Psico Medical Care di Humanitas, che ci illustra egregiamente l’argomento e che sento di ringraziare personalmente.
“ Cos’è un attacco di panico?
Un attacco di panico è l’improvvisa comparsa di un periodo distinto e breve di intenso disagio, di ansia, o di paura accompagnati da sintomi somatici e/o cognitivi. Il disturbo di panico consiste nella comparsa di ripetuti attacchi di panico tipicamente accompagnati dalla paura di un attacco futuro (paura della paura) o da comportamenti atti a evitare situazioni che possono predisporre agli attacchi.
Molte persone sperimentano un attacco di panico una o due volte nella vita. Solo una parte di loro svilupperà però un vero e proprio disturbo di panico, pari a una percentuale del 2-4% della popolazione generale.
Il disturbo di panico è definito da almeno un mese di paura persistente riguardo al ripetersi degli attacchi (o dei loro effetti), che caratterizza la cosiddetta marcia del panico.
Fonte : IRCCS HUMANITAS RESEARCH HOSPITAL
Immagine tratta da(by) IPSICO FIRENZE Web Page
Francesco Maccioni ricercatore Indipendente, filantropo