Founder Junior
Sono arrivati i nonni di comunità
E' arrivata nella nostra società una rete di nonne e nonni che appartengono alla comunità, con il fine di dare un supporto ai genitori in difficoltà o fragili e valorizzare le risorse all’interno del tessuto sociale.
Sono oltre 300 i “Nonni di comunità” volontari che da tre anni in tutta Italia si sono messi a disposizione e donando il loro tempo, affetto ed esperienza per 1200 famiglie con bambini da zero a 3 anni.
I nonni di comunità si prendono cura dei bambini quando i genitori non possono, li accompagnano a scuola, li fanno giocare, alimentano la loro creatività nonchè raccontano loro storie, li portano a fare sport, passeggiate, laboratori o li accudiscono a volte semplicemente mentre fanno il loro pisolino.
I nonni come fattore di potenziamento della comunità educante a sostegno delle fragilità genitoriali
Con l’aiuto dei Nonni di Comunità, adeguatamente formati e preparati per tale scopo, i bambini ed i loro genitori possono contare su un accesso ai servizi del territorio flessibile con in più forme di prolungamento dell’orario.
Le sedi territoriali Auser accolgono, creano comunità, organizzano momenti di formazione sulla cura e la crescita del bambino e per giunta sono tese a condividere laboratori e momenti di festa.
Questo impegno organizzato punta cosi' a contrastare l’isolamento socio culturale, la povertà educativa delle famiglie ed a prevenire il rischio di deprivazione dei bambini.
w allora i nonni di comunità ed il loro generoso e prezioso operato !
Fonte : Mezzopoieno News Web Page
Immagine tratta da(by) PianetaMamma Web Page
Founder Junior
Ciò che occorre principalmente per risolvere un problema : un prezioso e saggio insegnamento offertoci dal buon Albert Einstein
Cari amici e membri desidero avere il piacere di condividere con Voi un prezioso e saggio insegnamento del Grande fisico Albert Einstein :
" Non si può risolvere un problema, se si resta a livello di pensiero che l’ha generato. Similmente, non possiamo cambiare una realtà, se restiamo nello stesso stato di coscienza che l’ha creata."
- Albert Einstein
Fonte : La finestra sul cielo interiore Facebook Page
Immagine tratta da (by) Biografie online Web Page
Founder Junior
Torrone sardo : un piacevole dolce che fa storia
Il Torrone è un dolce conteso da molte regioni italiane, il suo piacevole gusto difficilmente si dimentica e spesso la pellicola che lo avvolge si va ad incollare nel nostro palato, come a impedirti di assaporare ogni singolo ingrediente che lo compone.E' nei nostri costumi che il Torrone sancisca la fine di un lungo pranzo natalizio. Il tempo scorre tra un primo ed una seconda pietanza, e con il dessert che bussa alle porte del nostro palato, alla vista di questo dolce diventa un peccato veniale rifiutare.La sua consistenza lo rende tuttavia piuttosto fragile una volta tagliato ed è praticamente impossibile creare delle regolari porzioni. Eppure, la dolcezza del Torrone è innegabile, grazie all’uso di ingredienti come uova, mandorle e miele.
Ad attribuirLe ancora più importanza è una storia ancora tutta da scrivere. A giudicare dalla contesa tra le varie zone italiane ed europee, è davvero complesso stabilire l’origine del torrone. Vi è chi, nella zona di Benevento, lo associa al periodo sannita, ma ci sono alcuni piccole fonti che si avvicinano molto alla ricetta classica che tutti noi conosciamo. In epoca romana l’autore Marco Gavio Apicio nella raccolta " De re coquinaria " tratta proprio di una torta a base di miele e noci, seppur con alcune varianti.
In Sardegna, la prima fonte che certifica la presenza del Torrone mandorlato è conservata nell’archivio di Stato di Cagliari. Si tratta di un documento diatato Dicembre del 1614, un contratto che stabilisce la fornitura di Torroni bianchi e neri tra due abitanti di uno dei quartieri storici cagliaritani, Villanova.
A rendere particolamente curioso l’accordo non è tanto l’accordo in sé, quanto la lingua, che nel testo originario è il catalano. È assodato dalle testimoniante storiche l’influenza di quella regione iberica sull’Isola, come si potrà notare dai complessi architettonici situati nella città di Alghero; ma è altrettanto interessante sapere che, secondo la cultura sarda, è da quei luoghi che proviene quel tipo di Torrone che tutti loro tramandano nel corso degli anni.
Il nome “turrone” prende spunto dal “turron de Alicante”, che deve la sua fortuna allo stesso tempo al periodo in cui la civiltà araba si era stabilita nella penisola iberica. È da lì infatti che provengono le mandorle, uno dei componenti principali di questo dessert, il quale si è diffuso in poco tempo nelle zone diei paesini sardi di Aritzo, Pattada, Tonara, Mamoiada , Sanluri. e nella zona della Barbagia.
Ad aggiungere un tocco ancora più genuino al Torrone è il miele, uno degli elementi caratteristici della regione.
Cari amici e membri qui desidero proporvi la ricetta del Torrone sardo surgeritaci dalla brava signora Lucia Panichelli , appassionata di questo dolce :
- 500 ml di miele
- 2 albumi montati a neve
- 300 g mandorle
- 200 g di nocciole O
- Ostia
Per la preparazione: -
Potete iniziare la preparazione del vostro buon e gustoso torrone utilizzando una teglia, rivestendola successivamente con la carta da forno e stendendo sul suo fondo uno strato di ostia. Quindi tostare le mandorle e le nocciole ed una volta pronte passate a tagliarne un terzo a pezzi grossolani, lasciando le restanti intere. Dopo di chè sciogliete il miele a bagnomaria finché non diventerà liquido ed aggiungete gli albumi montati a neve nel miele, mescolando per 45 minuti sempre a bagnomaria.Potrete fare il tutto a mano e personalmente consiglio di utilizzare la frusta piuttosto che il cucchiaio di legno per amalgamare gli ingredienti, seppure ciò presuppone un bel pò di fatica.
Dopo circa 45 minuti otterrete una crema densa alla quale andranno aggiunte le mandorle e le nocciole tagliate a pezzettoni, quindi mescolate per altri 10 minuti per aggiungere infine le mandorle e le nocciole intere.
Non vi rimane ora cari amici e membri che versare il preparato nella teglia, rivestirlo con un altro strato di ostia e lasciare raffreddare il vostro buon e gustosissimo Torrone
Fonte : Consorzio Costa Smeralda Web Page
RICETTE DI SARDEGNA Web Page
Immagine tratta da(by) Consorzio Costa Smeralda Web Page