Founder Junior
Per gli antichi greci l' essenza dell' amicizia consisteva nel discorso
Caro amico, cara amica e membro dell'allargata "famiglia" di Cam.TV oggi desidero affrontare insieme a te il tema dell' amicizia.
La filosofa statunitense Hannah Arendt il 28 Settembre 1959 nel suo discorso "L' umanità in tempi bui" al conferimento del Premio Lessing ad Amburgo sul tema dell' amicizia si pronunciò in tal modo :
“Per i Greci l’essenza dell’amicizia consisteva nel discorso. Essi sostenevano che solo un costante scambio di parole poteva unire i cittadini in una polis (…) Chiamavano filantropia questa umanità che si realizza nel dialogo dell’amicizia, poiché essa si manifesta nella disponibilità a condividere il mondo con altri uomini. L’amicizia presuppone, quindi, la nozione di umanità e insieme il radicarsi nel mondo. Dove si realizza, infatti, un’amicizia pura, lì si “produce una scintilla di umanità in un mondo divenuto inumano.”.
- Hannah Arendt (1906-1975), L’umanità in tempi bui, discorso al conferimento del premio Lessing ad Amburgo, 28 Settembre 1959
Fonte : Condivisione di La Bellezza è lo splendore del vero sul social network Facebook
Voci dall'Isola
La fotografia raffigurante l' amicizia tra bambini è tratta dalla pagina web della Fondazione Ami Prato
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
Founder Junior
Prendersi cura delle proprie emozioni è il primo passo verso il benessere. Non ignoriamo ciò che il nostro corpo sta cercando di dirci
Caro lettore, cara lettrice come ci insegna lo scrittore ungherese naturalizzato canadese Gabor Matè prendersi cura delle proprie emozioni è il primo passo verso il benessere ed è pertanto bene non ignorare ciò che il nostro corpo sta cercando di dirci.
Ogni dolore fisico, secondo alcune teorie in un'ottica olistica, è una storia non raccontata, un’emozione repressa, un trauma che ci portiamo dentro da quando siamo nati e sempre secondo queste teorie il nostro corpo non mente: quando la mente dice “va tutto bene”, il corpo spesso ci indica, esprime il contrario.
Ad esempio il mal di testa sarebbe generato dalla troppa pressione, dalle troppe responsabilità mentre il dolore al collo dal senso di colpa, dall' autocritica, dalle parole mai dette.La pesantezza alla schiena sarebbe data dalla mancanza di supporto emotivo o dalle preoccupazioni finanziarie mentre i problemi allo stomaco dalla rabbia e dalla frustrazione per ciò che non possiamo accettare, cosi' come il dolore alle ginocchia troverebbe origine nell' orgoglio, nella rigidità, nell' incapacità di “piegarsi” alla vita e quindi del lasciare andare.
I piedi stanchi e doloranti troverebbero la causa nei pensieri negativi e nel senso di smarrimento.
Per l’85% delle persone, il dolore fisico ha radici emotive e spesso deriva da traumi infantili irrisolti. La guarigione inizia dall’ascolto di sé stessi: il corpo parla, dovremmo solo imparare a cogliere i suoi segnali e capirlo.
Fonte : Condivisione di Claudio Imarisio sulla pagina web "SPIRITUALITA'"
Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
Wikipedia
L' immagine in allegato, raffigurante in uno schema le nozioni espresse nel testo, è tratta dalla condivisione di Claudio Imarisio sulla pagina web "SPIRITUALITA'"
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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Secondo l'abate e presbitero Sebastian Kneipp, come il Buddhismo Zen, la felicità sta nelle cose semplici
Caro amico, cara amica e membro dell' allargata "famiglia" di Cam.TV l' abate e presbitero Sebastian Kneipp sosteneva che la felicità sta nelle cose semplici esattamente come ci insegnano i principi del Buddhismo Zen.
Sebastian Kneipp infatti nel 1896 giunse a ritenere quanto segue offrendoci un prezioso spunto di riflessione:
"Sebbene il mondo odierno ci offra quasi tutto, l'umanità non è contenta e felice come lo era una volta. Io sostengo che, se vogliamo davvero essere felici, dobbiamo imparare alla scuola dei nostri antenati la semplicità, la frugalità e il sapersi accontentare. Anche i valori morali devono allo stesso tempo rendere gli uomini sereni e dimostrare che esiste una felicità più elevata di quella che non offra la vita moderna con le sue inclinazioni al possesso e con le sue smanie. Finché non si aspirerà a questo bene supremo, le cose non andranno meglio, anzi peggioreranno. I desideri smoderati di godimento, la pigrizia e le passioni, la mancanza di valori, spesso conducono l'uomo sulla via dell'errore e lo precipitano nella perdizione. Andate dove volete, raramente troverete un uomo davvero felice."
- Sebastian Kneipp, 1896
Fonte : Sebastian Kneipp
Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo