Founder Junior
Lo studio
Caro/a amico/a e membro della numerosa "famiglia" di Cam.TV desidero avere il piacere di affrontare insieme a te il tema dello studio proponendoti l' invito a studiare formulato dallo scrittore e filosofo Francesco De Sanctis.
Personalmente ritengo che specialmente le giovani generazione andrebbero motivate allo studio, che gli insegnanti dovrebbero ispirarli mentre spesso l'azione è volta al contrario.
Caro/a amico/a e membro non smettere mai di studiare, di imparare !
" Studiate.
Per amore del sapere, mai per i voti.
Perché sapere aiuta a essere.
E sapere tanto aiuta a essere tanto.
Studiate!
Perché la cultura rende liberi
e niente vale più della libertà
.Studiate!
Perché siamo le parole che conosciamo,
perché il pensiero crea la realtà.
Studiate!
Perché non conoscerete mai la noia
se amerete un libro, un paesaggio,
un quadro o la settimana enigmistica.
Studiate!
Perché studiando capirete le vostre qualità, le vostre inclinazioni, i vostri punti deboli.
Studiate la storia, perché il passato illumina il presente.
Studiate la geografia perché ogni luogo è anche un fiume, una montagna, un vento.
Studiate la matematica perché nella vita spesso i conti non tornano e bisogna trovare soluzioni alternative.
Studiate le lingue straniere, perché i viaggi sono le lezioni di vita più belle.
Studiate la biologia perché capire come fa a battere il cuore o perché il battito accelera se vi innamorate è meraviglioso.
Studiate la filosofia perché imparerete a ragionare e a guardare il mondo dalle prospettive più originali.
Studiate la letteratura perché vivrete molte vite e vedrete posti incredibili da casa.
Studiate la grammatica perché la differenza tra un accento e un apostrofo non è mai un dettaglio.
Studiate la musica, l’arte e la poesia!
Perché la bellezza è emozione e terapia.
Studiate la fisica e la chimica perché nell’atomo e nelle molecole si celano energie potentissime.
Studiate!
Perché quando smetti di imparare smetti di vivere.
Studiate ciò che vi piace ma anche ciò che ora vi sembra inutile.
Perché un giorno, quando meno ve lo aspettate, ne capirete il senso.
Studiate!
Senza pretendere troppo da voi stessi e senza rinunciare mai allo svago, allo sport e alle emozioni.
Perché lo studio viene sempre dopo il vostro benessere!
Studiate!
Senza temere di dimenticare qualcosa.
Perché i buchi di memoria servono a fare spazio.
Perché la scuola serve a trasformare specchi in finestre, non a giudicarvi."
- Francesco De Sanctis
Fonte : La capanna del silenzio
Immagine della Biblioteca di Strahov tratta da(by) Prague.eu Portale turistico ufficiale della città di Praga Web Page
La Biblioteca del monastero premostratense di Strahov è una delle biblioteche storiche più preziose e meglio conservate, la sua collezione è composta da circa 200.000 volumi. La parte più antica della biblioteca attuale, la Sala Teologica barocca, è sorta tra il 1671 ed il 1674 mentre la Sala Filosofica a volta, in stile classicista, risale al 1792. Le sale sono dominate dagli affreschi del soffitto ad opera di Siard Nosecký e Anton Maulbertsch.
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
Founder Junior
5 comportamenti per ritrovare il sorriso e la gioia di vivere
Ritrovare il sorriso e la gioia di vivere è fondamentale perché rischi di far prevalere le emozioni negative, l’apatia, l’ansia, lo stress, e di perderti la bellezza della vita e di quanto ti circonda, occorre far risorgere il buonumore in noi.
Cari amici e membri della community di Cam.TV vediamo quindi insieme i gesti e le pratiche per ritrovare il sorriso e la voglia di vivere.
1) Dai un taglio , uno Stop ai pensieri negativi
I pensieri negativi ed ossessivi ci appesantiscono e ci fanno vedere le cose in modo distorto alimentando in noi la tristezza, l’ansia e il cattivo umore.
E' bene quindi che ti liberi con delle pratiche dei pensieri negativi ed ossessivi per ritrovare quella leggerezza, che non equivale alla superficialità.
2) Relativizza i tuoi problemi
Spesso tendiamo a ingigantire i problemi e le difficoltà. Perciò, dai il giusto peso a quanto ti capita. E' bene cercare il lato positivo anche in ciò che ti sembra solo negativo, sposare quindi la filosofia del "bicchiere mezzo pieno, coltivare l’ autoironia e pensare a chi sta peggio di te.
3) Pensa a quello che ti perdi
Ripensa agli ultimi giorni: che cosa ti sei perso? rivivi qualcosa di piacevole e specifico come la bellezza dell’alba e del tramonto, i momenti con le persone care, la possibilità di imparare. caro amico e membro non vale la pena di lasciarsi sfuggire la meraviglia per la tristezza.
4) Apriti agli altri
Quando perdi l’entusiasmo, tendi a chiuderti in te stesso e ad osservare solo il tuo dolore nonchè il subentrare della tristezza è bene aprirsi agli altri, ad un progetto da realizzare insieme, ad una attività di volontariato , tutti questi comportamenti ti aiuta a ritrovare la voglia di fare e di vivere.
Per giunta uno studio rivela che le relazioni interpersonali sono la chiave della felicità.
5) Dedicati ad attività per il tuo Benessere Psicofisico
Per ritrovare il sorriso e la gioia di vivere, lo stile di vita incide non poco. Quindi, pensa a realizzare una cornice per favorire il benessere psicofisico: pratica attività fisica, che favorisce il buon umore, trascorri del tempo all’aperto ed immerso nella natura, che possiede capacità rigenerante, dedicati ad un hobby, dormi bene e a sufficienza, mangia in modo sano, inizia bene la giornata possibilmente praticando attività come lo Yoga, il Qi-Gong o ( Chi- Kung ) o il Tai-Chi, le quali ti aiutano ad affrontare meglio il resto della giornata e leggi un pensiero motivante al giorno.
Fonte : DONNAD amica fidata
Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
Immagine tratta da(by) Pisa Today Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
Founder Junior
E' boom di giovani chef italiani all'estero, molti di essi trovano fortuna in Argentina
Sono parecchi i bravi ed intraprendenti giovani chef che hanno deciso di lavorare in Argentina e che dopo una prima esperienza si sono stabiliti li', trovando una terra che ha molto da offrire.
Il food, la cucina, la ristorazione in generale è anche questo: una viaggio, una scoperta, il ritrovarsi in altri luoghi del Mondo per imparare e crescere e magari scoprire di non voler più tornare.
È il caso di moltissimi giovani e bravi cuochi italiani emigrati nel paese sudamericano in cerca di quello che a casa propria , per un motivo o per l’altro, proprio non riuscivano a trovare.Buenos Aires è una sorta di “sud Italia più prospero”, è quanto spesso viene raccontato da loro, molto accogliente e che non ha negato a questi ragazzi un’ opportunità.
L ’Argentina rappresenta cosi' la nuova casa di tanti giovani talenti italiani della cucina che hanno trovato in questo Paese un nuovo sud Italia più prospero. A raccontare la loro storia sono chef come il bravo Leonardo Fumarola che si è trasferito in Argentina con la moglie nel 2009 e ha deciso di non lasciare più questa terra e ci racconta “Mi piace Buenos Aires, c’è vita tutti i giorni, è una città in movimento, la gente è molto amichevole, offre tutto e sembra Napoli”. Segue l' intraprendente Mauro Lacagnina ingegnere piemontese con una sconfinata passione per la cucina che Buenos Aires ha risvegliato. Il giovane biellese, infatti si è trasferito in Argentina per amore nel 2016 e, 5 anni dopo, ha dato vita al suo progetto gastronomico, Pasta aperto nel quartiere Belgrano. a Buenos Aires “Mi piace quasi tutto di Buenos Aires: il clima, le persone, le strutture che offre e, soprattutto, l’offerta gastronomica che ha questa città è qualcosa di unico al mondo, così ampio e squisito”
Dal bravo ed intraprendente Daniele Pinna che vive da 13 anni nello stato dell’ America Latina e in questo Paese ha aperto la Locanda, ristorante italiano con un tocco di Sardegna nei piatti, regione d’origine dello chef patron; a Mauricio Romagnoli che dopo aver vissuto per un periodo a Cuba, ha deciso di investire in Argentina con tre ristoranti e un locale dedicato al caffè ed i cui piatti forti sono il Polpo alla griglia con caponata di verdure ed i tortelli toscani al tartufo e salsa di funghi.
L’ Argentina per i giovani chef italiani rappresenta un luogo ricco di opportunità; così è stato anche per Manuel Urbano, co-fondatore di Fresca, il primo laboratorio di pasta del paese e per il milanese Alberto Giordano che è arrivato a Buenos Aires a 23 anni e adesso ci abita stabilmente da quasi 10. Nel quartiere San Isidro ha aperto il suo Ike Milano, affermando che vivere all’estero per lui è un’esperienza di vita.
Ciò che accomuna i nostri e volenterosi giovani in Argentina è un’idea di cucina saldamente radicata nella tradizione gastronomica italiana unita a quel tocco di modernità, che rende i piatti di una volta al passo con i tempi attuali ma senza snaturarli. Lo chef Leonardo Fumarola ha detto di essere stato conquistato da Buenos Aires perché gli ricorda Napoli, una Napoli molto più estesa e popolosa ma che con la città partenopea condivide cuore e desiderio di inclusione e accoglienza verso coloro che, come questi chef italiani, decidono di scommettere mollando tutto per iniziare una nuova vita oltreoceano.
Fonte : RistoBusiness- il Gruppo - Anto Capone Ristob
REPORTER GOURMET
Immagine tratta da(by) RistoBusiness- il Gruppo - Anto Capone Ristob Web Page