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Una scoperta che riduce le morti per insufficienza cardiaca
L’ insufficienza cardiaca è una malattia cronica che affligge circa 64 milioni di persone in tutto il Mondo e che provoca gravosi effetti in termini di morbilità e mortalità, nonchè che rappresenta la causa principale di ospedalizzazione nelle persone con età superiore ai 65 anni.
Un nuovo farmaco della classe delle glifozine è stato approvato in Italia per la cura dello scompenso cardiaco e dopo i primi mesi di utilizzo ha mostrato di aver ridotto significativamente, abbassando del 18%, il composito di morte cardiovascolare e il peggioramento dell’insufficienza cardiaca.
Il dapagliflozin è il primo farmaco a somministrazione giornaliera orale che ha dimostrato efficacia nel prevenire e ritardare la malattia cardiorenale, in più proteggendo e allo stesso tempo allungando la vita di cuore, reni e pancreas e quindi in ultimo dei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto.
Il professor Michele Senni, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per l'occasione commenta “I risultati rappresentano un importante passo avanti nel trattamento dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca in una delle condizioni presenti in oltre la metà dei pazienti, attualmente caratterizzata da un importante bisogno clinico insoddisfatto, legato alla scarsità di trattamenti farmacologici ad oggi disponibili” e termina spiegandoci egregiamente “La classe degli SGLT2i ha già mostrato evidenti effetti protettivi anche per ciò che concerne due patologie croniche spesso ad essa correlate, quali la malattia renale e il diabete mellito di tipo 2. Tali multipli benefici, alla luce della visione omnicomprensiva e olistica fortemente auspicata dalla Comunità Scientifica, ne raccomandano sicuramente l’impiego in un’ampia fascia dei nostri pazienti”.
Ben vengano i lieti sviluppi della ricerca scientifica !
Fonte : Mezzopieno News - New England Journal of Medicine ; Astra Zeneca
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Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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Essere Campioni non solo nello sport
Caro/a amico/a e membro della community sono lieto nell'informarti che nella giornata dell' altro ieri i super tennisti Lorenzo Musetti, 27esimo al Mondo, e Andrea Vavassori, specialista del doppio, hanno fatto visita a l' Ospedale Pediatrico Meyer, per la gioia dei piccoli presenti nella Ludobiblio dell’ospedale.
I nostri due campioni hanno firmato autografi, scherzato con i bambini e regalato gadget.
Fonte : Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer
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Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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La brava velista, armatrice e filantropa Wendy Schmidt ha donato nello scorso mese di marzo la nave di ricerca "Falcor" al CNR ( Consiglio Nazionale delle Ricerche ) tramite il suo Schmidt Ocean Institute.
Lo Schmidt Ocean Institute ha annunciato nello scorso mese di Marzo la donazione della sua nave da ricerca Falkor di 82,9 metri al Consiglio Nazionale delle Ricerche, si amplia cosi' la flotta di navi da ricerca del CNR e portando avanti l’eredità della Falkor nella conduzione della ricerca marina. La nave sarà ribattezzata Gaia Blu.
Costruita nel 1981 come nave di protezione della pesca, la Falkor è stata acquistata da Eric e Wendy Schmidt nel 2009 quando hanno fondato lo Schmidt Ocean Institute. Dopo un notevole refitting durato tre anni, la Falkor è stata convertita nella prima nave da ricerca filantropica messa a disposizione gratuitamente alla comunità scientifica internazionale. Fino ad oggi la nave da ricerca Falkor ha intrapreso 81 spedizioni ospitando 1.056 scienziati da tutto il Mondo. La nave ha percorso più di 12 volte il giro del Mondo e ha mappato oltre 1,3 milioni di chilometri quadrati di fondale oceanico. Le spedizioni organizzate utilizzando la Falkor hanno portato fortunatamente a numerose scoperte, tra le quali una barriera a coralli alta 500 metri nella Grande Barriera Corallina, splendidi “giardini” di coralli di acque profonde al largo dell’Australia sud-occidentale e la raccolta di rari filmati del misterioso polpo trasparente.
Wendy Schmidt, co-fondatrice dello Schmidt Ocean Institute per l'occasione ha affemato “Dopo un decennio di straordinarie scoperte e ricerche scientifiche con lo Schmidt Ocean Institute, non possiamo immaginare una casa migliore del CNR per la nave Falkor“ e concludendo “Siamo lieti che la Falkor continuerà ad esplorare l’oceano, supportare la ricerca marina e far conoscere le meraviglie dei mari al grande pubblico.Il CNR ha un secolo di esperienza nella conduzione della ricerca nazionale ed internazionale ed investe in ricercatori di talento, il che lo rende la casa ideale per la nave Falkor. Siamo sicuri che le ricerche sulla Falkor nei prossimi anni porteranno a nuove ed entusiasmanti scoperte”.
Il CNR ha contribuito in maniera sostanziale alla ricerca marina nel Mar Mediterraneo, nell’Oceano Atlantico e nelle regioni polari; esso rappresenta il più grande ente di ricerca in Italia e comprende 88 istituti distribuiti su tutto il territorio nazionale.Nello specifico la comunità marina del CNR è tutt'oggi composta da oltre 450 persone impegnate a svolgere il loro operato diligentemente nei Dipartimenti di Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente e di Ingegneria, ICT e tecnologie per l’energia e i trasporti.
Mentre la brava Professoressa Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR ha dichiarato ““Ricevere la nave da ricerca Falkor dallo Schmidt Ocean Institute è estremamente vantaggioso per il CNR e per l’intera comunità scientifica italiana, Questa donazione favorirà la collaborazione con istituti di ricerca ed università internazionali coinvolti nello studio del bacino del Mediterraneo, una delle culle della civiltà umana, fortemente colpito dall’impatto antropico. Falkor offrirà inoltre un’opportunità unica per tutta la comunità scientifica italiana di condurre ricerche marine in oceano su base pluriennale, nell’ambito di progetti europei ed internazionali”. Contemporaneamente lo Schmidt Ocean Institute proseguirà ad operare negli oceani di tutto il Mondo con la sua nuova nave Falkor (too), che sarà operativa all’inizio dell’autunno dopo averla dotata delle più sofisticate strumentazioni di ricerca. La nuova nave è più grande, con i suoi 110 metri e continuerà la missione di SOI a sostegno della ricerca oceanografica globale.
W le persone dal cuore generoso e lo spirito di ricerca !
Fonte : Atipico Tiberio Pansini - Velisti in Facebook
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Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager