Founder Junior
Caro amico, cara amica e membro della vasta community di Cam.TV oggi desidero dedicare uno spazio all' Istituzione Scolastica, tema a me a cuore e di rilievo nella vita di tutti noi, proponendoti un pensiero di quel personaggio capace come fù Maria Montessori, un pensiero il suo che ci conduce in uno stato di riflessione :
“Quando una società scialacquatrice
ha necessità estrema di denaro
lo sottrae anche alla scuole.
Questo è uno dei più iniqui
delitti dell'umanità
e il più assurdo dei suoi errori.”
- Maria Montessori
Caro amico, cara amica e membro quando non si vuol permettere all' individuo di sviluppare un senso critico e per controllarlo non poco si interviene negativamente sull' Istituzione Scolastica, quando questa dovrebbe avere il compito di prepararlo alla vita, di educarlo appena dopo la famiglia di origine.
Un buon insegnante ispira l'alunno e funge da maestro di vita.
Fonte : Appunti personali di Francesco Maccioni
Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
La fotografia raffigurante un alunno seguito dal suo insegnante è tratta dalla pagina web "La Nuova Bussola Quotidiana"
Francesco Maccioni
Founder Junior
Lev Tolstoj : "Non parlarmi di religione, di carità, di amore "mostrami la religione nelle tue azioni.Se senti dolore, sei vivo, ma se senti il dolore degli altri, sei umano"
Caro amico, cara amica e membro dell'allargata "famiglia" di Cam.TV oggi desidero dedicare uno spazio alla vita di Lev Tolstoj, uno dei più grandi autori della letteratura russa, ritendo la sua vita significativa e fonte di ispirazione.
In primis c'è da osservare che Lev Tolstoj non era nè un povero, nè un mendicante, nè un vagabondo.Egli a cinquant'anni cadde in una profonda depressione, la sua tristezza cresceva giorno dopo giorno, senza un apparente motivo. Nonostante fosse conte, uno degli uomini più ricchi del suo Paese, e famoso in tutto il mondo, Lev Tolstoj si sentiva infelice, riteneva che il denaro non contasse e tantomeno dato che molte persone possedevano l'uno e l'altro erano infelici. Persino la salute per lui non era così importante visto c'erano malati pieni di voglia di vivere e persone sane che si consumavano nell'angoscia del timore di soffrire.
Un giorno questo grande personaggio della storia, passeggiando lungo l'Avenida Afanasevsky, vide un orfano e, mosso dalla compassione, lo portò a casa con sé. Per la prima volta dopo tanto tempo, si sentì bene. Si dimenticò di sé stesso, dei suoi problemi, della sua tristezza. Da quel momento, Lev Tolstoj rinunciò ai suoi abiti eleganti, ai suoi lussi e privilegi, e iniziò a vivere una vita semplice, donando quanto possedeva alle persone bisognose.Egli sosteneva : "Non parlarmi di religione, di carità, di amore", diceva spesso, "mostrami la religione nelle tue azioni", cosicchè fù anche il primo teorico della non violenza, predicando la fraternità tra i popoli, tanto che le sue idee furono fonte di ispirazione per una delle più grandi figure del XX secolo, Mahatma Gandhi. Lev Tolstoj fino al giorno della sua morte continuò ad aiutare gli altri, tanto che molti lo consideravano pazzo. In una società dove contava solo il possesso, dove tutti volevano prendere ma pochi erano dotati dalla capacità di dare Lev Tolstoj appariva davvero un folle.
Un giorno, un vecchio amico, che viveva nel lusso e nel comfort, gli chiese e disse in aggiunta: "Che senso ha tutto questo? Perché ti preoccupi degli altri? Dovresti pensare a te stesso" ed egli rispose: "Se senti dolore, sei vivo, ma se senti il dolore degli altri, sei umano".
Fonte : Rimedi Naturali
La fotografia raffigurante Lev Tolstoj è tratta dalla pagina web "la Città futura"
Francesco Maccioni
Founder Junior
Caro amico, cara amica e membro dell'allargata "famiglia" di Cam.TV secondo il noto fisico e divulgatore scientifico Emilio Del Giudice per essere felici occorre smettere di vivere nello spirito della competizione ed aprirsi alla collaborazione, in quanto la competizione tende a dividere mentre la collaborazione a moltiplicare.
Sento comunque di proporti il suo pensiero in formato originale :
“La legge della biologia richiede cooperazione. La legge dell' economia richiede competizione. Quindi, una societa' competitiva e' intrinsecamente patologica. La competizione e' l'esatto contrario della risonanza: come faccio a risuonare con qualcuno se debbo competere con lui, perche' o vinco io o vince lui? Finche' esiste un regime fondato sulla competizione tra gli esseri umani il problema della felicita' non potra' mai essere risolto”.
- Emilio Del Giudice
Caro amico, cara amica e membro personalmente ritengo che il noto fisico e divulgatore scientifico ha ragione nel sostenere ciò e che le sue parole non possono che aprirci ad una prospettiva diversa da quella che tavolta possediamo.
Fonte : Dott. Roberto Diana
La fotografia raffigurante il fisico e divulgatore scientifico Emilio Del Giudice è tratta dalla pagina web "La Notizia in comune"
Francesco Maccioni