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Perchè il "pane carasau" si chiama cosi'
Il suo nome deriva dal verbo "carasare" che in sardo barbaricino significa tostare ed è un pane unico nel suo genere, i più è senza dubbio uno dei prodotti gastronomici sardi più conosciuti e amati nel mondo.
Composto da pochissimi ingredienti : semola di grano duro, acqua, sale e lievito, richiede una preparazione molto laboriosa e complessa, fatta di tanti piccoli gesti e tempistiche da rispettare.
La sua denominazione è indubbiamente esotica per chi non è sardo, ma le cui origini non sono ben note anche tra molte persone residenti nell’Isola.
La denominazione " Pane Carasau" deriva dal verbo “Carasare", che nel dialetto sardo barbaricino significa tostare. La procedura di preparazione richiede infatti che i dischi di pane, una volta cotti, vengano rimessi in forno una seconda volta per essere dorati e quindi tostati. Non è un caso se il "pane carasau" ben cotto presenta striature scure derivanti dalla tostatura.
Dedico l'articolo in modo particolare agli appassionati della cultura del pane e dei lievitati
Francesco Maccioni Ricercatore IndipendenteÂ
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L' Athena
Attualmente è ormeggiata nel porto di Trieste da un paio di giorni. Vanta 90 metri, 60 di alberi ed è stata al tempo la più grande barca a vela privata al Mondo e tuttora comunque fra le prime quattro. Qualcuno forse ricorda i ponti abbattuti per riuscire a portarla in mare dal cantiere quando fù costruita e perchè l'ex armatore è stato un certo James Clark , per essere ceduta poi ad una società di charter per 95 milioni di dollari. Se interessati e ne avete la possibilità cari amici e membri potete noleggiarla al prezzo di 340mila Euro a settimana.
Fonte : Velisti in Facebook
Fotografia tratta da(by) Velisti in Facebook Web Page
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker ManagerÂ
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Alle radici della Repubblica di San Marino, il sito archeologico di Castellaro di Casole
Cari amici e membri oggi desidero ripercorrere insieme a voi le radici, le origini della Serenissima Repubblica di San Marino raccontandovi brevemente il sito archeologico di Castellaro di Casole, un sito archeologico che è stato indagato negli anni 50 del 1900 dall' intrepido ingegner Gino Zani. Fù uno scavo pionieristico, il primo scavo archeologico nella Serenissima Repubblica di San Marino.Un progetto, intrapreso nel 2019, che vuole studiare i materiali rinvenuti dal bravo Ingegnere Gino Zani ed effettuare anche un riscontro sul posto delle strutture da lui evidenziate, oltre alla ricerca di eventuali altri livelli antropizzati
Cari amici e membri sento di indicarvi il link dove potrete approfondire il progetto, con l'egregia esposizione della gentile signora Paola Bigi della Sezione Archeologica dei Musei di Stato della Repubblica di San Marino e degli altrettanti bravi signor Gianluca Bottazzi Direttore Scientifico dello Scavo e signor Mario Marchioni, Responsabile dei Musei Di Stato e per ultimo il signor Andrea Belluzzi della segreteria di Stato Istruzione, Cultura, Università , personalità che personalmente sento di ringraziare, dedicarsi ad un pò di cultura e di storia non fan mai male !
https://www.sanmarinortv.sm/programmi/speciali-p129...
Fonte : RTV San Marino
Fotografia tratta da(by) RTV San Marino Facebook Page
Francesco Maccioni Ricercatore IndipendenteÂ