Founder Junior
A Praga la linea 42 del tram storico, lanciata quest’estate come parte di un progetto più grande, diventerà un mezzo fisso per il trasporto sostenibile dei turisti.
La linea del tram storico 42, che inizialmente era stata ripristinata solo per il periodo estivo, diventerà attiva tutto l’anno. Ad annunciarlo sono stati i funzionari della città boema, che hanno preso la decisione dopo aver riscontrato la popolarità della linea in questione. La linea del tram storico 42 ha infatti trasportato ben 9.500 passeggeri per circa 7.000 chilometri.
Riguardso il percorso designato la storica linea gira ad anello attorno alle principali attrazioni nel centro di Praga ed i tram passano a intervalli di circa 40 minuti nei giorni feriali e di 30 minuti nei fine settimana.
Un biglietto giornaliero presenta il costo di 200 corone, ma c’è anche la possibilità di pagare 50 corone per una corsa singola.
Fonte : Italia Praga One Way Facebook Page
Immagine tratta da(by) Italia Praga One Way Facebook Page
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager
Founder Junior
Un detto Zen
Cari amici e membri desidero avere il piacere di proporVi una "perla di saggezza" riconducibile allo Zen, che dire se non che è splendida nel suo sintentico ma pur ricco contenuto :
Bussa al cielo e ascolta il suono!
- Detto zen
Fonte : La finestra sul cielo interiore Facebook Page
Immagine tratta da(by) La finestra sul cielo interiore Facebook Page
Founder Junior
Cari amici e membri della community desidero avere il piacere di condividere un articolo pubblicato lo scorso 29 Settembre 2021 sulla pagina web dell'I.R.R.C.S. Ospedale San Raffaele che ci mostra nuove prospettive con la terapia genica :
" Uno studio dei ricercatori del SR-Tiget ha mostrato come la terapia genica potrebbe rappresentare in futuro una possibile strategia terapeutica per DADA2, una malattia genetica rara scoperta da pocoÈ il 2014 quando per la prima volta il deficit di adenosina deaminasi di tipo 2, più comunemente conosciuta come DADA2 , viene descritto sulla prestigiosa rivista scientifica New England Journal of Medicine. Si tratta di una rara malattia genetica, causata da un deficit di un enzima (ADA2) essenziale per il corretto sviluppo del sistema immunitario.
In soli 3 anni dalla prima descrizione, la malattia viene diagnosticata a 71 pazienti, l’anno successivo ancora a oltre 350. Secondo gli ultimi studi, oggi DADA2 avrebbe una prevalenza di 1 caso ogni 220mila individui.
“Sebbene i meccanismi alla base della malattia sia ancora oggi in parte sconosciuti e le manifestazioni cliniche possono variare notevolmente, la scoperta del gene responsabile di DADA2 ha avuto conseguenze importanti: da una parte ha permesso di dare una diagnosi a chi per anni ha convissuto con questa malattia, e dall’altra di sviluppare nuove possibilità di trattamento”, spiega Alessandra Mortellaro, ricercatrice che da anni si occupa di questa malattia al San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy di Milano (SR-Tiget) e che fa parte del comitato scientifico di DADA2 Foundation, l’associazione internazionale nata dopo la scoperta della malattia.
DADA2: che cos’è e come si manifesta
Come specificato prima, DADA2 è una malattia genetica causata dalla mancanza del gene ADA2. La trasmissione di questa malattia è di tipo autosomico recessivo, ossia per manifestare i sintomi un individuo deve ereditare da entrambi i genitori (portatori sani) una copia del gene difettoso.
Chi ne soffre sviluppa i sintomi generalmente già nei primi anni di vita, anche se talvolta l’evoluzione è più lenta. Tra i sintomi possono esserci:
- eruzioni cutanee;
- vasculiti;
- febbre e anemia;
- ictus ricorrenti;
- infiammazione sistemica;
- immunodeficienza;
- difetti ematologici.
Quali sono le possibili terapie?
Oggi l’unica cura definitiva è rappresentata dal trapianto di cellule staminali ematopoietiche che, nei casi più gravi, consente di ripristinare un sistema immunitario funzionante e di migliorare la maggior parte dei sintomi.
Si tratta però di un trattamento disponibile per pochi pazienti perché limitato dalla disponibilità di un donatore compatibile, oltre a essere associato a un’alta probabilità di complicanze.
“Ecco perché nel nostro istituto stiamo studiando come applicare la terapia genica, che si è rivelata vincente per altre immunodeficienze come ADA-Scid e la sindrome di Wiskott-Aldrich, anche a DADA2. Se correggiamo il difetto genico direttamente nelle cellule staminali dei pazienti potremo in futuro evitare di andare incontro ai problemi correlati al trapianto da donatore”, specifica Mortellaro,
Francesco Maccioni Consulente G&Life S.p.A. brand Generame www.generame.com
Fonte : I.R.C.C.S. O