Founder Junior
E' boom di giovani chef italiani all'estero, molti di essi trovano fortuna in Argentina
Sono parecchi i bravi ed intraprendenti giovani chef che hanno deciso di lavorare in Argentina e che dopo una prima esperienza si sono stabiliti li', trovando una terra che ha molto da offrire.
Il food, la cucina, la ristorazione in generale è anche questo: una viaggio, una scoperta, il ritrovarsi in altri luoghi del Mondo per imparare e crescere e magari scoprire di non voler più tornare.
È il caso di moltissimi giovani e bravi cuochi italiani emigrati nel paese sudamericano in cerca di quello che a casa propria , per un motivo o per l’altro, proprio non riuscivano a trovare.Buenos Aires è una sorta di “sud Italia più prospero”, è quanto spesso viene raccontato da loro, molto accogliente e che non ha negato a questi ragazzi un’ opportunità.
L ’Argentina rappresenta cosi' la nuova casa di tanti giovani talenti italiani della cucina che hanno trovato in questo Paese un nuovo sud Italia più prospero. A raccontare la loro storia sono chef come il bravo Leonardo Fumarola che si è trasferito in Argentina con la moglie nel 2009 e ha deciso di non lasciare più questa terra e ci racconta “Mi piace Buenos Aires, c’è vita tutti i giorni, è una città in movimento, la gente è molto amichevole, offre tutto e sembra Napoli”. Segue l' intraprendente Mauro Lacagnina ingegnere piemontese con una sconfinata passione per la cucina che Buenos Aires ha risvegliato. Il giovane biellese, infatti si è trasferito in Argentina per amore nel 2016 e, 5 anni dopo, ha dato vita al suo progetto gastronomico, Pasta aperto nel quartiere Belgrano. a Buenos Aires “Mi piace quasi tutto di Buenos Aires: il clima, le persone, le strutture che offre e, soprattutto, l’offerta gastronomica che ha questa città è qualcosa di unico al mondo, così ampio e squisito”
Dal bravo ed intraprendente Daniele Pinna che vive da 13 anni nello stato dell’ America Latina e in questo Paese ha aperto la Locanda, ristorante italiano con un tocco di Sardegna nei piatti, regione d’origine dello chef patron; a Mauricio Romagnoli che dopo aver vissuto per un periodo a Cuba, ha deciso di investire in Argentina con tre ristoranti e un locale dedicato al caffè ed i cui piatti forti sono il Polpo alla griglia con caponata di verdure ed i tortelli toscani al tartufo e salsa di funghi.
L’ Argentina per i giovani chef italiani rappresenta un luogo ricco di opportunità; così è stato anche per Manuel Urbano, co-fondatore di Fresca, il primo laboratorio di pasta del paese e per il milanese Alberto Giordano che è arrivato a Buenos Aires a 23 anni e adesso ci abita stabilmente da quasi 10. Nel quartiere San Isidro ha aperto il suo Ike Milano, affermando che vivere all’estero per lui è un’esperienza di vita.
Ciò che accomuna i nostri e volenterosi giovani in Argentina è un’idea di cucina saldamente radicata nella tradizione gastronomica italiana unita a quel tocco di modernità, che rende i piatti di una volta al passo con i tempi attuali ma senza snaturarli. Lo chef Leonardo Fumarola ha detto di essere stato conquistato da Buenos Aires perché gli ricorda Napoli, una Napoli molto più estesa e popolosa ma che con la città partenopea condivide cuore e desiderio di inclusione e accoglienza verso coloro che, come questi chef italiani, decidono di scommettere mollando tutto per iniziare una nuova vita oltreoceano.
Fonte : RistoBusiness- il Gruppo - Anto Capone Ristob
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Immagine tratta da(by) RistoBusiness- il Gruppo - Anto Capone Ristob Web Page
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Caro/a amico/a e membro della numerosa "famiglia" di Cam.TV desidero avere il piacere di condividere con te un pensiero tratto dal libro “Curarsi secondo stagione” degli autori Emilio Minelli e Fabrizia Berera dal teme : l' arte di vivere e di abitare il proprio cuore.Un pensiero che io ho personalmente trovato piuttosto interessante, esso mi ha offerto non pochi spunti di riflessione.
E con tale pensiero caro/a amico/a e membro desidero augurarti un Buon Inizio del nuovo mese di Agosto .
" Per bilanciare l'energia dell'estate che ci porta all'esterno, cerchiamo momenti di solitudine e di silenzio. Creiamo uno spazio tra noi e il mondo rumoroso ed esigente, un grembo di quiete in cui continuare a rinascere. Il silenzio ha una forza rigenerativa: è sempre sacro, ci riporta a casa. Quando siamo soli, lontani dagli altri, siamo con noi stessi. Così possiamo ascoltare la voce interiore, accettarne le direttive, ricatturare i nostri sogni. Gli antichi conoscevano il valore del cammino solitario, la veglia silenziosa accanto al fuoco. Noi invece viviamo in un tempo in cui la tecnologia ci ha derubato del silenzio. "Chiudi le porte, blocca le aperture, passa dalla luce esteriore a quella interiore" (Tao Te King, Capitolo 52). Così facendo, i mistici di ogni epoca e di ogni religione hanno sperimentato un sentimento totale di liberazione, di non attaccamento, di vuoto. Se siamo capaci di liberarci da tutto ciò che ingombra il cuore, allora troveremo la pienezza, perché troveremo lo Shen, riflesso del Tao, la verità di noi stessi e la potremo realizzare.
Abitare il proprio cuore è capire i pensieri, le emozioni che ci hanno impedito di prendere decisioni chiare, di trovare risposte ai problemi; è renderci conto dei nostri sentimenti più veri. Possiamo osservare tutti i nostri detriti emotivi, capire che cosa non ci è utile e che cosa produce inquietudine e ci arreca dolore e decidere che cosa gettare e che cosa conservare con amore. Questa introspezione non deve, però, essere un ripiegamento che impedisce di risalire alla sorgente della nostra vitalità, al Mistero che vive in noi. È un tirocinio lungo e paziente per liberarsi da tutta quella emotività che ci appesantisce, per seguire quell'impulso a vivere che ci attraversa e che giunge a noi, non dalla sfera ristretta dei desideri e delle percezioni, ma dal nostro cuore."
Pensiero tratto dal libro “Curarsi secondo stagione” di Emilio Minelli e Fabrizia Berera
Fonte : Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
Immagine tratta da(by) DOONAD amica fidata Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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Una Serena Domenica a voi cari amici e membri di Cam.TV
Cari amici e membri dell'ormai grande "famiglia" di Cam.TV desidero augurarvi di trascorrere la Domenica in tutta serenità.
Immagine del borgo di Portofino tratta da(by) Fotoeweb.it Web Page
Francesco Maccioni