Founder Junior
Godere della Consapevolezza
Cari amici e membri della community desidero omaggiare la vostra gentile persona della mia ultima "pubblicazione".Spero tanto che la mia "pubblicazione" possa esservi utile nel godere di una vita con maggiore consapevolezza, godere della consapevolezza ha la sua importanza.
Godere della Consapevolezza
Cari amici desidero proporti alcune riflessioni legate al mondo della consapevolezza. Ti sarà capitato di porti almeno una volta nella vita le seguenti domande:
"Esiste un modo per raggiungere la pienezza e la felicità? Come posso capire ciò che voglio davvero? Come si può vivere in armonia con sé stessi per raggiungere i propri obiettivi e realizzarsi sul piano individuale e sociale?"
La felicità non è qualcosa che viene da fuori ma che proviene dal nostro didentro dato che è uno stato interiore dell’essere. Non è connessa a ciò che vivi, fai o pensi. È indipendente da tutto questo, a patto che tu sia nel luogo dove la felicità vive. E questo luogo è dentro di te.
A tutti noi piacerebbe vivere in un mondo perfetto, di gratitudine, altruismo, attenzione, amore e pace, ma in realtà viviamo in un mondo fragile, ansioso, non lineare, incomprensibile e oggi, più che mai, anche virtuale.Tutte le persone hanno, vivono l’aspirazione, quindi comune, alla felicità Non bisogna sottovalutare questa dimensione virtuale che sta condizionando fortemente la nostra mente, confondendola. Infatti, il nostro cervello, quando i sensi vengono coinvolti, non è in grado di distinguere un fenomeno reale da uno immaginativo. Quante volte vedendo una partita di calcio, basket o un incontro di pugilato abbiamo iniziato a muoverci come se ci trovassimo in quella situazione? Eppure non eravamo lì, ma la nostra mente era comunque così coinvolta attraverso la nostra dimensione sensoriale da farci identificare in quel contesto e reagire a quell’azione, esattamente come se fossimo noi ad agire in prima persona. Similmente, la dimensione virtuale sta conducendo la nostra mente in un luogo dove distinguere la verità diventa ogni giorno più difficile.
Questi strumenti virtuali, che ormai sono parte di noi, introducono nuove modalità di relazione con la vita, influenzando i nostri comportamenti, cambiando il mondo delle nostre percezioni e, in qualche modo, dirigendo le nostre emozioni.
Per utilizzare e godere al meglio tutto questo e non restarne a tal punto condizionati non c’è altra via possibile per noi, se non quella della CONSAPEVOLEZZA.
Dobbiamo fare, non un passo indietro, bensì un passo Nel nostro DIDENTRO, cioè dobbiamo ritrovare noi stessi.
Dobbiamo imparare a dialogare con noi stessi.
Entrare dentro, prendere sempre maggiore contatto con quella parte intima e profonda, diventare consapevoli di chi siamo, cosa ci potenzia, cosa ci appesantisce, cosa ci entusiasma e cosa ci imprigiona è la strada per raggiungere ciò che davvero desideriamo, per sentirci pienamente realizzati e grati e per entrare in contatto con il NOI migliore di noi.
La consapevolezza si tratta quindi di uno stato della coscienza ed un ottimo strumento per poter godere di essa, per ritrovare il nostro centro ci è offerto dalla Mindfulness, dalla Meditazione, in modo particolare dalla “Meditazione Vipassana” mentre la Meditazione Zen ci consente, con una costante pratica, una buona conoscenza di noi stessi.
Nella pratica individuale con il tempo sviluppiamo la capacità di lasciar emergere le qualità meditative nella mente-cuore<< lavorata>> dalla consapevolezza; qualità che permettono una graduale disidentificazione ed il rilascio dei meccanismi psichici e degli schemi di reattività, che le abitudini e l’esperienza hanno sedimentato in noi.
Avviene cosi’ un progressivo renderci consapevoli ed un decostruire gli stati dell’io.
Fonte : Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
Humans la newsletter speciale di Patrizio Paoletti
Mindfulness Realazionale di Gregory Kramer facente parte della collana Mindfulness &Meditazione curata e promossa dal CORRIERE DELLA SERA
Immagine tratta da(by) Secondamano Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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Una Serena Domenica a voi cari amici e membri di Cam.TV
Immagine tratta da(by) Buongiorno- Immagini.it
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Il ristorante tre stelle Michelin "Victor’s fine Dining, dello chef Christian Bau chiede Euro 200 di anticipo a persona contro il "no show"
Dal primo di Marzo 2020 al Victor’s fine Dining, il ristorante tre stelle Michelin dello chef Christian Bau, vengono detratti 200 euro dalla carta di credito di ogni ospite che riserva un tavolo.
Il bravo chef Christian Bau, antesignano nel combinare l’alta cucina francese con i prodotti giapponesi e creatore cosi' di una connessione diretta tra Parigi-Tokyo tanto da ricevere il riconoscimento di Ambasciatore Onorario della cucina giapponese nel 2019, si è dimostrato un vero pioniere non solo come chef, ma anche come imprenditore. Nel suo "Victor’s Fine Dining" ristorante tre stelle Michelin dal 2005, a Perl in Germania, dal primo Marzo 2020 viene detratta una tariffa forfettaria di 200 euro per ospite dalla carta di credito di chi riserva un tavolo.Quella del bravo chef ed imprenditore vuole essere una strategia per lottare contro i “no-show” dei commensali, pratica sempre più frequente.Lo chef Christian Bau non vuole il dover fare i conti, nel vero senso della parola, con quegli ospiti che prenotano e poi non si presentano. dato che ogni tavolo vuoto provoca una perdita nei ricavi di almeno il 10%, cosicchè al " Victor’s Fine Dining" i commensali sono obbligati a pagare una tariffa fissa in anticipo, una misura che viene applicata nel week-end e nei giorni festivi nonchè nei giorni pre-festivi.
Quello del “no-show” è un problema che non investe solo il ristorante del bravo ed intraprendente chef Christian Bau dato che riguarda tutto il settore della ristorazione. Nonostante lo chef Christian Bau sia dispiaciuto di essere arrivato a tanto spera di essere compreso e, soprattutto, di essere emulato dai colleghi che devono affrontare lo stesso problema pertanto il bravo chef chiede ed è alla ricerca della correttezza, rispetto per il lavoro degli altri e, soprattutto, carta di credito alla mano, se volete cenare al "Victor’s Fine Dining," cari amici cosi' potreste trovarvi a pagare anche se non vivrete l’esperienza di assaporare le sue uniche creazioni, un'iniziativa alla quale potranno aderire tanti altri ristoratori
REPORTER GOURMET
Immagine dello chef Christina Bau tratta da(by) REPORTER GOURMET Web Page